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Vaccini ‘buttati’ e Green pass falsi, medico arrestato

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Un gran numero di persone che, per i piu’ svariati motivi, intendevano ottenere il Green pass senza pero’ farsi inoculare il vaccino anti-Covid. E’ il quadro emerso al termine dell’operazione “Green Pack” dei carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, che stamani ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e all’iscrizione nel registro degli indagati di altri 72 soggetti. In carcere a Marino del Tronto e’ finito Giuseppe Rossi, medico di base ascolano, classe 1954, convenzionato con l’Asur (Azienda sanitaria unica regionale delle Marche), e presunto ‘terminale’ di questo ingente flusso di richieste illecite. Rossi, che nei prossimi giorni verra’ interrogato dal gip di Ascoli Annalisa Giusti e potra’ offrire la propria versione dei fatti, e’ accusato di peculato per 120 dosi vaccinali ritirate dal Centro vaccinale Asur di Ascoli delle quali – si ritiene- si sarebbe disfatto senza somministrarle; altro addebito e’ il falso indotto in atto pubblico riguardo a 150 attestazioni di avvenuta somministrazione di dosi vaccinali, che l’accusa ritiene non avvenuta, con conseguente rilascio da parte del Ministero della Salute di Green pass a 73 soggetti, certificazione ritenute quindi false. Il medico deve rispondere anche di tentata truffa aggravata ai danni dell’Asur per gli emolumenti previsti per ogni dose di vaccino da somministrare. L’ordine dei medici di Ascoli ha annunciato l’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Ai domiciliari e’ finito un altro ascolano, 59 anni, accusato di falso insieme ad altre 72 persone; l’uomo avrebbe fatto da intermediario tra alcune di queste e il dott. Rossi. In 227 pagine il gip Giusti ha condensato l’enorme mole di lavoro portata avanti dai carabinieri, coordinati dal procuratore Umberto Monti. Intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti hanno permesso di ricostruire anche lo sfondo della vicenda: tra settembre e dicembre 2021 era emersa una forte richiesta di Green pass da vari soggetti, alcuni palesemente no vax come accertato dai post sui profili Fb e intercettazioni: persone attive nel mondo della ristorazione, del soccorso pubblico, professionisti, un insegnante, intere famiglie coi genitori che riuscivano a procurare il pass falso anche ai figli minorenni. Tra gli elementi che hanno innescato l’indagine, lo spropositato numero di dosi vaccinali rispetto al numero di assistiti che il medico richiedeva all’Asur e di cui quest’ultima ha anche chiesto conto. Altri elementi di sospetto sono derivati dal fatto che al medico si sono rivolte, oltre a propri pazienti ascolani nell’ambito del Servizio sanitario, anche persone di altre province marchigiane e residenti fuori regione. Il dott. Rossi e il 59enne ai domiciliari verranno, a giorni, sottoposti all’interrogatorio di garanzia dal gip Giusti che ne ha ordinato l’arresto.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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