Collegati con noi

In Evidenza

Jennifer Lopez e Ben Affleck ovvero i Bennifer, nuove nozze in pompa magna in Georgia

Pubblicato

del

Contraddicendo le malelingue che nei giorni scorsi avevano dato il loro matrimonio gia’ al capolinea, Jennifer Lopez e Ben Affleck sono tornati insieme in Georgia per celebrarlo una seconda volta: in pompa magna, stavolta, dopo le nozze-lampo di mezzanotte in una cappella drive-in di Las Vegas. Teatro della tre giorni di festeggiamenti in onore dei protagonisti della love story dell’anno, e’ stata la piantagione in stile Tara di Affleck a Riceboro in Georgia: li’ Ben e JLo si sarebbero dovuti sposare vent’anni fa, poi pero’ il matrimonio ando’ in fumo per la troppa attenzione dei media e i due si separarono, salvo incontrarsi di nuovo l’anno scorso e promettersi amore eterno. Tutto e’ pronto da giorni nella vasta tenuta che Affleck acquisto’ nel 2003 e che, si rumoreggia nella zona, avrebbe intenzione di rimettere in vendita: per officiare lo scambio dei voti nuziali, i “Bennifer” hanno chiamato il life coach Jay Shetty, un ex monaco britannico beniamino di molte celebrita’. Fuochi artificiali al tramonto, musica dal vivo, la sposa in un abito di Ralph Lauren couture made in Italy e un centinaio di ospiti d’onore: tra questi i figli di entrambi, ma non poteva mancare l’amica del cuore di lei, Leah Remini, e, al fianco di Ben, l’amico di sempre Matt Damon che ha condiviso con lui le scuole a Boston, la passione per il cinema e il primo Oscar per la sceneggiatura di “Good Will Hunting”. Matt e’ arrivato su un jet privato con la moglie Luciana Barroso poco dopo un piccolo incidente di percorso che ha turbato momentaneamente la festa: la madre dello sposo, Chris Anne Boldt, e’ caduta da un pontile, si e’ ferita a una gamba ed e’ finita per qualche ora al pronto soccorso dell’ospedale di Savannah. Anche Jennifer Garner, la prima moglie di lui, era stata invitata alle nozze, ma ha declinato adducendo un’ottima scusa: “Sta lavorando a un progetto in Texas”, ha detto una fonte a ‘Hollywood Life’, ma “e’ molto positiva sull’intera vicenda ed e’ contenta che Violet, Seraphina e Samuel, i figli che ha avuto con Ben, partecipino alla festa”. Hanno accompagnato JLo, i gemelli Max e Emme, il cui papa’ e Marc Anthony, e che come i figli di Ben avevano seguito i “Bennifer” nella luna di miele parigina. Jennifer Lopez e Ben Affleck si erano sposati il 17 luglio a Las Vegas. Dopo Parigi, pero’ la coppia aveva preso strade separate – lei a Capri per il gala di LuisaViaRoma e l’Unicef, lui a Los Angeles sul set di un nuovo film – alimentando il gossip che la loro unione fosse gia’ sulle montagne russe.

Advertisement

Economia

Polemica su sgravi al Sud, il governo lavora al rinnovo

Pubblicato

del

Scoppia la polemica sullo stop agli sgravi contributivi per le imprese del Mezzogiorno, una misura introdotta dal governo Conte II nel 2021, autorizzata dalla Ue in quanto aiuto di Stato straordinario in tempi di Covid, prorogata diverse volte ed ora arrivata al capolinea del 30 giugno, quando si tornerà al vecchio regime Ue sugli aiuti di Stato. L’opposizione accusa il governo di mandare a morire la misura che sta sostenendo le imprese al Sud ma il ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di Coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, respinge al mittente le ricostruzioni “false e pretestuose” e assicura che il governo negozierà con la Ue “nuove modalità possibili di applicazione della misura”.

