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Napoli campione d’Italia con cinque giornate di anticipo, è il terzo scudetto dopo l’era Maradona

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Il Napoli ha finalmente vinto il suo terzo scudetto il 4 maggio 2023, in un match emozionante contro l’Udinese alla Dacia Arena di Udine. Guidati da Luciano Spalletti, i giocatori azzurri hanno dato il massimo per chiudere il campionato in modo trionfale e innescare i festeggiamenti dei tifosi sia sugli spalti dello stadio dell’Udinese che a Napoli.

Tuttavia, la partita contro l’Udinese non è stata facile per il Napoli. Pur avendo dominato la partita e gestito ogni palla, sono stati i calciatori dell’Udinese a segnare per primi al 13′ del primo tempo con Lovric, insaccando alle spalle di Meret un pallone inaspettato mentre era solo fuori area del Napoli. Nonostante i tentativi del Napoli di pareggiare, il primo tempo si è concluso con l’Udinese in vantaggio.

 

Durante la partita, c’è stato un episodio controverso su Kvara, con il Napoli che ha protestato per un rigore non dato. Luca Marelli di Dazn, commentando la partita, ha parlato di un rigore netto non dato. Nonostante questo, il Napoli ha continuato ad attaccare, sapendo che il pareggio sarebbe bastato per vincere lo scudetto con cinque giornate di anticipo.

Il pareggio del Napoli è arrivato al 51′ quando, in una mischia in area, Anguissa ha spiazzato tutti e Victor Osimhen ha segnato il gol del pareggio. Lo stadio Dacia Arena è letteralmente esploso di gioia, con i tifosi napoletani che hanno acceso decine di fumogeni bianchi e azzurri. È sembrato che ci fossero più tifosi del Napoli che dell’Udinese nello stadio, tra il boato dei cori e lo sventolio delle bandiere.

Nonostante la festa scatenata dai tifosi, il Napoli non si è fermato e ha continuato ad attaccare per tutta la partita, tenendo il possesso palla. Ma l’Udinese si è sempre difesa con ordine, con molti affanni. Alla fine, il Napoli ha vinto la partita con il risultato di 1-1 e ha ottenuto il terzo scudetto della sua storia.

La vittoria è stata molto attesa dai tifosi del Napoli, che aspettavano questo momento da 33 anni, dalla stagione 1986/1987, quando il Napoli del leggendario Diego Armando Maradona vince il secondo scudetto. La squadra di Spalletti ha dimostrato di avere grande cuore e di aver lavorato sodo per raggiungere questo traguardo storico. I festeggiamenti sono stati scatenati non solo sugli spalti della Dacia Arena, ma anche a Napoli e in molte altre città d’Italia e del mondo dove ci sono napoletani che festeggiano la vittoria del terzo scudetto.

 

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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