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Economia

Il ministro Tria firma il decreto, dal primo gennaio 2019 arriva la fattura elettronica

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Fatturazione elettronica ai nastri di partenza. Dal primo gennaio 2019 entra in vigore l’obbligo della e-fattura e con essa cambieranno le modalita’ di pagamento delle relative imposte di bollo per quanti ne sono assoggettati. Il ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria ha infatti firmato il decreto per facilitare l’adempimento da parte del contribuente, in cui si prevede prevede che, al termine di ogni trimestre, sia l’Agenzia delle Entrate a rendere noto l’ammontare dovuto sulla base dei dati presenti nelle fatture elettroniche inviate attraverso il Sistema di Interscambio. Grazie a quei dati, fa sapere il Mef, l’Agenzia mettera’ a disposizione sul proprio sito un servizio che consenta agli interessati di pagare l’imposta di bollo con addebito su conto corrente bancario o postale. Oppure utilizzando il modello F24 predisposto dall’Agenzia stessa. Per permettere ai contribuenti di arrivare preparati al primo gennaio 2019, inoltre, l’Agenzia delle entrate ha attivato diversi servizi. Tra gli altri, un’apposita sezione dell’area tematica sulla fatturazione elettronica del sito dell’Agenzia raccoglie una serie di risposte ai principali dubbi sollevati dagli operatori. Inoltre sono stati introdotti nuovi servizi online nel portale “Fatture e corrispettivi” che rendono piu’ semplice il processo di fatturazione elettronica da parte degli utenti. Sempre sulla e-fattura si registra poi la bocciatura del ricorso presentato dall’Associazione nazionale dei commercialisti per il rinvio dell’obbligo dal primo gennaio: il giudice del Tribunale di Roma ha ritenuto di non procedere con la sospensione del provvedimento e ha fissato l’udienza del ricorso di merito al 4 aprile 2019. Raccoglie intanto adesioni record il servizio di fatturazione elettronica delle Camere di commercio (fatturaelettronica.infocamere.it), nato dalla collaborazione tra Unioncamere e Agenzia per l’Italia digitale: sono 100 mila piccole e medie imprese registrate e un milione e 200 mila fatture emesse. Finiscono invece definitivamente in soffitta gli studi di settore. Il ministro dell’economia Tria ha firmato infatti anche il decreto che approva l’introduzione di 106 nuovi indici sintetici di affidabilita’ (ISA) fiscale dei contribuenti, che dopo i primi 69 introdotti nel marzo scorso portano il totale a 175. I nuovi Isa, che subentreranno agli studi di settore, riguarderanno varie attivita’ economiche quali agricoltura, manifatture, commercio e professioni e saranno validi gia’ per la dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2018. Il nuovo sistema introduce una scala di valori con cui l’Agenzia delle Entrate potra’ verificare normalita’ e coerenza della gestione aziendale e professionale dei contribuenti definendone il grado di affidabilita’ con un voto da 1 a 10: tanto piu’ alto il punteggio raccolto, tanto piu’ elevato il premio riconosciuto al soggetto virtuoso che potra’, con un 10, ritrovarsi anche esonerato dagli accertamenti sintetici.

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Economia

Bankitalia: ritardi in rimborsi su pagamenti online

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I pagamenti sono sempre più digitali e cresce l’utilizzo dell’ e-commerce ma in caso di truffe e attacco di hacker non sempre è facile ottenere il rimborso per i clienti i quali si trovano di fronte rifiuti, carenze nell’esecuzione, lacune nell’informazione alla clientela e richieste di ulteriore documentazione che allungano tempi e impegni.

Per questo la Banca d’Italia ha richiamato banche, Poste e istituti finanziari (chiamati Psp) in una comunicazione ufficiale di vigilanza. Si tratta di una situazione per fortuna non generalizzata e l’istituto centrale chiede così a tutti di “svolgere un’autovalutazione sulla coerenza degli assetti, delle procedure e delle prassi” e in caso di evidenza di “azioni correttive”, che venga predisposto un piano in “tempi rapidi”, e comunque in massimo dodici mesi.

