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Cronache

Violenze in carcere, 22 agenti imputati riammessi in servizio

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Ventidue agenti della Polizia Penitenziaria servizio presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, sospesi a seguito dei pestaggi dei detenuti avvenuti nell’istituto samaritano nell’aprile del 2020, e attualmente imputati nel processo in corso (105 in totale gli imputati tra agenti, funzionari del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e medici), sono stati riammessi in servizio. Soddisfatto il sindacato di polizia penitenziaria Uspp, che più volte aveva sollecitato il ministero e il Dap a reintegrare in servizio almeno quegli agenti con posizioni più lievi, visto che lo stipendio, con la sospensione che dura dal giugno 2021, si è notevolmente ridotto con gravi disagi economici per gli agenti e i loro familiari.

Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente nazionale e segretario campano dell’Uspp, ricordano di aver “scritto più volte sulla inutilità di un provvedimento eccessivamente penalizzante, certi che gli esiti del mega processo in atto potranno essere meno rilevanti per la maggior parte degli agenti coinvolti. E, finalmente, proprio dopo il nostro ennesimo sollecito a revocare la misura della sospensione, grazie alla determinazione del Sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, è arrivata la riammissione in servizio di altri 22 colleghi”.

“Auspichiamo che anche gli altri sospesi vengono riammessi. Ringraziamo il sottosegretario, con cui prosegue un proficuo confronto allo scopo di ridare credibilità al sistema penitenziario e, con questo, dignità al lavoro della polizia penitenziaria. Siamo convinti – aggiungono i due sindacalisti – che la nostra azione non possa considerarsi ininfluente rispetto a questo risultato, certi, tra l’altro, della necessità che nel carcere di Santa Maria Capua Vetere occorra ripristinare un livello di presenza del personale idoneo a garantire sicurezza e legalità, e condizioni di lavoro più ordinarie a fronte degli elevati carichi di lavoro”. “Confidiamo nella concreta azione del Governo affinché valuti quanto stiamo chiedendo sin dall’atto dell’ insediamento della nuova legislatura: la dichiarazione dello stato di emergenza delle carceri, al fine di incrementare le risorse umane. Tra l’altro, soltanto incrementando il personale di Polizia Penitenziaria, si può avviare l’iter per la riqualificazione di alcune strutture destinate ad ospitare i detenuti comuni che presentano particolari fragilità e vulnerabilità in un’ottica di più efficace differenziazione del regime penitenziario, di recente auspicata dal Ministro della Giustizia” concludono Moretti e Auricchio.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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