Soggiorni piu’ lunghi, Napoli non piu’ tappa per una escursione fugace e una spiccata preferenza per le soluzioni alberghiere: i dati sull’andamento del turismo a Napoli e in Campania per il mese di agosto non sono ancora disponibili, ma la tendenza registrata nei primi mesi del 2019 e nel periodo giugno-luglio, con un’analisi anche sul Ferragosto, restituisce questa immagine. Bisogna incrociare i dati di Federalberghi Campania e di Abbac, l’associazione b&b e affittacamere della Campania. Ci sono delle differenze e sono notevoli. Mentre negli alberghi c’e’ un trend di crescita, nel settore dell’ospitalita’ diffusa c’e’ un calo del 20% nell’occupazione delle camere rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Federalberghi registra invece l’82,1% di occupazione delle camere nel solo mese di luglio, contro il 72% dello scorso anno. A Ferragosto il 76% delle sistemazioni alberghiere era occupato, come nel 2018. Piu’ in generale, il primo semestre del 2019 ha fatto registrare una crescita dello 0,4% nel settore alberghiero, portando il 78,4% del 2018 al 78,8%. Ma sull’incremento di luglio, secondo il presidente di Federalberghi Napoli Antonio Izzo, hanno influito le Universiadi. “E’ un risultato abbastanza soddisfacente che, pero’, si scontra con i numerosi disservizi evidenziati dai turisti ospiti delle nostre strutture – sottolinea – lamentele che hanno riguardato soprattutto i trasporti, in particolare per gli orari di chiusura, l’esiguita’ del numero di corse e anche le difficolta’ nel reperire i biglietti”.
Note negative che rimarca anche il presidente di Abbac, Agostino Ingenito. “Abbiamo registrato una flessione importante per diversi fattori – spiega il rappresentante dell’associazione che riunisce b&b e affittacamere in Campania – sicuramente la ripresa dei flussi verso il Nord Africa e verso i Paesi balcanici ha influito sull’offerta low cost. Non possiamo essere competitivi. Ma e’ anche vero che i nostri turisti lamentano difficolta’ logistiche, una mobilita’ ridotta, una scarsa organizzazione sul territorio”. Vanno bene Napoli, la costa di Amalfi e la penisola Sorrentina, nonostante i disagi nei collegamenti, ma per le aree interne la situazione non e’ incoraggiante. “Mancano addirittura i dati delle altre province – rivela Ingenito – e soprattutto non condividiamo l’idea di finanziare da parte della Regione eventi che vengono presentati come attrattori internazionali e che invece hanno solo una ricaduta locale. Anche per i grandi eventi di Napoli manca una programmazione. E’ inutile presentare grandi mostre un mese prima e non darci la possibilita’ di predisporre dei pacchetti adeguati”. Eppure, soprattutto a Napoli, le permanenze si prolungano. La citta’ e’ una meta nella quale si trascorrono mediamente 2,5 giorni. Attrae soprattutto turisti stranieri, e il molo Luise, attracco a Mergellina, e’ stato affollato tutta l’estate da mega-yacht di celebrita’, oltre alle superbarche in rada per piu’ giorni. “Ma non mancano le lamentale – sottolinea Izzo – pulizia delle strade, verde pubblico poco accogliente. Queste lamentele rappresentano occasioni perse per il turismo cittadino perche’ per rendere Napoli stabilmente una meta turistica estiva e’ necessario che questi aspetti migliorino. Purtroppo si ripresentano con estenuante puntualita’ ogni anno”. Per gli operatori del settore, diventa rilevante l’impiego della tassa di soggiorno. “I Comuni tendono ad aumentarla ogni anno – polemizza Ingenito – senza pero’ reinvestire i proventi in servizi per il turismo. I trasporti sono essenziali. Da un anno chiediamo alla Regione Campania una commissione permanente sui trasporti in penisola sorrentina e in costiera amalfitana, ma senza ottenere risposte. Allo stesso tempo per le aree interne non riusciamo a intercettare un tipo di turismo ‘lento’, degli appassionati di sentieri che potrebbe dare numeri importanti. Ci sono risorse europee destinate per esempio all’Alta Irpinia e non sono state ancora spese”.
Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.
Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.
E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.