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Cronache

Torna il caldo, nel weekend afa e temperature fino a 40 gradi

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La tregua concessa dal caldo ad inizio agosto potrebbe avere le ore contate. Dal fine settimana e per almeno dieci giorni è prevista, su tutto il Paese, una nuova ondata di temperature torride causata dall’anticiclone subtropicale di origine africana proveniente dalla Spagna, dove è già in corso un’allerta meteo per il calore visto che in Andalusia le temperature hanno superato i 40 gradi e a Siviglia si sono toccati i 45. Di nuovo afa, dunque: già a partire da giovedì, spiega il meteorologo di ‘Il meteo.it’ Lorenzo Tredici, l’estate mediterranea a cui il Paese era abituato, almeno fino al secolo scorso, potrebbe essere solo un ricordo. Così come a luglio, il mese più caldo mai registrato da quando ci sono rilevazioni meteo scientifiche, a causa della crisi climatica che porta sempre più a ondate di calore, siccità ed eventi estremi. Guardando nel dettaglio le previsioni dei prossimi giorni, le temperature saranno in lieve aumento con valori oltre i 30 gradi, specialmente sulle regioni centrali tirreniche.

Da venerdì, poi, le temperature toccheranno i 38 gradi in Sardegna e a partire dalla settimana prossima, nel resto del paese, le massime arriveranno a toccare i 40 gradi, dopo un primo aumento delle minime. Che torneranno ad essere lontane da quelle quasi autunnali registrate negli ultimi giorni, tra i 15 e i 18 gradi. Le massime, invece, non hanno mai superato i 33 gradi. Secondo la proiezione, a causa dell’anticiclone subtropicale il termometro potrebbe raggiungere numeri superiori di 7-8 gradi rispetto alla media. E questo fino al 20 agosto, quando l’afa dovrebbero abbandonare l’Italia. Il Paese si prepara, quindi, ad affrontare anche un Ferragosto torrido, nel pieno dell’ennesima ondata di calore.

Nei prossimi giorni è previsto anche cielo sereno e, complice la luna nuova, non sarà difficile osservare le “stelle cadenti”, le meteore di agosto, il 10, durante la notte di San Lorenzo. Anche se il momento più favorevole per ammirare le Perseidi dovrebbe essere all’alba del 13 agosto, quando è previsto il picco. Sempre il 10, però, potrebbe esserci anche la possibilità di veloci precipitazioni lungo i confini alto atesini e nelle zone vicine. Venerdì 11, invece, la giornata dovrebbe essere all’insegna del cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni del Nord e del Sud Italia. Tempo stabile anche al Centro. Sabato 12, quando il caldo sarà in aumento ovunque, sui confini alpini centro-orientali potrebbero esserci alcune precipitazioni.

Al Sud, invece, bel tempo prevalente dappertutto grazie all’alta pressione e al Centro le massime toccheranno i 34/35 gradi. Fuori dall’Italia, oltre che in Spagna dove l’anticiclone fa registrare 30 gradi a più di 1550 metri, il caldo da bollino rosso sta interessando anche la zona sud-ovest del Marocco, con temperature fino a 49 gradi, tra Taroudant, Guelmin e Laayoune. Pericolo incendi, inoltre, per i forti venti a nord-est del Paese africano. Un’allerta da bollino arancione riguarda, poi, le province di Fes, Marrakech, Essaouira e Zagora con il termometro che tocca anche i 47 gradi.

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Killer stipendiati e legami mafiosi nel mondo della ristorazione a Napoli: i segreti nel racconto di un pentito

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Nel cuore di Napoli, una trama intricata di affari illeciti e riciclaggio di denaro si snoda all’ombra di noti ristoranti, tra cui il celebre “Dal Presidente” in zona Tribunali. Le indagini, culminate in recenti blitz, hanno messo in luce una realtà allarmante legata al clan Contini, famigerata organizzazione camorristica con interessi che si estendono ben oltre le attività criminali tradizionali.

Secondo le rivelazioni di collaboratori di giustizia e le indagini condotte dalla Procura Anticamorra di Napoli, membri del clan, tra cui presunti killer, percepiscono stipendi mensili paragonabili a quelli di un top manager, oscillanti tra i cinque e i seimila euro. Una cifra notevole, specialmente considerando il ruolo e i rischi legali che questi individui assumono all’interno dell’organizzazione.

L’inchiesta, guidata dai pm Alessandra Converso, Ida Teresi e Daniela Varone, ha svelato come il clan abbia investito in attività economiche apparentemente legittime, come pizzerie e servizi di car sharing, non solo a Napoli ma anche a Roma, per riciclare denaro sporco. Un’operazione recente ha portato all’arresto di diversi imprenditori e uomini d’affari, accusati di supportare le attività del clan.

