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Marrakech cerca la normalità, riapre la medina

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È un’ondata di solidarietà straordinaria quella che travolge il Marocco, in queste ore dopo il terribile sisma che ha devastato soprattutto la provincia di Al Haouz. Ci sono almeno 165 tra villaggi e piccoli agglomerati che hanno bisogno di aiuti e la mobilitazione dalle città è imponente. Ormai 18 strade tra nazionali, provinciali e regionali sono state riaperte alla circolazione: si tratta delle vie di collegamento tra le località sinistrate sul massiccio dell’Atlante e il resto del Paese che consentiranno ai soccorritori di raggiungere anche le zone più impervie. A Marrakech intanto la medina riprende colore. È il terzo giorno di lutto nazionale e molti negozi sono ancora chiusi, ma la gente torna tra i vicoli del centro storico, ormai quasi completamente sgombri dalle macerie. “Ne approfitto per fare l’inventario – dice Mohammed che vende souvenir nel quartiere Mellah -. Domani riapro come sempre. Sono addolorato per la tragedia, ma mi sento più sicuro, mi è passata la paura”.

Sidi Souleiman, l’anziano che in questo quartiere della medina è il ‘signore dei gatti’, ha la casa aperta, la facciata è crollata, la sola della via, e i vicini hanno fatto a gara per trovargli una sistemazione di fortuna. Da qui raggiungere la piazza non è più uno slalom tra le macerie, i piccoli escavatori hanno trasferito i detriti nello spiazzo che prima era un parcheggio, appena fuori le mura. In piazza Jama el Fnaa torna il profumo delle arance appena spremute e torna nel tardo pomeriggio il rumore di ferri che anticipa i banchetti dei ristoratori. Fumo, suoni e colori: riecco l’ombelico di Marrakech. I luoghi più noti ai turisti, il quartiere riad Larouss e la via dei negozi di lusso, dar el Basha, sono percorribili di nuovo anche dalle motociclette, che sfrecciano tra i passanti. Laarbi che vende caftani non lontano da Bad Laksour è aperto. “Allamdulillah (Ringraziando Dio), la mia famiglia sta bene – dice – e sono qui al mio posto come ogni giorno della mia vita”.

Laarbi è l’uomo che tra l’altro ha contribuito ad arricchire la collezione di abiti tradizionali marocchini di Marta Marzotto. Dal suo piccolo negozio sono passati attori di Hollywood e star del cinema internazionale. “Bei tempi – sorride, davanti alle foto che lo ritraggono con i clienti famosi – ma non lamentiamoci, torneranno tutti a trovarci”. La scuola coranica Ben Youssef, restaurata da poco, accoglie visitatori, gli altri musei della città apriranno le porte ai turisti dopo i sopralluoghi della sovrintendenza. In città nuova, dove non si sono registrati danni, a parte piccole lesioni nella chiesa cattolica del quartiere Hivernage, si organizzano le collette di vestiti e cibi, che da oggi in poi sarà più facile portare agli sfollati sui monti dell’Atlante.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Algeria, uomo rapito da un vicino di casa ritrovato dopo 30 anni

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Le autorità giudiziarie di Djelfa, 300 km a sud di Algeri, capitale dell’Algeria, hanno arrestato oggi un uomo accusato di aver sequestrato per circa trent’anni un vicino di casa, trovato ieri sera sano e salvo, seppure in stato di grave abbandono, in una buca coperta di fieno in un allevamento di pecore. Lo riferisce il tribunale di Djelfa in una nota. La Procura ha ricevuto due giorni fa, il 12 maggio 2024, tramite la divisione regionale della gendarmeria nazionale di El Guedid, una denuncia contro uno sconosciuto secondo cui il fratello del denunciante, Omar Ben Amrane, scomparso da circa 30 anni, si trovava nella casa di un loro vicino, all’interno di un recinto per le pecore”.

https://x.com/Belhassine_Bey/status/1790483411179601969

“In seguito a questa segnalazione, il pubblico ministero del tribunale di Idrissia (provincia di Djelfa) ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine approfondita e gli ufficiali di giustizia si sono recati nella casa in questione. La persona scomparsa (B.A.) è stata ritrovata e il sospetto, di 61 anni, proprietario della casa, è stato arrestato”, aggiunge la nota. “La Procura ha ordinato un trattamento medico e psicologico per la vittima e il sospetto sarà portato davanti alla Procura non appena l’indagine sarà completata”, ha precisato il tribunale.

La nota conclude sottolineando che “l’autore di questo efferato crimine sarà perseguito con tutta la severità richiesta dalle leggi della Repubblica”. Sui social algerini è diventato virale il video del ritrovamento dell’uomo, ritrovato in uno stato pietoso, con abiti trasandati e una lunga barba. Secondo quanto riportato dai media locali algerini, la famiglia della vittima riteneva in precedenza che fosse stata rapita e uccisa da gruppi terroristici islamici armati attivi in Algeria negli anni ’90, quando aveva solo 16 anni.

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