Due decreti per il riparto di 1 miliardo e 200 milioni di fondi del Pnrr destinati alla formazione di studenti, docenti e personale scolastico: li ha firmati in questi giorni il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, chiarendo che “al riparto delle risorse complessive saranno ammesse anche le scuole paritarie non aventi fini di lucro”. Anche nei giorni scorsi, partecipando ad un convegno, Valditara aveva chiarito: “Abbiamo deciso di ricomprendere anche le scuole non paritarie tra i beneficiari delle risorse Pnrr proprio perchè riteniamo che in Italia la scuola pubblica sia scuola pubblica a 360 gradi, senza alcuna distinzione, si tratta di risorse importanti che saranno distribuite, e il primo bando l’abbiamo fatto per l’accoglienza degli studenti ucraini, a ben 223 scuole paritarie che avranno finanziamenti per l’accoglienza di ragazzi ucraini”.
Le decisioni del ministro hanno subito trovato il plauso di numerosi esponenti della maggioranza. “Dopo anni in cui con alcuni colleghi parlamentari ho sostenuto nelle sedi istituzionali che gli investimenti in educazione dovevano prevedere l’accesso alle risorse per tutti i soggetti del sistema scolastico pubblico, non solo per le scuole statali ma anche per quelle paritarie, dobbiamo riconoscere al ministro Valditara il valore di questi due attivi normativi importanti”, ha commentato Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati. “Sulle scuole paritarie stiamo finalmente cambiando registro.
È solo un anticipo rispetto alla volontà di concretizzare un sistema pubblico integrato, statale e paritario, che tenda a migliorare l’offerta educativa per gli studenti e le condizioni contrattuali per gli insegnanti”, ha sottolineato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (FdI). Anche per Grazia di Maggio, deputato Fdi e componente della commissione Cultura della Camera, “È un segnale di grande novità e svolta la decisone del ministro dell’Istruzione di consentire anche alle scuole paritarie di accedere ai bandi Pnrr”. Soddisfatto padre Franco Ciccimarra, presidente Associazione Gestori Istituti dipendenti dall’Autorità ecclesiastica. “È un riconoscimento alle attività della Chiesa come ascolto e servizio autentico in favore dei circa 866.000 mila studenti delle paritarie in un contesto istituzionale di confronto e collaborazione con lo Stato Italiano. Un altro tema caro – aggiunge – è la disabilità dello studente come lesione dei diritti soggettivi nell’esperienza della scuola paritaria, una contrazione di libertà nella scelta educativa degli alunni, delle famiglie, delle scuole. E auspichiamo una nuova legge sulle paritarie che è ferma dal 2000”.
Ma il leader M5S Giuseppe Conte, attacca: “Sulla scuola vedo da parte del governo un’iniziativa di forte impronta ideologica, anche fuor d’opera da parte del ministro Valditara, come l’idea dell’umiliazione degli studenti, o quando censura la preside Savino e non censura i giovani che hanno aggredito gli studenti davanti al loro liceo. Al di là di questo, ci sono tagli di miliardi con la riduzione degli istituti, specie al Sud. Abbiamo tassi di abbandono del 40%. Se elimini dei presidi civili e democratici, questi ragazzi che destino avranno?”.