‘Decontribuzione Sud’ aveva fin dall’inizio una scadenza naturale, essendo figlia dell’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato varato dalla Commissione europea durante la pandemia per sostenere le imprese. Con il ritorno alle normali regole europee, il prossimo 30 giugno, verranno meno tutti gli aiuti straordinari che i governi misero in campo negli anni del Covid. Ma per l’opposizione non ci sono motivazioni che tengano e il governo dovrebbe fare di tutto per non lasciar scadere l’aiuto alle imprese del meridione. “Questo governo sta schiaffeggiando il Sud”, attacca il presidente del M5s Giuseppe Conte, spiegando come gli aiuti hanno consentito assunzioni tra il 2021 e il 2023, in aree svantaggiate, di circa 3,7 milioni di persone. Anche il Pd insorge contro “l’ennesimo taglio” che avrà “effetti devastanti”, perché “sono a rischio tre milioni di contratti. In allarme anche i sindacati, che hanno avuto la notizia dello stop proprio da Fitto.

“Non confermare il taglio del costo del lavoro per oltre tre milioni di lavoratori dipendenti, aggiunge ulteriori rischi sul fronte occupazionale per quelle regioni”, ha detto il segretario confederale della Uil, Santo Biondo. Ma l’esecutivo si difende e rivendica non solo l’attenzione per il Sud ma anche per la vecchia misura del governo Conte II, di cui il governo Meloni ha chiesto due rinnovi, ottenendo anche un aumento dei massimali. Fitto spiega che il governo aveva già chiesto alla Ue “la massima estensione temporale compatibile con la scadenza del Quadro temporaneo” sugli aiuti di Stato, una tagliola da cui però non è più possibile scappare. Per questo ora “il governo avvierà un negoziato con la Commissione europea per verificare nuove modalità possibili di applicazione della misura, in coerenza con la disciplina europea ed al di fuori delle misure straordinarie del temporary framework sugli aiuti di Stato”. Il ministro ribadisce poi che l’impegno “per tutelare gli interessi del Sud e per garantirne lo sviluppo”. E ricorda che il decreto Coesione, che il governo ha ribattezzato decreto Primo maggio, prevede proprio una serie di misure per il lavoro tra cui diversi bonus che incentivano le assunzioni di donne, giovani e disoccupati soprattutto al Sud, attraverso sgravi contributivi del 100% per due anni. Stando alla nuova bozza del decreto, però, partiranno non più da luglio come annunciato nella prima versione ma scatteranno sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato dal primo settembre 2024 al 31 dicembre 2025.

Continua a leggere

Economia

Nuovo record di occupati, aumentano i contratti stabili

Pubblicato

del

Il lavoro cresce ancora. A marzo il tasso di occupazione raggiunge il 62,1% e segna un nuovo record: sono 23 milioni 849mila le persone con un posto in Italia. Aumentano soprattutto i dipendenti a tempo inderminato e risalgono anche gli autonomi. Allo stesso tempo scende la disoccupazione, che tocca il 7,2%. I dati dell’Istat confermano un trend positivo per il mercato del lavoro, salutati con soddisfazione da governo e maggioranza, che rivendicano le politiche messe in campo e “lo stop all’assistenzialismo”.

E proprio sul lavoro sono in arrivo nuovi incentivi rivolti in particolare a giovani, donne e Sud: i bonus, che prevedono lo sgravio contributivo del 100% per due anni, partiranno per le assunzioni a tempo indeterminato fatte dall’1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025. Queste misure valgono 2,8 miliardi, sottolinea la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. L’obiettivo, rimarca, è quello di promuovere “lavoro buono e di qualità” e di migliorare ulteriormente: “Siamo incoraggiati” dai risultati, ma “non ci accontentiamo”, assicura, “e continueremo con le politiche attive” per il lavoro. Gli ultimi dati Istat indicano a marzo una crescita di 70mila occupati rispetto a febbraio.

E rispetto a marzo 2023 il numero è superiore di 425mila unità: risultato dell’incremento di 559mila dipendenti permanenti e di 46mila autonomi, a fronte della diminuzione di 180mila dipendenti a termine. Nel complesso i lavoratori dipendenti raggiungono i 18 milioni 793mila, gli autonomi quota 5 milioni 56mila. Positivo anche il primo trimestre 2024: nel confronto con il quarto trimestre 2023, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,2%, per un totale di 56mila occupati. Tornando ai dati di marzo, l’aumento dell’occupazione risulta trasversale: coinvolge sia gli uomini sia le donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa.