Nella comunicazione la Banca d’Italia rileva come dagli approfondimenti condotti sia con ispezione sia con l’analisi di documenti, si è resa necessaria l’adozione di condotte omogenee più rispondenti alle norme anche tenendo conto dei reclami e i contenziosi pervenuti all’Arbitro Bancario e finanziario e alle segnalazioni delle associazioni dei consumatori. Per questo l’istituto centrale nel documento scrive diverse indicazioni operative su tempistica e procedura.

“Qualora non risultino comportamenti fraudolenti del cliente – spiega ad esempio la Banca – andrà garantito a quest’ultimo il diritto al rimborso nei casi in cui il Psp non richieda un’autenticazione forte (strong customer authentication, ovvero un codice inviato, un token o una notifica) ovvero non riesca a dimostrare che l’operazione è stata autorizzata con autenticazione forte. Per le operazioni autenticate, l’istruttoria condotta dal Psp deve assicurare, in ogni caso, l’adeguata valutazione del comportamento tenuto dall’utente. Plauso dai consumatori: per il Codacons “riteniamo importante il richiamo di Bankitalia, che deve però portare ad un reale e deciso taglio nei tempi di rimborso e ad una semplificazione delle procedure in favore degli utenti”.

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Economia

Itabus tocca 4 milioni di passeggeri, nuovi collegamenti estivi

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In tre anni di attività Itabus ha raggiunto 4 milioni di viaggiatori trasportati da Nord a Sud con più di 100 località servite, 2.200 collegamenti quotidiani e oltre 500 partenze al giorno. Lo rende noto la società annunciando i collegamenti per la stagione estiva con le novità operative dal 20 giugno. Si parte dalla Calabria, con più fermate e più servizi lungo la costa ionica (collegata a città quali Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano). Fino a 10 corse ogni giorno per collegare, tra le altre, Crotone, Sibari, Rossano, Cirò Marina a cui si aggiungono le nuove destinazioni di Pietrapaola, Strongoli Marina, Torre Melissa e Torretta Crucoli e altre lungo la costa.

Aumentati anche i collegamenti per la Puglia collegata con 14 viaggi al giorno per Napoli e 6 per Roma verso Bari e il Salento con le destinazioni estive di Avetrana, Porto Cesareo, Nardò, Gallipoli, Manduria, Maglie, Mola di Bari, Polignano a Mare. Novità dell’estate i collegamenti da Napoli verso la costa garganica (Peschici, Rodi Garganico e Vieste). Aggiunte poi in Sicilia le destinazioni di Cefalù e Siracusa, con nuovi viaggi per Taormina. La rete Itabus si espande anche al Nord, in particolare in Friuli-Venezia Giulia e Veneto con l’introduzione delle destinazioni di Jesolo, Bibione, Caorle e Lignano Sabbiadoro. La meta friulana sarà raggiungibile da Venezia Mestre, Padova, Ferrara, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. C’è poi Cortina raggiungibile anche per la stagione estiva da Napoli, Roma, Firenze e Bologna.

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Economia

Cresce ancora Vesta, è il brand della ristorazione di Leonardo Maria Del Vecchio

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Vesta, il brand di ristoranti di Triple Sea Food (Tsf), la holding partecipata da Lmdv Capital di Leonardo Maria Del Vecchio, cresce con due nuove aperture per l’estate in due tra le più prestigiose località di mare in Italia. Il Vesta Portofino ha inaugurato all’interno dello storico stabilimento Le Carillon, da più di 80 anni rinomato beach club che sorge sulla baia di Paraggi che quest’anno diventa Le Carillon Dolce&Gabbana a seguito del take-over creativo di DG Resort. Il Vesta Marina di Pietrasanta ha invece rilevato l’intero bagno storico Franco Mare e offre, oltre ai tavoli al ristorante, 53 tende private. La holding Tsf raggiunge così cinque aperture in meno di due anni e le ultime due vanno ad aggiungersi ai tre ristoranti attivi a Brera a Milano: il primo Vesta, la Trattoria del Ciumbia e Casa Fiori Chiari. La valutazione di Tsf, effettuata da una delle grandi società di consulenza del mondo, è stata recentemente stimata in un range di 45 milioni di euro. Con le nuove aperture del 2025 tocca la soglia del 250 dipendenti.

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