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Cultura

RestiAMO al SUD. Procida, Capitale italiana 2022 di Cultura … e di Bellezza 

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Dopo che nel 2014 Matera fu designata da Bruxelles come “Capitale Europea della Cultura” per l’anno 2019, il nostro Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, visti i ritorni di immagine e la forte attrattività legata all’istituto, ha voluto mutuare questa ottima iniziativa comunitaria, declinandola in una esperienza nazionale. Così dall’anno 2015 nasce il riconoscimento “Capitale Italiana della Cultura”, che prevede appunto la designazione di una città italiana come capitale onoraria di cultura del nostro Paese per un intero anno.  E proprio nella nostra Italia il compito di una tale scelta non poteva essere più arduo, per lo straripare di città e borghi intrisi di arte, storia, dunque cultura e meraviglie paesaggistiche che non trovano pari nel mondo. Forse tra mille anni e pari edizioni di questo riconoscimento, daremo giusto merito a tutte le nostre realtà che meritano una tale designazione.

Intanto, per questo anno 2022 è toccato a Procida, e la scelta di certo mette comunque tutti d’accordo, perché questa isola, una vera perla del Tirreno, somma in sé tutte le caratteristiche che la rendono degna di essere “Capitale” e, non di rado, proprio da Juorno.it ne abbiamo decantato le straordinarie bellezze ed i meriti culturali.

Questa isola gioiello, che galleggia placida su di un mare turchese, nata dalla forza viva del fuoco che ha dato origine a tutta l’Area Puteolana e le meravigliose Ischia, Nisida e l’adiacente isolotto di Vivara, tutte racchiuse nel cerchio ideale dell’immenso cratere flegreo, vive in modo pienamente consapevole e maturo questo momento di ulteriore grande risonanza, dimostrando il meglio di sé fin dalla data di celebrazione del trascorso 9 Aprile, dove alla presenza del Presidente della Repubblica è stato presentato il vasto e pregevole programma, che tra l’altro prevede 150 eventi con il coinvolgimento di 350 artisti provenienti da 45 paesi diversi. Tutto all’insegna dell’inclusione, della cooperazioni e della eco-sostenibilità. 

Dopo l’omaggio ai Miti del Mare abbiamo assistito estasiati ai “Misteri” ed alla Processione del Venerdì Santo, sentitissima dagli isolani e non solo, oggi più che mai, dopo due anni di forzata attesa a causa dalla pandemia. Una ottima chance anche per il rilancio dell’artigianato locale che dal 2022 sarà ispirato, in modo ancor maggiore, all’eco sostenibilità tramite il recupero, il riuso ed il riciclo.

I temi che scandiscono questa edizione sono dunque gli stessi che animano le sfide dell’intera umanità, di grande attualità planetaria, che in questa isola delicatissima e oggi densamente popolata – con i suoi soli 16 Km di perimetro, comprensivo delle tantissime insenature, dove coabitano oltre diecimila anime – sono stati invero affrontati, seppur con le dovute attualizzazioni temporali, fin dai primi insediamenti abitativi risalenti al periodo Miceneo, ossia dal XV Secolo avanti Cristo.

Un luogo sospeso tra mare e cielo, storia e mito, dove da sempre si sono alternate culture diverse legate alle avvicendate dominazioni ed ai traffici marittimi, soprattutto commerciali, che hanno reso i procidani non solo abili navigatori, “gente di mare” apprezzata soprattutto dalle compagnie di navigazione, ma anche gente accogliente, con mentalità aperta quanto ancorata a solide tradizioni. 

Un sistema apparentemente fragile, ma sostanzialmente duttile, che resiste nei secoli costantemente aperto al confronto, all’accoglienza, all’inclusione, che sperimenta, si adatta, muta senza perdere le proprie marcate tradizioni, incastonato in una cornice storico paesaggistica da togliere il fiato. 

Così la neopromossa “Capitale” si concentra oggi anche su progetti di rivalorizzazione degli spazi pubblici per la loro migliore fruibilità e, non di meno, sulle possibilità di un futuro per le giovani generazioni, legato sempre alla identità culturale dell’isola, già messa a dura prova da fenomeni migratori generati dalle crisi economiche degli ultimi decenni.

Ed ecco i programmi degli eventi di “Procida 2022”, ancora in itinere o di prossima attuazione  (dal sito istituzionale https://www.procida2022.com/programma-index in costante aggiornamento):

8-12 Giugno: “Procida racconta”, sei autori in cerca di personaggio. Un festival letterario che porta a Procida sei scrittori nazionali e internazionali, ciascuno dei quali sceglie un cittadino al quale ispirarsi per scrivere un racconto inedito. Le opere vengono poi lette in un suggestivo evento pubblico con il coinvolgimento diretto dei protagonisti. 

