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Cronache

Disastro maltempo in Liguria: esondano torrenti, chiuse ferrovie e autostrade

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Si chiama ‘Christian’, e’ una perturbazione violentissima che si e’ messa di traverso sul Nord Ovest ma il suo terribile ‘cuore’ batte proprio sulla Liguria e sul basso Piemonte, e lo fa scaricando millimetri e millimetri d’acqua, provocando allagamenti, esondazioni, crolli, frane, smottamenti. Era un po’ di tempo che la Liguria non si trovava a spalar fango ma oggi e’ riuscita pure a battere il record nazionale di precipitazioni: nel savonese sono caduti quasi 50 cm di pioggia in meno di 6 ore. L’allerta arancione, che e’ diventato rosso alle 14 sul genovesato e sul savonese, ha subito picchiato duro sulla provincia di Savona dove sono esondati i torrenti Letimbro in localita’ Santuario, Erro a Pontinvrea e Bormida a Cairo Montenotte e Altare. In mattinata e’ stato chiuso il tratto dell’Autofiori tra Ceva e il bivio A6/A10 Savona verso il bivio con l’A10, poi riaperto con bypass in serata. Chiusa la A26 tra Masone e Ovada per smottamenti. Chiusa al traffico la provinciale 29 di Cadibona per una frana e la statale del Turchino, solo per citare le arterie principali.

A Savona in via precauzionale sono stati interdetti al traffico i ponti e il Letimbro ha allagato varie parti della citta’. La condizione peggiore nella piccola frazione del Santuario dove tre persone sono state sfollate e dieci sono isolate. Il seggio elettorale della frazione allagato e’ stato chiuso e trasferito in una rsa. A Pontinvrea e’ esondato l’Erro che ha provocato allagamenti diffusi tanto che diversi mezzi sono finiti letteralmente sott’acqua e cinque famiglie sono state sfollate. A Cairo Montenotte gli alunni hanno lasciato le scuole con i mezzi della protezione civile La forza dell’acqua (battuto ogni record con 50 cm di pioggia caduta in 6 ore nel savonese, 80 cm nelle ultime 24 ore al confine tra il Piemonte e la Liguria) ha continuato a provocare frane e smottamenti anche in autostrada. Poco prima delle 18 Aspi ha dovuto chiudere un secondo tratto di A26 per una frana caduta tra il bivio Predosa e Masone. Il traffico e’ rimasto bloccato. Interrotte anche le linee ferroviarie Savona – Torino e la Genova – Acqui Terme. Il savonese dunque e’ la prima vittima di ‘Christian’ che e’ rimasto fermo, in asse, scaricando tutta la sua furia sulla provincia e sull’Alessandrino, dove l’esondazione dell’Erro ha sorpreso tre camperisti sono stati salvati dai vigili del fuoco a Melazzo.

Il Piemonte e’ in allerta rossa dalle 13, mentre le province di Genova e di Savona lo saranno fino alle 6 di domani. Il governatore ligure Giovanni Toti avverte: “quello che e’ piovuto fino adesso non e’ il ‘piatto forte’ di quello che ci aspetta nelle prossime ore. La parte piu’ critica della perturbazione si trova alle porte di Genova: ci aspettiamo che nelle prossime ore tutta la regione venga colpita. La nostra Protezione civile e’ attiva, la sala operativa resta aperta stanotte”. Domani scuole chiuse nel savonese ma anche nel Levante ligure mentre a Genova il sindaco Bucci avverte: scuole aperte, ma se si verificano criticita’ chiudo nelle zone colpite. La Liguria affronta cosi’ la notte e le regioni limitrofe non abbassano certo la guardia. In Lombardia, l’allerta rossa scatta a mezzanotte, a quell’ora scattera’ in Toscana il codice arancione. Il Piemonte, gia’ in massimo allerta dalle 13 in un’area a sud est, nei bacini dei fiumi Belbo e Bormida, restera’ tale domani anche a nord. Ma e’ la notte, in queste terre massacrate dall’acqua, che deve passare. E fa paura. (ANSA). CH 0

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I cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare con Mattarella e Meloni

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla terrazza del Pincio per celebrarere i cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare. Il cielo di Roma e’ stato scenario di una parata di velivoli dell’Aeronautica militare. Ben 74, tra elicotteri, giganti dell’aria per il trasporto di uomini e mezzi, aerei per il trasporto di malati, caccia intercettori e da combattimento, hanno sorvolato, secondo un ordine di schieramento in cielo, la zona – la Terrazza del Pincio e piazza del Popolo – dove si svolgeva la celebrazione per il primo centenario dell’Aeronautica. E poi la chiusura con i tre sorvoli, uno dei quali in formazione a rombo, delle Frecce Tricolori che hanno colorato il cielo di verde, bianco e rosso, mentre dalla folla saliva verso di loro l’applauso, come in una sorta di reciproco abbraccio.

