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L’Italia lascia libero Puigdemont, niente estradizione

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Il procedimento dinanzi alla Corte d’appello di Sassari per l’estradizione in Spagna dell’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont e’ sospeso finche’ la Corte di Giustizia europea non fara’ chiarezza sulla validita’ della sua immunita’ e sulla pregiudiziale sollevata dalla Corte Suprema spagnola verso la giustizia belga, che in due occasioni non ha dato esecuzione alla richiesta di estradizione avanzata dalla Spagna per gli stessi reati imputati a Puigdemont, mettendo in discussione la titolarita’ della Corte Suprema rispetto a quel provvedimento. Salomonica, a meta’ tra un non luogo a provvedere e un invito alle autorita’ internazionali a risolvere la questione una volta per tutte, la decisione del collegio – presidente Salvatore Marinaro, a latere Plinia Azzena e Maria Teresa Lupinu – e’ arrivata dopo oltre due ore di camera di consiglio. Puigdemont, arrestato il 23 settembre al suo arrivo all’aeroporto di Alghero, unica citta’ italiana di identita’ e lingua catalana, era stato rilasciato dopo una notte trascorsa nel carcere di Sassari. Ritornato ieri in Sardegna per sottoporsi al giudizio dell’autorita’ italiana, oggi e’ arrivato poco prima delle 11 in Corte d’appello, accolto da oltre cento indipendentisti sardi, corsi, baschi e catalani. Le cose per lui si sono messe subito bene: a sollecitare la sospensione sine die e’ stato sia il suo legale, l’avvocato sassarese Agostinangelo Marras, sia la sostituta procuratrice generale Gabriella Pintus. Dopo l’udienza Puigdemont si e’ intrattenuto con i manifestanti, dispensando sorrisi e soddisfazione. “Sono molto contento”, le uniche parole pronunciate all’uscita. Poi nella conferenza stampa convocata ad Alghero, l’eurodeputato ha tuonato: “Questa persecuzione politica non e’ degna di una democrazia europea. Il tentativo di impedirmi di fare politica, di candidarmi, di raccontare il conflitto politico tra Spagna e Catalogna e’ inaccettabile”.

Tra l’altro, ha incalzato Puigdemont, “la persecuzione impedisce una soluzione politica al conflitto che riguarda il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione”. La pensa cosi’ anche l’attuale presidente della Generalitat catalana, Pere Aragone’s: “La giustizia in Europa si posiziona ancora contro la repressione dello Stato, questa persecuzione si fermera’ solo con l’amnistia e l’autodeterminazione”. Presenti oggi a Sassari anche altri due esponenti dell’indipendentismo catalano, Clara Ponsati e Toni Comin, ex assessori con Puigdemont e oggi eurodeputati. I due sono stati raggiunti dalla notizia che il giudice spagnolo Pablo Llarena ha ricordato ai colleghi sassaresi che anche sul loro capo pende un ordine d’arresto tuttora valido. Improvvisi coprotagonisti, i due hanno festeggiato con Puigdemont e hanno respinto le affermazioni del magistrato. “La nostra immunita’ di movimento e’ attiva e il mandato d’arresto nei nostri confronti e’ sospeso, lo stesso Llarena ha chiesto il parere della Corte di Giustizia dell’Ue”, ha detto Comin alla stampa spagnola presente a Sassari. Chi oggi ha cercato senza successo di essere protagonista e’ stata invece Vox. Nei giorni scorsi gli ultranazionalisti di destra hanno depositato un atto di citazione davanti alla Corte d’appello per costituirsi prima dell’udienza, ma i suoi vertici e i suoi legali sono subito usciti dalla vicenda giudiziaria. “La Corte ha ritenuto di doverli escludere in base al codice di procedura italiana e alle norme che regolano il procedimento per l’estradizione”, ha spiegato l’avvocato Marras. “I giudici hanno valutato che Vox non avesse titolo”, ha aggiunto riferendo perche’ la delegazione, arrivata in sordina nell’isola, non e’ stata ammessa all’udienza.