Ma sebbene si registri un maggior numero di lavoratrici (sono oltre 10 milioni) la strada da fare resta ancora tanta: a marzo il tasso di occupazione per le donne sale al 53% e per gli uomini al 71,1%, ai livelli massimi. Ma la forbice rimane ampia e il livello distante dalla media europea. Il mercato del lavoro italiano “continua a mostrare innegabili segnali di vivacità”, commenta l’Ufficio studi di Confcommercio, sostenendo che l’attuale fase espansiva è importante “sia per valori assoluti sia per velocità”: da gennaio del 2021 le persone occupate sono aumentate di oltre 1,7 milioni. Ma segnalando anche “le criticità” che riguardano proprio la partecipazione delle donne e i lavoratori autonomi che “al di là di episodici miglioramenti, stentano a ritrovare un sicuro percorso di sviluppo”. Tra i sindacati la Cisl sottolinea positivamente la crescita dell’occupazione e le ultime misure approvate dal governo, alla vigilia del primo maggio, per favorire le assunzioni ma rimarca la necessità di intervenire maggiormente sul lavoro di donne e giovani con “incentivi più mirati”.

Il problema “assai più del lavoro precario – rimarca -, è che spesso giovani e donne neppure cercano lavoro”. A marzo scende anche il tasso di disoccupazione giovanile che arriva al 20,1%; mentre in generale il tasso di inattività resta stabile al 33%. E’ sui giovani che “rimane una nota di preoccupazione in un quadro in generale positivo” e “incoraggiante”, commenta l’Ugl, che chiede per questo di continuare a investire sulle politiche attive e sulla formazione. Tutti i sindacati insistono sulla sicurezza: un nuovo tavolo al ministero del Lavoro è fissato per martedì 7 maggio.

Continua a leggere

Esteri

Un gruppo di turisti italiani bloccati in Yemen, in vacanza in zona di guerra

Pubblicato

del

E’ un’area del mondo “fortemente sconsigliata” dalla Farnesina. Ma i tour operator organizzano comunque viaggi al largo dello Yemen. “Noi ci siamo fidati e ora siamo bloccati da una settimana” racconta un 40enne bresciano che è tra i 15 italiani fermi sull’isola di Socotra. Il gruppo – composto da milanesi, bergamaschi un riminese e alcuni veneti – era partito da Abu Dhabi il 23 aprile con l’unico volo settimanale che porta all’isola ma, a causa della guerra civile in atto ormai da anni, non sa più come fare rientro. Alla situazione complessa dal punto di vista geopolitico si è aggiunto il maltempo. “Non condizioni estreme, ma ufficialmente ci è stato detto che non si vola per il meteo. Non ci danno molte notizie, non sappiamo nulla” ammettono gli italiani che riconoscono anche di aver effettuato una scelta azzardata.

“Ma va detto che sono i tour operator, anche italiani che organizzano i viaggi. L’aereo che ci ha portati qui era pieno e oggi sull’isola ci sono una novantina di turisti” racconta il bresciano. “Stiamo bene, ma l’attesa è snervante. Dovevano tornare martedì. Ora non sappiamo quando ripartiremo” aggiunge. In merito all’isola di Socotra il Ministero degli Esteri sul suo sito “Viaggiare sicuri” ricorda che “è assolutamente sconsigliato recarsi nell’attuale situazione” e addirittura l’Ambasciata d’Italia a Sana’a ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso. Sulla vicenda dei nostri connazionali si sta già muovendo la Farnesina.

Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Ricevuta la notizia da uno dei nostri concittadini veneti ho contattato il Ministero degli Esteri, dal quale ho ricevuto la rassicurazione che sono state attivate le procedure del caso. E’ auspicabile che il volo di rientro possa essere attivato tra qualche giorno”, ha detto sottolineando che rimarrà in contatto con la Farnesina per seguire l’evolversi della situazione.

“Ho sentito più volte la Farnesina nell’arco della giornata dopo aver parlato telefonicamente anche con alcuni dei quindici turisti italiani bloccati nell’isola di Socotra”, conferma il deputato bresciano di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini, componente della Commissione Esteri della Camera. “Non c’è nessun immediato pericolo e questa è la cosa importante. L’auspicio è che possano rientrare quanto prima a casa, ma non si può non sottolineare che le indicazioni di Viaggiare Sicuri sconsigliavano fortemente ogni tipo di viaggio nello Yemen. Ciò detto, è comunque doveroso ringraziare il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, che si è subito attivato per prestare assistenza ai nostri connazionali” conclude.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto