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Cronache

Maltempo in Emilia-Romagna: due morti, sfollati e treni sospesi

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La pioggia che non ha smesso per tutta la notte, fra martedì e mercoledì, l’avviso nelle stazioni dei treni di linee che saltano, bus sostitutivi, ritardi.  Ponti chiusi e deviazioni. E l’occhio di molti residenti fisso ai bordi di ponti e argini dei fiumi che salgono. Il day after di un surreale inizio di maggio sta creando ancora forti preoccupazioni in Emilia-Romagna dove l’allerta meteo resta alta. Non solo: a metà mattinata la prima tragedia, con la morte di un anziano travolto dall’acqua nel Ravennate. Nel Bolognese, quasi in contemporanea, si è verificato il crollo di un’abitazione a causa del terreno fradicio: c’è una vittima. Ed è già corsa ai sacchi di sabbia, soprattutto nel Ravennate dove gli allagamenti del Lamone stanno creando grossi problemi. I sindaci stanno firmando a raffica ordinanze di evacuazione.

“Poco fa ho sentito al telefono la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ringrazio per la vicinanza che ha espresso all’Emilia-Romagna e alle comunità colpite”. Lo afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. “Insieme alla vicepresidente Irene Priolo- dice ancora Bonaccini- siamo in contatto costante con il Governo e la Protezione civile, e siamo già al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenzanazionale: faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna“. Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio a Bologna, da dove ha sorvolato le zone maggiormente colpite insieme alla vicepresidente Priolo. La Regione fa intanto il punto sulle conseguenze delle piogge di questi giorni. Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda (Ravenna), dove in via Merlo -a valle di Portonovo-, sono in corso le operazioni di chiusura. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Osservata speciale, al momento, la zona di Bagnacavallo, che rientra tra le situazioni più critiche per l’evolversi degli allagamenti. “Abbiamo assistito a un’ondata di maltempo che non ha precedenti storici per la pioggia caduta ininterrottamente in 48 ore” ha detto Bonaccini.

Nuova allerta meteo in Emilia-Romagna dalle 12 di oggi fino alla mezzanotte di domani. Solo domani è previsto l’esaurimento delle piene nei tratti montani e “il progressivo rientro” dei livelli idrometrici nei tratti vallivi dei corsi d’acqua interessati dalle piene. Resta il codice rosso, riferito “alle numerose criticità idrauliche e danni in atto”, nella pianura centro-orientale. Nelle zone montane o collinari centro-orientali dell’Emilia-Romagna possono verificarsi fenomeni franosi, viste “le condizioni idrogeologiche particolarmente fragili” dopo le piogge di questi giorni. Il codice arancione riguarda invece le zone montane e collinari centro-orientali, per le “numerose criticità idrogeologiche” e i diversi disagi.

– Nuova allerta meteo in Emilia-Romagna dalle 12 di oggi fino alla mezzanotte di domani. Solo domani è previsto l’esaurimento delle piene nei tratti montani e “il progressivo rientro” dei livelli idrometrici nei tratti vallivi dei corsi d’acqua interessati dalle piene. Resta il codice rosso, riferito “alle numerose criticità idrauliche e danni in atto”, nella pianura centro-orientale. Nelle zone montane o collinari centro-orientali dell’Emilia-Romagna possono verificarsi fenomeni franosi, viste “le condizioni idrogeologiche particolarmente fragili” dopo le piogge di questi giorni. Il codice arancione riguarda invece le zone montane e collinari centro-orientali, per le “numerose criticità idrogeologiche” e i diversi disagi.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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