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Cronache

La Procura di Torino ordina a Telegram di oscurare le chat dei no vax

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Oscurare le chat dei No Vax come in passato e’ stato fatto per quelle che inneggiavano ai terroristi dell’Isis. Dopo le minacce ai politici, ma anche ai medici e ai giornalisti, la Procura di Torino ha chiesto di chiudere ‘Basta dittatura’, il gruppo piu’ acceso di chi si oppone ai vaccini con oltre 40mila iscritti. Quello che su Telegram non si limita alla contro informazione e alle azioni di proselitismo, ma lancia invettive contro il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e pubblica indirizzi e numeri di telefono contro cui sfogare la propria rabbia. Da Palazzo Chigi all’ufficio del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. E a proposito di lanci, oggi a Spotorno (Savona) l’auto del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e’ stata colpita da un paio di uova tirate da alcuni no vax. “Fatta la frittata le uova non tornano intere … amici no vax (o in questo caso meglio dire no brain) ecco, la prossima volta portatele cotte!”, e’ la battuta con cui il governatore liquida sui social l’episodio. Gli autori del gesto, che nei giorni scorsi si erano dati appuntamento per partecipare al lancio di uova proprio su Telegram, sono stati identificati dalle forze dell’ordine. ‘Basta dittatura’, per il momento, resta aperto e continua a pubblicare. “Avanti tutta finche’ la dittatura non sara’ distrutta. Non ci fermiamo finche’ non vediamo tutti i criminali della dittatura in galera”, scrivono alcuni iscritti, che nelle ultime ore se la sono presa anche con la Procura di Torino, diventata bersaglio degli hater. “Quanti nostri soldi stanno sprecando in inutilita’ questi criminali della Procura. Non fermiamoci davanti a questi nuovi tiranni. Rendiamogli la vita un inferno. Le cose stanno diventando tremendamente serie. Se non facciamo qualcosa finiamo nei forni crematori, questi sono peggio dei nazisti”, si legge sulla chat, che negli ultimi giorni sta pero’ registrando un calo di utenze. Nel giro di poche ore un migliaio di iscritti hanno abbandonato il gruppo. L’accusa formulata dalla Procura di Torino e’ quella di istigazione a delinquere, aggravata dallo scopo di commettere delitti di terrorismo e dall’utilizzo di strumenti informatici, e di diffusione illecita di dati personali. I magistrati, che hanno chiesto la collaborazione volontaria alla societa’ creata otto anni fa dai fratelli Nicolaj e Pavel Durov, con sede a Dubai, stanno aspettando che il gip risponda al decreto urgente. Poi potrebbe essere avviata una rogatoria internazionale. Ci sono dei precedenti che riguardano l’applicazione russa che fan ben sperare gli inquirenti. Non sono infatti pochi i gruppi oscurati sui 636 che tra il 2017 e il 2018 erano diventati strumento di propaganda e arruolamento dell’Isis. Stessa sorte per i canali di ‘revenge porn’: in Italia nell’aprile 2020 la polizia postale ne chiusi ben tre.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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