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Il sindaco di Irpin: mi segue un drone russo per uccidermi

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Il sindaco della città ucraina di Irpin, Oleksander Markushin, è seguito da giorni da un drone russo, che deve inviare in tempo reale coordinate geografiche a chi ha avuto l’ordine di ucciderlo. Lo ha raccontato lo stesso primo cittadino in un’intervista a Repubblica. “Ci sono andati vicini qualche ora fa”, ha raccontato, “Era in aria mentre stavo salendo in macchina, ho sentito il ronzio e dopo pochi secondi sono piovute bombe. Vicinissime. Per fortuna i mortai sono imprecisi, altrimenti non starei qui a raccontarlo. Poco dopo stavo uscendo dalla città seguendo un convoglio di tre macchine, ho visto con la coda dell’occhio quel ragno maledetto sospeso nel vuoto e subito dopo ho sentito il boato dei missili Grad”. Markushin, 40 anni, in qualità di primo cittadino è responsabile delle forze di difesa territoriali. I missili Grad diretti contro di lui “Non hanno preso la mia macchina”, ha spiegato, “ma subito dopo è morto un mio caro amico e due persone sono state ferite. Erano a 50 metri da me, credo siano stati proiettili di mortaio. Sfortunatamente, le bombe non scelgono chi colpire”. – In precedenza, ha ricordato, “avevano già sparato contro la mia auto, poi mi hanno bombardato la casa. Ed è sicuro che il bersaglio fossi io perché intorno al palazzo dove vivevo non c’è alcun obiettivo militare o postazione ucraina. E quel giorno avevo rifiutato una proposta di collaborazione fattami arrivare dai russi. L’ho rispedita al mittente platealmente, scrivendo anche un post su Facebook al riguardo”. “Ero rientrato per dormire un po’, ma una missione improvvisa mi ha costretto a passare la notte fuori nelle strade di Irpin. Un’ora e mezzo dopo che ero uscito, la mia casa è stata distrutta da due potenti ordigni”. E la collaborazione offerta? “In questo momento i russi hanno l’ordine di rapire i sindaci per costringerli a firmare la resa o degli accordi svantaggiosi. Quando ci riescono rendono subito pubblica la storia, la diffondono ovunque, perché un sindaco in Ucraina è come la nave ammiraglia, la sua comunità lo segue e lo ascolta sempre. Quindi mostrare al popolo che un sindaco si è piegato e sta dalla parte del nemico è il modo migliore per fiaccare lo spirito di quel territorio e conquistarlo”. Per quanto “mi riguarda”, ha detto, “possono anche rapirmi o torturarmi: io un accordo con loro non lo firmerò mai. Ho due bambini e una mamma che ho trasferito in un luogo sicuro proprio per evitare rischi. Io non lascerò mai la mia Irpin”.

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Esteri

Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

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“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

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Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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Gaza: media, bilancio attacchi Israele su Rafah sale a 8 morti

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L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

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