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Trionfo dei Måneskin al Forum Assago, regna il rock

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Stroboscopico e esplosivo, lo show dei Måneskin al Mediolanum Forum di Milano si apre dietro un grande telo rosso a celare le silhouette dei quattro giovanissimi: quando il telo cade, l’arena esplode. È quasi una preghiera ascoltata quella di ‘Don’t wanna sleep’: nessuno dormirà questa sera. “Noi qui suonammo e perdemmo miseramente – dice Damiano – ma oggi tira tutta un’altra aria”. Su quel palco nel 2017 il gruppo sfiorò la vittoria di X Factor e oggi riscuote il credito: il palcoscenico gli appartiene. Arriva la canzone che solo due anni fa li consacrò all’Olimpo: tutti in piedi per ‘Zitti e Buoni’ che valse alla band la vittoria a Sanremo e subito dopo all’Eurovision Song Contest a Rotterdam. Il frontman, col suo microfono, si rivede in infiniti schermi di telefonini che lo immortalano. Ancora scintille su ‘Own my mind’, seguita da una dirompente ‘Supermodel’.

Lo straziante racconto di ‘Coraline’, disperato e potente, si può quasi bere dalla voce ruvida di Damiano e, a cullarla, ondeggiano migliaia di torce attese. Non c’è tregua: il palazzetto si tinge di rosso sul ritmo esplosivo di ‘Baby said’ e tutte le braccia sono al cielo. ‘Bla Bla Bla’ è beffarda, ironica, implacabile a sfidare l’ordine prestabilito. Il cantante scende tra il pubblico, salta, corre: “Di più, di più” invita, prima di abbandonarsi al tappeto umano che lo acclama. E si riparte con la dissacrante ‘In nome del padre’. È graffiante l’attacco a cappella di Damiano su ‘Beggin’, una vera ‘supplica’, trascinante, che dilania il Forum in venerante silenzio. Accompagnata dal pubblico da inizio a fine scorre in tutta la sua violenza il sincero dialogo con il successo che è ‘Timezone’. “E adesso è arrivato il momento forse più importante: la prossima canzone – rivela Damiano – è la preferita del nostro Thomas” che già la pregusta imbracciando la chitarra elettrica. Prima che attacchi ‘For your love’, “per favore un po’ di casino Milano” chiede il cantante, subito accontentato. Un solo fascio di luce scalda il lungo assolo di Thomas, lo stesso che poi scivola sul pubblico provocando una ola di braccia, grida e brividi.

È un’attesa interminabile quella che sembra inflitta al pubblico prima che Damiano e Thomas riappaiano al centro del pubblico, su un piccolo palco: è il teatro di una dolcissima versione di ‘Torna a casa’, a cui segue il racconto autentico di ‘Vent’anni’, in versione acustica, per terminare con la celebre cover di ‘Amandoti’ in una altalena dolce-amara dei testi in italiano dal sapore profondamente intimo. Elettricità pura scorre tra i presenti nella sequenza ‘I wanna be your slave’, ‘La fine’, e la sensualissima ‘Feel’ che vede Damiano ancora immerso nella folla adorante. Ancora l’amara critica alla fama di ‘Mark Chapman’, storia della complessa relazione tra fan e idoli. È sufficiente qualche nota di ‘Mamma Mia’ ad alzare la temperatura. Piccola defiance di Damiano sul testo “A volte succede, anche ai migliori” assicura. “They ask me why I’m so hot” canta il frontman: “‘cause I’m Italiano” esplode il Forum. È quasi il momento dei saluti: “Per rendere questo momento meno triste abbiamo una piccola tradizione, farvi salire sul palco con noi”. A decine si accapigliano sulle scale unirsi alla band in una travolgente esecuzione di ‘Kool Kids’. Quando parte ‘The Loneliest’ il sapore è già di nostalgia. Dopo due dense ore di spettacolo, non c’è “redenzione” nell’ultima ‘I wanna be your slave’ con cui il gruppo si congeda dai suoi fan: così deve essere, e così sia.

