Collegati con noi

Cronache

Escort moldava arrestata per estorsione a funzionario Rai

Pubblicato

del

Una vicenda di estorsione ha scosso la tranquillità di Roma, con una escort moldava di 30 anni, Adina Manolache, arrestata dalla polizia. La giovane donna è stata accusata di aver estorto denaro a un alto funzionario Rai, un uomo di 66 anni, in un momento di particolare fragilità dopo la perdita della sua compagna. L’arresto è avvenuto durante l’ultimo appuntamento tra i due, quando la vittima stava per consegnare alla escort la somma di 1.000 euro.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo aveva conosciuto la ragazza attraverso il sito di incontri BakekaIncontri. Ciò che iniziò come un incontro consensuale presto si trasformò in una situazione in cui la vittima si sentiva costretta a elargire sempre più denaro alla escort. La donna sembra abbia sfruttato la fragilità emotiva del funzionario Rai per ottenere soldi da lui.

Ci sono sospetti che la escort abbia agito in collaborazione con altre persone nell’organizzazione di questa trappola finanziaria. Le indagini in corso stanno cercando di identificare e rintracciare queste persone coinvolte. Inoltre, la giovane donna avrebbe raccontato alla vittima di essere perseguitata da individui legati al mondo dello spaccio di droga, aggiungendo un ulteriore livello di complessità al caso.

Questo caso getta luce su una crescente preoccupazione riguardo alle estorsioni perpetrate da escort o individui conosciuti online. Le vittime possono trovarsi in una situazione difficile, spesso emotivamente vulnerabili, e possono essere sfruttate per scopi finanziari. È importante per le forze dell’ordine e le autorità investigare tali casi e perseguire coloro che cercano di estorcere denaro da persone vulnerabili.

Il caso dell’escort moldava arrestata per estorsione su un funzionario Rai mette in evidenza i rischi associati agli incontri online e la necessità di cautela. Le autorità continuano a indagare sul coinvolgimento di altre persone in questa vicenda, mentre il funzionario Rai cerca di riprendersi da questa esperienza difficile. La storia serve come avvertimento sulla crescente complessità delle truffe online e sottolinea l’importanza di restare vigili e attenti quando si interagisce con persone sconosciute su internet.

Advertisement

Cronache

Ancora una forte scossa di terremoto all’alba a Pozzuoli, in centinaia in strada per paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Questa mattina, alle 6:30, una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 della scala Richter è stata avvertita in provincia di Napoli, precisamente nella zona dei Campi Flegrei. L’epicentro del sisma è stato localizzato a Pozzuoli, tra la zona della Solfatara e via Pisciarelli, con un ipocentro a soli 2,8 chilometri di profondità, rendendo il terremoto particolarmente avvertito dalla popolazione locale.

Nonostante la scossa sia stata sentita distintamente, fortunatamente non si registrano danni a persone o strutture. Tuttavia, l’evento ha generato numerose chiamate ai vigili del fuoco e ai servizi di emergenza, segno evidente dell’apprensione tra i cittadini.

Questa recente attività sismica solleva preoccupazioni, in quanto nei giorni scorsi la stessa area ha esperito due eventi sismici simili, entrambi di magnitudo 3.6 e 3.7. Questa sequenza di scosse potrebbe indicare una crescente instabilità geologica nella regione, notoriamente attiva dal punto di vista vulcanico.

L’area dei Campi Flegrei è infatti una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, data la sua storia e la sua potenziale pericolosità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) continua a monitorare la situazione, raccogliendo dati e fornendo aggiornamenti per garantire la sicurezza dei cittadini. La comunità scientifica è particolarmente attenta a rilevare qualsiasi variazione che potrebbe suggerire cambiamenti significativi nel sottosuolo.

La popolazione locale è incoraggiata a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a seguire le eventuali indicazioni delle autorità, mantenendo un approccio cauto e preparato in caso di ulteriori sviluppi.

Continua a leggere

Cronache

Bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia

Pubblicato

del

Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprieta’ dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese. Secondo quanto si e’ appreso il bimbo si trovava in casa con la nonna. Il fatto e’ avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto e’ intervenuto il 118 di Alessandria con l’elisoccorso, ma per il piccolo non c’e’ stato nulla da fare.

La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all’ex asilo. A quanto si apprende il bimbo sarebbe stato in braccio alla nonna, mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c’erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane. I genitori, trentenni, hanno portato il bimbo in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.

Continua a leggere

Cronache

Tentata estorsione al consigliere regionale Giovanni Zannini, arrestato Tiberio Francesco La Torre

Pubblicato

del

“Ho fatto io mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la DDA di Napoli e i Carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Zannini, vittima di un tentativo di estorsione che oggi hanno condotto in carcere Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, a cui la DDA di Napoli (sostituto procuratore Roberto Patscot, procuratore aggiunto Michele Del Prete) contesta i reati di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

“In quattro giorni – continua Zannini – hanno arrestato il La Torre dimostrando che lo Stato c’è ed è forte. Sono circa 6 mesi che vivo sotto minaccia. La settimana scorsa si è superato ogni limite. Invito tutti a denunciare e a vincere ogni paura”. L’arresto di La Torre – viene spiegato nella nota – si fonda sulla denuncia sporta dal consigliere regionale Giovanni Zannini (al quale La Torre voleva estorcere 50mila euro) e dall’imprenditore Alfredo Campoli (al quale il La Torre ha estorto circa 22 mila euro pretendendo che la consegna avvenisse presso una cappella del locale cimitero).

La Torre – si legge nel comunicato – si è presentato a casa di Zannini più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. La famiglia del consigliere regionale è stata anche costretta a chiudersi in casa. Zannini si è quindi recato dai carabinieri “ottenendo l’immediato e risolutivo intervento”. Poi le denunce, poi l’intervento della DDA e poi l’arresto.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto