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Cronache

Da Mattarella al mondo dello spettacolo, alla gente comune: in migliaia salutano Gigi Proietti

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La morte di Gigi Proietti nel giorno del suo compleanno ha messo tutti insieme: il mondo dello spettacolo, le istituzioni, la gente comune. In tantissimi hanno voluto partecipare il loro cordoglio per la scomparsa di un simbolo dell’Italia, a partire dal presidente Mattarella che scrive fra l’altro:” Desidero ricordarlo anche come intellettuale lucido e appassionato, sempre attento alle istanze delle fasce più deboli e al rinnovamento della società”. Il Capo dello Stato rivolge le sue condoglianze alla moglie di Gigi, Sagitta, alle figlie Susanna e Carlotta e ai collaboratori di Proietti.

Grandissimo attore, sempre credibile: nel ruolo di maestro, di maresciallo, o di chiunque altro ha raccontato meglio di chiunque il nostro Paese. Persino nella Mandrakata era capace da imbroglione di atti di estrema bontà.

Così lo ricordano con una foto, un pensiero, una dedica sui social da Landini al premier Conte, a Fico, da Arbore ad Alberto Angela,  i vertici Rai, attori come Sandra Milo, Solenghi, Alessandro Gassman, Verdone, la Carrà, l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato e la città di Roma, i sindaci di tante città e mille altri che citarli vuol dire far torto a qualcuno.

Anche noi di Juorno.it ci uniamo alla famiglia nel cordoglio per la morte di Gigi Proietti.

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Cronache

Più di 1 italiano su 4 a rischio povertà o esclusione

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Diminuiscono gli italiani a rischio povertà, ma aumenta la percentuale di coloro che è in grave difficoltà. In tutto si tratta di quasi 14 milioni di persone, oltre un italiano su quattro. La fotografia arriva dall’Istat che complessivamente rileva nel 2023 una diminuzione del numero di individui a rischio, grazie soprattutto ai sostegni pubblici, dall’assegno unico per i figli ai bonus energetici attivi lo scorso anno, fino alla revisione della tassazione (a partire dal taglio del cuneo). Guardando in dettaglio i dati dell’istituto emerge che il 22,8% della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale. Il valore è appunto in calo rispetto al 24,4% del 2022 ed è il risultato di una riduzione della quota di popolazione a rischio, che si attesta al 18,9% (dal 20,1% dell’anno precedente), pari a poco più di 11 milioni di persone, e di un contemporaneo lieve aumento della popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,7% rispetto al 4,5%), pari a quasi 2,8 milioni di individui. Rimane, anzi si accentua, la differenza tra Nord e Sud del Paese.

Rispetto al 2022 si osserva un aumento delle condizioni di grave deprivazione in particolare al Centro e al Sud e nelle Isole, mentre la riduzione della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale è particolarmente marcata al Nord. Il Nord-est si conferma peraltro l’area con la minore incidenza di rischio di povertà (11%). La dicotomia è anche tra italiani e non: le famiglie con solo italiani godono infatti della riduzione del rischio, mentre i nuclei con almeno un cittadino straniero, di per sé già più esposti, soffrono un aumento (40,1% rispetto al 39,6% del 2022). Infine, con riferimento invece al 2022, l’Istat ribadisce come l’inflazione abbia di fatto ‘mangiato’ gli stipendi e le pensioni.

Il reddito medio delle famiglie italiane è stato pari due anni fa a 35.995 euro, in deciso aumento in termini nominali (+6,5%), ma con una netta flessione in termini reali (-2,1%). Sempre nel 2022, il reddito totale delle famiglie più abbienti è stato 5,3 volte quello delle famiglie più povere, in questo caso in lieve calo rispetto alle 5,6 volte del 2021. Le associazioni dei consumatori denunciano dati “non degni di un Paese civile”, come afferma Assoutenti, addirittura “da terzo mondo”, secondo l’Unc. Mentre la Cgil parla di “un’emergenza che deve essere affrontata urgentemente”.