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I Rolling Stones tornano in tour, 16 date in Usa

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Quattro anni dopo il ‘No Filter tour’, i Rolling Stones tornano on the road negli Stati Uniti. La leggendaria rock band, composta da da Mick Jagger, Keith Richards e Ronnie Wood (Charlie Watts è morto nel 2021), ha annunciato le date dell”Hackney Diamonds’ concert tour. Sedici le tappe previste, al via il 28 aprile da Houston in Texas, tra le altre città Las Vegas, Atlanta, Philadelphia, Los Angeles, Seattle. Hackney Diamonds è il ventiquattresimo album in studio degli Stones.

Il primo dal 2005. Nonostante la band non sembra avere un problema con l’invecchiamento, hanno tutti all’incirca 80 anni suonati, il tour in Nord America è sponsorizzato da AARP, in passato nota come associazione americana dei pensionati. Sulla home page del sito del suo magazine, AARP sottolinea che i membri hanno il diritto alla prevendita dei biglietti, il 29 novembre. La vendita si aprirà invece il 1 dicembre. Il 2024 segna anche un anniversario importante per gli Stones. Il 5 giugno del 1964 andarono alla conquista degli Usa suonando per la prima volta a San Bernardino, in California.

Da allora sono passati 60 anni. A differenza dei Beatles che lanciarono la cosiddetta ‘invasione americana’ solo dopo aver avuto una canzone al numero uno delle classifiche, i Rolling Stones arrivarono in America solo con pochi dischi venduti. Il paese era ancora stregato dalla ‘Beatlemania’ e il loro tour suscitò l’attenzione di pochi. Come disse l’ex bassista del gruppo, Bill Wyman, “Fu un disastro. Quando arrivammo non avevamo una hit o qualcosa che poteva venderci”. Tuttavia, nell’ottobre dello stesso anno le vendite cominciarono ad andare su e il singolo ‘Time Is on My Side’ raggiunse il sesto posto nelle classifiche americane. Seguendo poi l’esempio dei Beatles, organizzarono un’apparizione al The Ed Sullivan Show.

All’epoca non c’era modo migliore per introdursi al pubblico americano a livello nazionale. La platea dell’Ed Sullivan Theater andò in delirio soprattutto alla vista dei movimenti provocatori di un giovane Mick Jagger.

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L’ultima chitarra di Kurt Cobain all’asta per 1,5 mln di dollari

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La chitarra usata dal cantante americano Kurt Cobain durante il suo ultimo concerto è stata venduta all’asta a Nashville, nel Tennessee più di 1 milione e mezzo di dollari, ha annunciato ieri sera la casa d’aste Julien’s Auctions. Questa Fender Mustang per mancini era la chitarra preferita del frontman dei Nirvana, e con questa suonò nell’ultimo tour dei Nirvana nel 1993-1994. Lo strumento è intatto, con la sua patina celeste, a differenza di molte chitarre rotte sul palco dalla leggenda del grunge. A maggio, una Fender Stratocaster nera distrutta dal cantante raggiunse i 595.000 dollari all’asta all’Hard Rock Café di New York.

Dopo aver segnato una generazione all’interno dei Nirvana con successi come “Smells Like Teen Spirit” o “Come as You Are”, nel corso di una carriera segnata dalla sua dipendenza da eroina e dalla sua complessa relazione con Courtney Love, Kurt Cobain si suicidò nell’aprile del 1994, all’età di 27 anni. L’altro ieri Julien’s Auctions ha venduto anche una chitarra appartenuta ad Eric Clapton, per quasi 1,3 milioni di dollari. Soprannominata “The Fool”, questa Gibson SG è fortemente associata al periodo trascorso dal cantante con la band Cream. La sua decorazione personalizzata, in stile psichedelico, rende lo strumento uno dei più facilmente riconoscibili del rock e un simbolo della “Summer of Love”, il movimento di controcultura del 1967 che ha segnato una generazione.