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Calcio: il Bari condanna l’aggressione al direttore sportivo

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Il Bari “esprime vicinanza e solidarietà al ds Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari”. Secondo quanto denunciato da Polito, un gruppo di tifosi baresi lo ha aggredito in un autogrill in provincia di Rovigo. “Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta – scrive il club di Luigi De Laurentiis – è stato raggiunto e aggredito, verbalmente e fisicamente, da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili”. “La società biancorossa – si legge ancora – condanna con forza quanto accaduto ad opera di ‘vigliacchi’ che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti”.

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L’Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e commercialisti

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L’Italia, patria di santi, poeti, navigatori e… commercialisti? Sembrerebbe proprio di sì, se guardiamo ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti. Nel loro rapporto annuale sull’albo della categoria professionale, emerge un trend in crescita che potrebbe far sorridere gli amanti delle espressioni stereotipate sul popolo italiano.

Nel corso del 2023, il numero di nuovi iscritti alla professione di commercialista ha registrato un significativo incremento, con ben 1.864 nuovi membri che hanno varcato la soglia dell’Albo. Ma non è tutto: sono state anche costituite 161 nuove Società tra professionisti, segno di un interesse sempre più vivo per questa professione.

Secondo i dati riportati, rispetto al 2007, anno cruciale che ha segnato la formazione dell’Albo unico tra dottori e ragionieri, il numero degli associati è aumentato del 12%, raggiungendo la considerevole quota di 120.424. Una crescita significativa, che testimonia l’importanza e la rilevanza che questa figura professionale continua a rivestire nell’ambito economico italiano.

Ma non è solo il numero degli iscritti a destare interesse. Anche la composizione della professione sta subendo delle trasformazioni. Secondo il rapporto, al 31 dicembre scorso le professioniste hanno raggiunto il 33,8%, mentre i giovani rappresentano il 14,7% della platea professionale. Un segno di cambiamento e di inclusione che caratterizza il tessuto dei commercialisti italiani.

Tuttavia, non mancano le sfide. Se da un lato si registra una crescita costante degli iscritti, dall’altro si osserva un rallentamento in alcune aree geografiche. Le regioni settentrionali e centrali, ad esempio, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre nelle regioni meridionali si assiste addirittura a un’inversione di tendenza.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, interpreta questi dati come una testimonianza della resilienza della professione di commercialista in un momento di crisi per molti altri settori professionali. La crescita costante e il recupero del reddito medio negli ultimi due anni dimostrano, secondo de Nuccio, la solidità e la dinamicità di questa figura professionale.

Insomma, se l’Italia è stata storicamente celebrata per i suoi santi, poeti e navigatori, sembra che ora i commercialisti abbiano conquistato un posto di rilievo nella narrazione del paese. Forse è proprio vero quello che si dice: in Italia c’è posto per tutti, anche per i numeri e le cifre.

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Scontro fra Vannacci e Paglia, consigliere di Crosetto

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Scontro a distanza fra Roberto Vannacci e il tenente colonnello Gianfranco Paglia , consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto, che a Zona Bianca, su Rete4, ha sostenuto che il generale, sospeso dal servizio e ora candidato con la Lega alle Europee, con il suo libro “ha macchiato l’uniforme, e noi militari non possiamo permettercelo”.

“Il mio dovere – ha aggiunto Paglia – è spiegare all’Italia tutta che il pensiero Vannacci non è il pensiero della Difesa”. “Io non ho visto la TV ma mi faccio una domanda – la replica di Vannacci su Facebook -: parlando in Uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell’Istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l’associazione tra l’autore e le idee dallo stesso espresse all’Istituzione di appartenenza! Ma non mi preoccupo….si tratta di un fuoco di PAGLIA!”.

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