Del resto secondo l’Ocse, se negli ultimi mesi dello scorso anno i redditi familiari dei Pasi membri sono in media aumentati dello 0,5%, l’Italia si è mossa in controtendenza con un calo nello stesso periodo dello 0,4%. Stando all’ultima indagine di Confcommercio e Censis, l’economia italiana è in salute, ma sulle famiglie pesano l’incertezza e un po’ di paura, che portano a peggiorare le aspettative future e a ridurre le intenzioni di acquisto. Secondo l’associazione dei commercianti, “non siamo affatto fuori dall’alone di rischio di tornare a tassi di variazione dell’attività economica attorno allo zero virgola niente, come nei vent’anni prepandemici, quelli del declino”.

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Hotel, fiches e borse Chanel, i regali a Signorini

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Soldi cash passati da una mano all’altra. Ma anche soggiorni in alberghi extralusso a Montecarlo, il banchetto di nozze della figlia, gioielli, borse griffate e perfino fiches da puntare al Casinò del principato di Monaco. Dalle carte dell’indagine che ha terremotato la Regione Liguria emergono dettagli sulle “utilità” ricevute da Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e attualmente amministratore delegato di Iren, raggiunto oggi da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’accusa di corruzione. La società, alla luce dell’inchiesta, ha fatto sapere di aver attivato le procedure necessarie a garantire da subito la piena continuità aziendale e convocato un Cda straordinario per l’assegnazione temporanea delle deleghe.

Signorini, secondo l’impianto accusatorio dei pm di Genova, era diventato punto di riferimento degli imprenditori Aldo Spinelli e Mauro Vianello, che per ottenere il suo intervento hanno garantito una serie di ‘benefit’. In particolare gli imprenditori hanno sollecitato Signorini al fine di accelerare una serie di ‘pratiche’ e concessioni. Secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, Spinelli si sarebbe incontrato con Signorini il 14 luglio del 2022 e in quella circostanza gli avrebbe consegnato 15 mila euro in contanti. Ma i “liquidi” rappresenterebbero solo una parte, minoritaria, delle utilità dell’attività corruttiva. In base a quanto messo in luce dagli inquirenti, in poco meno di un anno e tre mesi – dal 31 dicembre del 2021 al 12 marzo del 2023 – l’ex presidente del porto avrebbe ottenuto dall’ex patron di Genoa e Livorno 22 soggiorni di lusso a Montecarlo all’Hotel de Paris, per un totale di 42 notti.

Nulla era lasciato al caso: il pacchetto, infatti, comprendeva anche giocate al casinò e servizi extra in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia o e la partecipazione ad eventi esclusivi come la finale del torneo internazionale di tennis del Principato o serate a tema con spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò, per un valore complessivo superiore a 42 mila euro. I ‘corruttori’ avrebbero inoltre offerto a Signorini le fiches per le puntate al Casinò ed una serie di regali, destinati a terzi: tra questi gli inquirenti citano una borsa di Chanel e un bracciale in oro Cartier del valore di 7.200 euro. Sempre secondo le carte, inoltre, nel 2022 Spinelli ha offerto all’ad di Iren un incarico da 300 mila euro all’anno una volta terminato il mandato da presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale. Ma non è solo Spinelli ad aver elargito una serie di regali all’ex presidente del porto. Signorini avrebbe infatti ricevuto da Mauro Vianello, imprenditore attivo nell’ambito del porto di Genova, tra le altre cose, il pagamento del banchetto nuziale della figlia, un Apple Watch e un soggiorno estivo per la moglie e la figlia.

Ovviamente vale per Signorini come per tutti gli indagati e a prescindere dalle accuse contestate, stiamo parlando di una inchiesta e non di una sentenza. Tutti sono da considerare presunti innocenti.

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In 41 intossicati in piscina per una perdita di cloro: 11 in ospedale, 5 sono bambini

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Sono 41 tra adulti e bambini, 11 delle quali sono state portate in ospedale, le persone coinvolte dalla “fuoriuscita di miscela di cloro” in una piscina di via Procaccini a Milano. Il 118 rende noto che le persone coinvolte e valutate sul posto dal personale di Areu sono 41 (di cui 28 bambini e 13 adulti) mentre sono 11 quelle portate in ospedale (5 bambini e 6 adulti) tutti con sintomi respiratori (tosse e irritazione delle vie aeree) e tutti in codice verde tranne due adulti in codice giallo. Il 118 è intervenuto con un mezzo per le maxi emergenze e sette ambulanze. Sono intervenuti anche ì vigili del fuoco e la Protezione civile.

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