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Cronache

Treno deragliato per colpa di uno scambio difettoso: indagine si allarga

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Nelle prime ore di indagini sul deragliamento del Frecciarossa 1000, avvenuto giovedi’ scorso a Ospedaletto Lodigiano, il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro aveva detto che tutte le ipotesi sono aperte, escludendo solo il dolo: ma se fino ad oggi si propendeva per una tragedia causata da un errore umano, adesso in prima battuta c’e’ il guasto di un componente dello scambio, peraltro nuovo di fabbrica, e quindi si stanno “vagliando altre posizioni”, come ha spiegato lo stesso Chiaro. Il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie (Ansf), Marco D’Onofrio, in audizione davanti alla Commissione Lavori pubblici del Senato, lo ha detto chiaramente: “E’ pervenuta una comunicazione da parte della procura, a seguito del rilevamento di un difetto interno all’attuatore. Sono state fatte delle prove in campo e sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si e’ andato a sostituire”. “Questo giustifica – ha aggiunto D’Onofrio – il problema che hanno trovato i manutentori nelle verifiche prima del rilascio dell’apparato al regolatore della circolazione perche’ evidentemente qualcosa non funzionava a dovere”. Qualcosa non ha funzionato, proprio come hanno detto gli inquirenti fin dall’inizio dell’inchiesta. Ma, ha spiegato ancora il direttore dell’Ansf, c’e’ “una prima evidenza che introduce un problema che e’ stato riscontrato, ma non giustifica completamente tutto. Probabilmente nell’andare a rilasciare il deviatoio forse anche li’ qualcosa non ha funzionato”. Rfi ha immediatamente sospeso il montaggio di attuatori di questo tipo, anche se quello montato sul luogo dell’incidente era uno scambio nuovo di fabbrica, e i periti della procura, accanto ai binari e vicino quindi al pezzo nuovo, hanno trovato quello vecchio. Un cambio, nel caso di questo deviatoio n.5, gia’ programmato da tempo. E’ cosi’ che dalla procura di Lodi il pm Chiaro sottolinea che, “dopo aver diramato immediatamente un alert di sicurezza considerato che quei componenti vengono veduti in tutta Europa, a questo punto dobbiamo valutare anche altre posizioni”. Le indagini, insomma, potrebbero allargarsi nelle prossime ore, coinvolgendo il colosso francese che produce il pezzo incriminato.

Ma, precisa lo stesso procuratore, anche montando un pezzo difettoso e’ naturale che, poi, ci siano dei test, delle prove per confermare che tutto funzioni alla perfezione, prima di riattivare un passaggio dove transitano treni a 300 km/h. Certo e’ che le indagini con i primi 5 indagati stanno proseguendo, con il campo delle responsabilita’ non piu’ solo attribuibile agli operai che lavorarono quella notte sul cosiddetto ‘punto zero’, ma anche a chi ha prodotto i materiali utilizzati per la manutenzione. A Ospedaletto Lodigiano, intanto, e’ proseguito il lavoro dei periti della procura e della rimozione dei cavi dell’alta tensione. Si sta scavando inoltre per arrivare a creare una piattaforma in cemento, come anticipato nei giorni scorsi, che dovra’ garantire il lavoro delle gru che dovranno rimuovere i vagoni del treno dai binari, in sicurezza. Si stanno cercando soluzioni alternative alla rimozione dei vagoni per intero e l’ipotesi ritenuta piu’ attuabile e’ quella di smontare dai vagoni le ruote e i carrelli del convoglio e di trasportarli via dai binari separatamente. Una volta rimosso dai binari, il treno ha come destinazione il grande deposito di Rfi di Ancona. Per ripristinare l’intera circolazione nel tratto dell’incidente, ci potrebbe volere fino a un mese.

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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