3 – 25 Giugno: “Opera(a)mare”. Un programma d’eccezione per coro da opere e canzoni napoletane di ambientazione marina allestito tra le calette, i porticcioli e le case dei pescatori. L’allestimento si svilupperà negli scenari naturali dei borghi della Chiaiolella e della Coricella, dove platea, palchi e palcoscenico saranno balconi, barche e banchine.

3 / 4 / 5 giugno – 1 / 2 / 3 luglio – 5 / 6 / 7 agosto –  2 / 3 / 4 settembre –  7 / 8 / 9 ottobre – 4 / 5 / 6 novembre: “Nutrice. Per un’esperienza intima del percorso alimentare”. 6 itinerari per accompagnare i “cittadini temporanei” alla scoperta della relazione tra uomo e ambiente. “Parule”, orti, limoneti privati per gli itinerari “di terra”. Porto della Corricella per gli itinerari “di mare”.

27 maggio / 31 dicembre: “SprigionArti”. Il progetto SprigionArti dà vita ad una mostra d’arte contemporanea nelle celle dell’ex carcere di Procida in occasione dell’anno da Capitale Italiana della Cultura. 

26 —  29 maggio (Bacoli, Baia, Napoli, Procida; Lacco Ameno) : La sapienza della folla. Scienziati, esperti, cittadini e turisti coinvolti in un’operazione di intelligenza collettiva per la corretta divulgazione dello straordinario patrimonio ambientale marino che contraddistingue le coste dell’area flegrea. 

22 Maggio / Settembre: “Happening of human books”,  un’esperienza di teatro partecipato, una scrittura vivente collettiva che metterà insieme la comunità procidana, il territorio e la narrazione orale.

Il 22 di ogni mese da maggio a novembre: “Esercizi sul futuro”. La singolarità della condizione insulare ispira sei incontri con personalità del mondo scientifico e culturale il 22 di ogni mese, dando vita a una riflessione che da diverse angolature attraversa il tema dei confini, con l’obiettivo di tratteggiare un futuro in cui questa parola non sia più sinonimo di barriera. 

20 maggio / ottobre: “Restart from the future”. Scuola internazionale di architettura per bambini. Centinaia di bambini – accompagnati da sei tra i migliori giovani studi di architettura nazionali e internazionali – progettano sei micro-architetture sociali, in sei appuntamenti nei weekend da maggio ad ottobre, con la restituzione pubblica nel tenimento agricolo di Palazzo d’Avalos.

3 Maggio / Settembre: “Echi delle distanze”. Procida accoglie musicisti provenienti da isole di tutto il mondo – Taiwan, Mauritius, Madagascar, Marshall Islands, Tahiti, Isole Samoa, Australia, Sardegna, Sicilia, Creta – che vivono l’insularità e le sue tensioni come condizione biografica ed esistenziale e, con loro, musicisti continentali che con l’insularità e il suo immaginario amano confrontarsi, facendone oggetto di indagine e fonte di ispirazione.

19 Aprile / Settembre: “Scienza aperta”. Scienziati, artisti e cittadini insieme innescano virtuose dinamiche collaborative attraverso azioni di cura, consapevoli gesti di tutela e di amore per l’isola, per studiare e contrastare insieme la zanzara tigre. Un’azione artistica diffusa e partecipata restituisce, in tempo reale nello spazio pubblico, i risultati della ricerca e degli effetti del contributo della popolazione. 

Aprile / Novembre: “Ritual project”. Un percorso sonoro alla scoperta delle più antiche pratiche rituali dell’isola.

Fino a Giugno 2022: ”AAA accogliere ad arte — Procida”. Incontri e visite guidate gratuite tra Procida e i Campi Flegrei per tassisti, dipendenti del trasporto pubblico, agenti delle forze dell’ordine, personale delle strutture ricettive e commercianti di Procida e per i volontari di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

Che dire allora, abbiamo a disposizione ancora molti mesi per imbatterci in questo angolo di paradiso ed immergerci non solo in un mare cristallino o godere delle spiagge incantate e dei borghi pittoreschi, ma avere la fortuna di poterci avventurare in un viaggio unico e forse irripetibile, ancora più profondo ed autentico in un’isola i cui tesori culturali sono ancora tutti da scoprire. Un’occasione unica per vivere un’altra dimensione della straordinaria Procida e del nostro meraviglioso Sud.

Giovanni Mastroianni

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Cultura

Il caffè simbolo di Napoli, una due giorni per celebrarlo

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Non c’è giornata dei napoletani che non inizi con un caffè: che sia tradizionale, macchiato, schiumato, freddo o caldo, in tazza o in vetro, ma il buongiorno è sempre accompagnato da un caffè. E per celebrare questo legame imprescindibile tra la città e la sua bevanda, il Comune di Napoli propone una due giorni, il 7 e 8 maggio, dedicata interamente al caffè con la manifestazione ‘Nu bbellu ccafè’ in programma al Maschio Angioino. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace”.