Uno degli arrestati, l’imprenditore Massimiliano Di Caprio, è accusato di avere legami diretti con il clan e di utilizzare il suo ristorante come facciata per il riciclaggio di capitali illeciti. Di Caprio, difeso dall’avvocato Fabio Visco, nega tutte le accuse, sostenendo la sua innocenza. Anche Vincenzo Capozzoli, altro indagato, si difende dalle accuse di riciclaggio, ribadendo durante l’interrogatorio di non avere alcuna relazione con i guadagni del ristorante incriminato.

Le indagini hanno anche coinvolto professionisti come la commercialista Nappo, attualmente agli arresti domiciliari, e altri soggetti ritenuti prestanome o complici nelle operazioni di riciclaggio e gestione degli affari illeciti del clan.

Questo scenario ha acceso i rifletori sulla necessità di maggiore trasparenza e controlli nel settore della ristorazione e oltre, in un tentativo di contrastare la penetrazione della criminalità organizzata nell’economia legale. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica e sollevato importanti questioni sulla sicurezza e l’integrità economica di Napoli, una città già segnata da un lungo e doloroso confronto con la criminalità organizzata.

 

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Giuseppe, ucciso a 17 anni da un fulmine mentre pascolava le sue bestie

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Un ragazzo di 17 anni è morto nel pomeriggio nelle campagne di Santeramo in Colle nel Barese dopo essere stato colpito da un fulmine. La vittima era impegnata, assieme al padre, in attività di pascolo quando è stato sorpreso da un violento temporale nel corso del quale è stato raggiunto dalla potente scarica elettrica che lo ha fatto cadere a terra. Pare che il ragazzo sia riuscito a rialzarsi ma è morto poco dopo, per arresto cardiocircolatorio. Sul posto, oltre ai carabinieri, è intervenuto il personale del 118 che ne ha constatato il decesso.

“Perdere la vita, a soli 17 anni, è una tragedia che nessuno potrà mai capire. Esprimo il mio sentito cordoglio alla famiglia di Giuseppe, giovane studente santermano, che frequentava l’Istituto tecnico e tecnologico “Nervi-Galilei” di Altamura. Il suo sorriso, la sua determinazione e la dedizione al lavoro resteranno nei cuori di quanti lo hanno conosciuto. Un forte abbraccio a chi gli era vicino”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Altamura, in provincia di Bari, Antonio Petronella, all’indomani della morte dii Giuseppe Cacciapaglia, colpito da un fulmine nelle campagne di Santeramo in Colle durante un temporale. Fino a all’anno scorso il sindaco Petronella era il dirigente dell’istituto scolastico superiore frequentato dal giovane scomparso.

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Corruzione elettorale, indagato capogruppo FdI in Puglia

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Un’altra inchiesta per presunta corruzione elettorale agita la politica pugliese. Questa volta ad essere coinvolto è un esponente del centrodestra, Francesco Ventola, capogruppo di FdI in Consiglio regionale, candidato alle Europee in ticket con Giorgia Meloni. La vicenda è stata dall’ ex assessore regionale Andrea Silvestri. Sia Ventola che Silvestri sono residenti a Canosa. Il primo sostiene la maggioranza del sindaco, l’ex assessore è all’opposizione. Ventola sarebbe dunque indagato dalla procura di Trani per associazione a delinquere e corruzione elettorale in relazione alle amministrative di Canosa in Puglia del 2022.

“È vero – sottolinea Silvestri nel video, rimosso da Facebook ma diventato virale sulle chat – che c’è una inchiesta a Canosa, e questa inchiesta riguarda il sindaco, il presidente del Consiglio comunale, un consigliere comunale e il consigliere regionale? Non mi hanno detto sì, non mi hanno detto no. Siccome siete restii, siete quasi omertosi, adesso facciamo lo scoop”. Ventola ha spiegato di aver ricevuto a febbraio un avviso di proroga delle indagini.

“Rilevo – ha detto il capogruppo di FdI – che per la seconda volta Andrea Silvestri getta fango, in modo calunnioso, sulla mia persona e sull’amministrazione comunale di Canosa. Infatti già qualche mese parlò dell’inchiesta, innescata dal suo entourage. Abbiamo denunciato Silvestri – ha riferito Ventola – per quelle dichiarazioni calunniose e false e vagliamo ora attentamente anche le più recenti propalazioni”. Il capogruppo di FdI in Consiglio regionale ha poi rammentato una vicenda giudiziaria per la quale il suo rivale politico fu arrestato nel 2004 e poi condannato. Ventola ha ricordato inoltre che lo scorso dicembre, nella discussione sulla legge di bilancio, propose con un emendamento la sospensione del trattamento di vitalizio agli ex consiglieri regionali condannati in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione, con un chiaro riferimento alla condizione dell’ex assessore Silvestri. Quest’ultimo ha replicato: “sono procedimenti di più di vent’anni fa, per i quali ho patteggiato: ora sono un cittadino e un libero professionista e le mie questioni con la giustizia le ho risolte all’epoca. È Ventola, in quanto personaggio pubblico candidato alle Europee, che deve rispondere del suo operato”.

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