 

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Forte scossa di terremoto nella notte in Molise, paura e gente in strada da Campobasso a Napoli

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La paura torna a farsi sentire in Molise: nella terra del dramma di San Giuliano di Puglia, quando nel 2002 morirono in 29 tra bimbi e maestra nel crollo della scuola Iovine, si registra una nuova scossa di terremoto, breve ma intensa. Epicentro a Montagano, alle ore 23:52 di ieri, a pochi chilometri da Campobasso, 4.6 di magnitudo con ipocentro a una profondità di 23 chilometri. Da giorni il sottosuolo molisano è nervoso, e si registrano tante piccole scosse nettamente avvertite dalla popolazione. E i molisani, a Campobasso come a Montagano, stavolta hanno reagito con attimi di panico. Gente che è scappata in strada, che dormirà nelle auto, che si è portata via valige con vestiti.

La scossa, che sembra non aver prodotto danni a parte qualche calcinaccio caduto, è stata avvertita nettamente nelle zone limitrofe, in provincia di Isernia e nell’Alto Casertano, a Napoli, ma anche nel Beneventano e in tutto l’Abruzzo, così come nel Basso Lazio e nella vicina Puglia. “Da un primo giro di ricognizione, la situazione sembra per fortuna buona: non si segnalano danni particolari. Le verifiche dovranno essere fatte in modo più approfondito, ovviamente. Molti sono scesi in strada: c’è stata tanta paura, ma abbiamo subito aperto la nostra struttura polivalente per chi volesse dormire fuori casa”.

Così il sindaco di Montagano, Giuseppe Tullo. “La scossa è stata avvertita molto forte. Le scuole della zona, Petrella, Matrice, e la nostra materna saranno chiuse”, ha detto il primo cittadino. E scuole chiuse anche nel capoluogo, come deciso dal sindaco Roberto Gravina. “A Campobasso – ha fatto sapere il primo cittadino, impegnato nei vari sopralluoghi durante la notte – i Vigili del fuoco al momento non segnalano danni a persone o cose. Analoga la situazione anche all’ospedale Cardarelli, dove non sono segnalati danni di alcun tipo”. Il direttore del Dipartimento della Protezione civile del Molise, Manuel Brasiello, che sta monitorando la situazione dalla Sala operativa di Campochiaro (Campobasso), ha dichiarato che “in via precauzione si sta valutando, comune per comune, la necessità di chiudere le scuole. Siamo in stretto contatto con Lugi D’Angelo, direttore operativo nazionale del Dipartimento di Protezione civile: la situazione è monitorata e vediamo come evolve”.

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Scossa di terremoto fortissima in Molise, paura anche a Napoli

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Violenta scossa di terremoto in Molise. Epicentro in provincia di Campobasso, tra Montagano e Limosano. La magnitudo è tra 4,6 e 5,1 della Scala Richter. Stime poi verificate dall’INGV in 4,6 della scala Richter. Al momento non si hanno notizia di danni o vittime. Ma l’intensità della scossa e l’ipocentro, a circa 20 km di , richiedono verifiche sul territorio da parte della Protezione civile. La scossa è stata avvertita fino a Napoli, dove molti cittadini hanno telefonato anche alle forze dell’ordine.

 

La forte scossa di terremoto è stata avvertita anche nell’Aquilano, in tutto il Molise, nel Sannio e, come già detto, anche ai piani alti della città di Napoli. Al momento in Molise non si hanno notizia di danni a cose e persone. I vigili del fuoco, a mezz’ora dalla scossa, fanno sapere di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso. Solo telefonate di persone preoccupate alle sale operative sul territorio. La scossa avvertita a Napoli in maniera nitida è frutto delle onde sussultorie del terremoto in Molise. Lampadari fermi ma case che hanno tremato a Napoli. Ma nessuna paura, solo preoccupazione. C’è solo apprensione per quanto accaduto in Molise. Per fortuna, però, anche dalla zona di Campobasso non arrivano notizie gravi.

Qualche crepa sui muri segnalata in alcuni comuni, a Campobasso scene di panico in strada, traffico in aumento, grande spavento, persone in pigiama e persino con valigia al seguito. È la conseguenza della scossa che poco prima della mezzanotte ha colpito la provincia molisana con epicentro Montagano (Campobasso) e che è stata avvertita in tutta la regione e nel vicino Abruzzo fino a Pescara e nella costa adriatica. In questi momenti alcuni sindaci stanno decidendo la chiusura delle scuole per domani.

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