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I Beatles tornano in vetta alle classifiche con “Now and Then”

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I Beatles sono in vetta alle classifiche inglesi con il loro nuovo singolo, ‘Now and Then’. I Fab Four diventano così, nella storia della musica britannica, la band con l’intervallo più lungo tra il primo e l’ultimo numero 1 in classifica. Sessant’anni fa, infatti, nel 1963 ‘From Me to You’ fu il primo singolo della band di Liverpool a raggiungere la vetta delle classifiche inglesi (ma ebbe poco successo negli Usa). Non solo: ‘Now and Then’ è anche il singolo in vinile più venduto di questo secolo, sempre secondo le certificazioni della Official Charts Company inglese.

Il brano ‘Now and Then’ nasce da un demo registrato da John Lennon nel 1997. La canzone fu rielaborata nel 1995 con parti di chitarra da George Harrison ed è stata poi ultimata nel 2022 con il basso di Paul McCartney e la batteria di Ringo Starr per uscire il 2 novembre scorso. Il brano venne realizzato da John Lennon e registrato su una audiocassetta su cui l’artista aveva scritto “Per Paul”, poi consegnata dalla moglie Yōko Ono a McCartney nel 1994. Nel febbraio dell’anno seguente Paul McCartney tentò di sviluppare il brano, ma le condizioni non ottimali della registrazione gli impedirono di proseguire. Per il brano, George Harrison realizzò un assolo di chitarra che venne registrato prima del suo decesso. Nel 2022, grazie alle più moderne tecnologie, si è riusciti a estrapolare la sola voce di Lennon dal resto dei suoni della cassetta originale e da questa base è iniziato il lavoro per la realizzazione del brano. I Beatles sono stati in cima alle classifiche inglese, l’ultima volta, con ‘The Ballad of John and Yoko’ nel 1969.

Con il ritorno al primo posto di questa setttimana hanno superato il record dei 44 anni di stianza tra primi posti in classifica detenuto da Kate Bush per ‘Wuthering Heights’ (1978) e ‘Running Up That Hill’ (2022). Ad oggi i Beatles superstiti sono anche la band con i componenti più anziani che abbia mai raggiunto la prima posizione: Paul McCartney ha infatti 82 anni e Ringo Starr 83 anni. Paul e Ringo sono anche il secondo e il terzo artista più anziano ad aver raggiunto la vetta delle classifiche inglesi, dopo Sir Captain Tom Moore, 99 anni, la cui cover di ‘You’ll Never Walk Alone’, cantata con Michael Ball, ha raggiunto il primo posto in classica nel 2020. ‘Now and Then’ ha debuttato la scorsa settimana in Inghilterra in 42esima posizione, dopo l’uscita il 2 novembre, ma il dato si basava su sole 10 ore di vendite. Questa settimana ha scalato 41 posizioni, diventando il 18esimo singolo dei Beatles che raggiunge il primo posto in Gran Bretagna.

I Beatles sono la band britannica con il maggior numero di singoli al primo posto nella storia delle classifiche del Regno Unito: solo il cantante statunitense Elvis Presley ne ha di più, con 21 singoli in vetta alle classifiche. Martin Talbot, capo della Official Charts Company, ha dichiarato: “Il ritorno di John, Paul, George e Ringo con l’ultimo singolo dei Beatles ha cementato la loro leggenda infrangendo una quantità di record. E così facendo ha sottolineato la straordinaria portata del loro fascino duraturo, che attraversa tutte le generazioni, con un numero enorme di streaming, download e singoli in vinile”. La canzone ha totalizzato 78.200 copie vendute nelle classifiche del Regno Unito tra negozi di dischi e streaming, con le più grandi vendite fisiche in una settimana in quasi un decennio, con 38.000 copie: il dato più alto in vendite fisiche da quando il vincitore dell’edizione inglese di ‘X Factor 2014’ Ben Haenow vendette 47.000 copie di ‘Something I Need’. Nella classifica italiana dei singoli stilata da Fimi-Gfk, ‘Now and Then’ è solo 52esimo.

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