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Cronache

Torna paura nelle Marche, da 400 a 900 euro per sfollati

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Con la nuova allerta meteo, e’ tornata la paura nelle Marche alluvionate. Ed i sindaci hanno invitato la cittadinanza a restare in casa e salire ai piani alti. Il livello di allarme e’ giallo, il piu’ basso di una scala di 3, ma dopo la bomba d’acqua che ha fatto 11 morti, la prudenza non e’ mai troppa. Il sabato e’ tuttavia passato senza ulteriori disastri. Intanto, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha firmato l’ordinanza per i primi interventi urgenti (stanziati 5 milioni di euro): il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e’ stato nominato commissario delegato; disposto un contributo di autonoma sistemazione tra 400 e 900 euro alle famiglie con la casa danneggiata; decisa anche la sospensione dei mutui. Si e’ poi fatto sentire il Papa. “La drammatica alluvione nelle Marche, che ha provocato lutti, rovine e dolore in tutto il Paese – le parole di Francesco – rappresenta l’ulteriore conferma che la sfida del clima merita la stessa attenzione del Covid e della guerra”. In mattinata nuvole nere e di nuovo pioggia nell’area di Senigallia (Ancona), dove le esondazioni di fiumi e torrenti hanno causato i maggior danni. Le precipitazioni si sono intensificate nel pomeriggio ed il sindaco, Massimo Olivetti, ha diramato un’ordinanza: “lasciate i piano terra e salite ai piani superiori, non sostate sotto piante o stabili pericolanti e se potete restate in casa”, si legge. “Quello che e’ accaduto giovedi’ sera, ma anche nel 2014 – ha detto Olivetti – ci deve suggerire di adottare sempre tutte le precauzioni del caso e non dare nulla per scontato””. L’ordinanza ha coinvolto pure i centri commerciali delle aree alluvionate. Preoccupa inoltre una falla nell’argine destro del fiume Misa, all’altezza del quartiere di Borgo Molino, gia’ inondato due giorni fa. Si tratta di una rottura di dimensioni limitate a circa 1,5 metri che potrebbe pero’, in caso di nuova piena, creare altri guai. Nella zona di Fabriano (Ancona) danni alla Ariston, che da ieri e’ stata costretta a fermare gli impianti nel sito di Genga per via degli allagamenti subiti a causa delle forti piogge. Al momento, non e’ ipotizzabile una ripresa a pieno regime della produzione. Traffico dei treni bloccato tra mezzogiorno e le 13 tra Pesaro e Fano lungo la linea ferroviaria Adriatica a causa dell’urto di un Frecciarossa con la staccionata di recinzione della rete ferroviaria, divelta dal vento e caduta sulla rotaie. La circolazione e’ poi ripresa a velocita’ ridotta e su un solo binario, con ritardi e rallentamenti. Tecnici Rfi al lavoro per ripristinare completamente la linea. Mentre si contano i danni, si mette in moto la macchina della ripresa. Dopo lo stato di emergenza dichiarato ieri dal Consiglio dei ministri, e’ arrivata l’ordinanza di Curcio che dispone i primi interventi urgenti che il commissario delegato Acquaroli dovra’ definire, anche ricorrendo ai poteri straordinari previsti dalla normativa. Il presidente delle Marche dovra’ sottoporre entro 30 giorni il suo Piano all’attenzione del capo della Protezione civile. Le misure, da realizzare “anche con procedure di somma urgenza”, hanno l’obiettivo di assistere la popolazione colpita e ripristinare servizi pubblici ed infrastrutture. Il Commissario assegnera’ alle famiglie che hanno avuto danneggiata la propria abitazione un contributo di 400 euro mensili per i nuclei monofamiliari, fino ad un massimo di 900 euro per i nuclei composti da 5 o piu’ unita’. “Abbiamo centinaia di uomini e donne del volontariato di protezione civile e delle strutture operative al lavoro sul territorio – ha spiegato Curcio – ma in momenti difficili come questi e’ importante anche dare velocemente al territorio un quadro normativo di riferimento”. L’Abi, da parte sua, aveva chiesto le banche a sospendere i mutui nelle aree colpite, mentre la famiglia degli imprenditori Della Valle ha messo a disposizione della Regione 1 milione di euro per assistere i marchigiani ed ha rivoto un appello “a tutto il mondo delle imprese chiedendo di sostenere ed aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti”.

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Cronache

Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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