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Cronache

Violenza sessuale, Grillo jr davanti al pm: ora rischia il processo

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Sono passati quasi due anni da quella notte del luglio 2019 quando, dopo una serata passata al Billionaire in Costa Smeralda, in un appartamento a Porto Cervo quattro giovani avrebbero insieme violentato – questa l’accusa – una studentessa 19enne milanese di origine scandinava in vacanza nel nord Sardegna con un’amica. Tra gli indagati anche Ciro Grillo, figlio del comico e fondatore del Movimento Cinquestelle, Beppe Grillo. Concluse le indagini a novembre 2020, la Procura di Tempio Pausania, competente per il territorio della Gallura, sta per tirare le fila dell’inchiesta. Sulla base di tutti gli elementi a sua disposizione nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, trasferita’ gli atti al Gup del Tribunale e si conoscera’ la sua scelta: richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. A pesare sulla decisione che prenderanno il procuratore della Repubblica Gregorio Capasso e la pm Laura Bassani non solo le testimonianze della giovane presunta vittima e della sua amica, ma anche sopralluoghi nell’appartamento nella disponibilita’ di Grillo in Costa Smeralda, audizioni di varie persone informate dei fatti, perizie, verifiche sui telefonini e gli interrogatori degli indagati. Questi ultimi si sono prolungati anche nei giorni scorsi. Su richiesta dei legali, sono stati risentiti Ciro Grillo e gli altri tre giovani, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Giovedi’ e’ stata la volta del figlio di Grillo che avrebbe ripetuto la versione gia’ fornita oltre un anno fa: nessuna violenza sessuale, semmai rapporti di gruppo consenzienti. Durante l’interrogatorio, sul quale la Procura, ma anche gli stessi legali tengono il massimo riserbo, sarebbero stati poi precisati alcuni dettagli della vicenda, comprese le circostanze di alcune foto scattate all’amica della giovane che ha denunciato la presunta violenza da parte dei quattro ragazzi, mentre l’altra ragazza dormiva. “Mi hanno violentata”, ha sempre sostenuto la studentessa assistita da Giulia Bongiorno, avvocata e senatrice leghista. Secondo gli stralci delle carte dell’inchiesta pubblicati da alcuni quotidiani, nell’atto d’accusa della Procura la ragazza sarebbe stata “afferrata per i capelli per bere mezzo litro di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo” dai quattro giovani, che avrebbero “approfittato delle sue condizioni di inferiorita’ psicologica e fisica” di quel momento. “Era consenziente”, si sono sempre difesi Grillo e gli amici, supportati dal loro pool di avvocati (Enrico Grillo per Ciro Grillo, Ernesto Monteverde e Mariano Mameli per Capitta, Romano Raimondo e Gennaro Velle per Corsiglia, Paolo Costa per Lauria). Tra i vari testimoni che sono sfilati in Procura in questi anni anche Parvin Tadjik, madre di Ciro. La sera dormiva nell’appartamento accanto a quello in cui si sarebbe consumata la violenza, ma agli inquirenti ha detto di non essersi accorta di niente. Gli investigatori hanno ispezionato il posto, hanno misurato posizione e distanza delle camere da letto, analizzato i cellulari, dove sarebbero state trovate tracce di quella serata. Un’attivita’ lunghissima per ricostruire cosa e’ accaduto la sera del 16 luglio 2019 in uno degli angoli dorati dell’estate dei vip prima che scoppiasse l’emergenza Covid. (

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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