Un legame che è celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura. “Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze”. L’idea della manifestazione è nata da un ordine del giorno proposto dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Flavia Sorrentino, e approvato all’unanimità, con cui si chiedeva di istituire la Giornata del caffè in città.

Al Maschio Angioino, napoletani e turisti potranno partecipare a incontri che spiegheranno il caffè, le sue varianti e come si è arrivati al rito del caffè, potranno partecipare a workshop, a cui si affiancheranno momenti di assaggio, competizioni e contest. Alla manifestazione parteciperanno esperti di caffè, tutte le torrefazioni napoletane, molti bar napoletani fra cui lo storico Gambrinus. Un’iniziativa che si pone anche nel solco del percorso che la città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha messo in campo affinché il caffè sia riconosciuto patrimonio Unesco.

“Con questa manifestazione proviamo a diffondere questa dipendenza – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – cerchiamo di fare da ‘pusher’ di una dipendenza fondamentale per i napoletani per cui il caffè è una modalità di incontro sociale”. Il logo della manifestazione è stato realizzato dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

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Cronache

Strasburgo: Getty restituisca la statua dell’Atleta di Lisippo all’Italia

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L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della la villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito oggi all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà.

Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ha quindi riconosciuto la legittimità dell’azione intrapresa dalle autorità italiane per recuperare l’opera d’arte che venne rinvenuta nelle acque dell’Adriatico, al largo delle Marche, nel 1964. E che, dopo varie vicissitudini, venne acquistata dalla fondazioni Getty nel 1977 per approdare infine al museo di Malibu. I giudici, in particolare, hanno sottolineato che la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità anche dal punto di vista giuridico. Inoltre, diverse norme internazionali sanciscono il diritto di contrastare l’acquisto, l’importazione e l’esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione.

La fondazione Getty, sottolinea inoltre la Corte, si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Da qui la constatazione che la decisione dei giudici italiani di procedere alla confisca del bene conteso “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione”.

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Cultura

“L’avvocato del D10S”: Angelo Pisani e la battaglia giudiziaria per Maradona

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Il libro “L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani non è solo un tributo a Diego Armando Maradona, ma anche una narrazione intensa e appassionata delle battaglie legali che hanno segnato la vita del leggendario calciatore. L’opera, pubblicata da LOG edizioni e lunga 159 pagine, è disponibile al prezzo di 14,90 euro e si rivela un testo cruciale per chi desidera comprendere a fondo le vicende giuridiche e umane del “pibe de oro”.

Angelo Pisani, che ha rappresentato Maradona nelle aule di giustizia, descrive con fervore la sua lotta per dimostrare l’innocenza del calciatore di fronte alle accuse di evasione fiscale e altri gravi addebiti mossi dalla giustizia italiana. Attraverso un lavoro legale che si è esteso per decenni, Pisani è riuscito a infrangere il “muro di titanio” di Equitalia, sancendo giuridicamente l’innocenza di Diego.

Il titolo del libro, “L’avvocato del D10S”, è una chiara dichiarazione di stima e devozione verso Maradona, e il sottotitolo “Un’arringa in difesa di Diego Armando Maradona” stabilisce inequivocabilmente il tono dell’opera. Le prefazioni e le postfazioni scritte da noti esponenti del tifo calcistico partenopeo e figure chiave dell’ambiente sociale latino, come Maurizio de Giovanni, Gianni Minà e Nicola Graziano, arricchiscono ulteriormente il testo, aggiungendo diverse prospettive sulla figura di Maradona.

Il libro offre un ritratto inedito di Maradona, non solo come sportivo eccezionale ma anche come eroe umano e difensore dei più deboli, costantemente in lotta contro figure potenti come i presidenti della FIFA, Joao Havelange e Sepp Blatter. Inoltre, evidenzia il supporto di Maradona ai governi di sinistra in America Latina, una posizione che lo ha reso un bersaglio politico tanto quanto una stella del calcio.

Pisani non manca di ricordare il sostegno di Fidel Castro a Maradona durante i suoi momenti più bui, come la lotta contro la tossicodipendenza, un periodo durante il quale Maradona stesso riconoscerà il suo debito verso il leader cubano tatuandosi l’immagine del Che Guevara.

Il culmine del libro si raggiunge nel racconto del 25 maggio 2014, quando la giustizia italiana, dopo una lunga serie di battaglie legali, ha finalmente scagionato Maradona da ogni accusa di evasione fiscale. Questo evento non solo ha rappresentato una vittoria legale, ma ha anche simboleggiato la riscossa di un uomo contro un sistema che sembrava schiacciarlo.

“L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani è quindi molto più di un semplice racconto giuridico; è un’affascinante biografia che intreccia diritto, sport e politica, mostrando come la vita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi sia stata incessantemente intrecciata con le dinamiche del potere a livello mondiale.

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