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70 giorni al voto Coni, domani la verità di Malagò

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Un mese fa, dopo l’ultima riunione di Giunta, Giovanni Malagò (foto Imagoeconomica in evidenza) aveva annunciato che il 14 aprile avrebbe “risposto in tutto e per tutto” sulla questione delle elezioni del Coni, in calendario il 26 giugno. La data è arrivata ma nel frattempo lo scenario non è cambiato per quanto riguarda l’attuale presidente del Coni, che in Giunta e Consiglio non potrà che prendere atto che non c’è stato alcun adeguamento normativo sulla questione del limite dei mandati. Senza dunque la possibilità di correre per un quarto incarico alla guida dello sport italiano, c’è attesa per quel che sara’ il tutto che Malagò avrà da dire.

E se davvero entrerà nel vivo della questione, senza piu’ indugi o addirittura a piedi uniti, potrebbe essere il via alla corsa vera e propria alla guida del Coni. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato al 5 giugno e per ora ne è stata formalmente depositata una sola, quella di Ettore Thermes, ex atleta di windsurf e militare, oggi imprenditore.

Ha annunciato di volersi candidare il presidente del Comitato olimpico italiano, Luca Pancalli, mentre il presidente della Federcanoa, Luciano Buonfiglio, ha detto tempo fa di valutare l’ipotesi nel caso Malagò non fosse eleggibile. Ieri, poi, è uscita allo scoperto l’olimpionica della scherma Diana Bianchedi, che in un’intervista al Corriere della Sera ha detto di sentirsi “pronta a guidare il Coni perché ho tanta esperienza alle spalle”. Il presidente uscente – che rimarrà componente della Giunta Coni in quanto membro del Comitato olimpico internazionale e anche presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 – potrebbe lasciar trasparire quello che potrà essere il suo endorsement. Questo, se non nel corso del doppio appuntamento ufficiale, nella riunione informale al momento prevista con i presidenti federali, che dovrebbe seguire i due appuntamenti formali.

Gli appuntamenti di domani dunque, se non saranno la svolta, potranno essere un modo per cominciare a contarsi tra opposte fazioni. Alla probabile riunione informale non dovrebbe partecipare il n.1 della Fin, Paolo Barelli, rivale storico di Malagò, che da tempo non presenzia neanche alle sedute del consiglio; probabile invece che si presenti l’altro grande oppositore di Malago’, il presidente del tennis, Angelo Binaghi.

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Trump, giudice arrestata per aiuto a membro gang Tren de Aragua

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“È una cosa terribile, la giudice è stata arrestata perché ospitava un membro di Tren de Aragua, giusto? È quello di cui sta parlando? È piuttosto sorprendente. È terribile”: lo ha detto Donald Trump ai reporter ai bordo dell’Air Force One commentando l’arresto di una giudice in Wisconsin con l’accusa di aver aiutato un clandestino ad eludere la cattura nascondendolo nella stanza della giuria. Non ci sono tuttavia per ora indicazioni che appartenesse alla gang venezuelana (foto di un esponente della gang).

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Esteri

Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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