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Cronache

Tragedia del Ponte Morandi, cinque anni di una vergogna tutta italiana: appello alla premier Giorgia Meloni

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Cinque anni dal crollo del Ponte Morandi, ancora nessuna condanna, solo rinvii a giudizio in un processo penale che, malgrado gli sforzi del Tribunale di Genova, durerà almeno per un ulteriore decennio e quindi, nella migliore delle ipotesi, concederà Giustizia in ritardo e dunque solo parzialmente. 

Come spesso accade nel nostro Paese, per croniche carenze strutturali che stritolano anche questo fondamentale settore pubblico, i responsabili avranno tutto il tempo di organizzare al meglio le loro vite e, se e quando saranno chiamati a pagare il conto, e se e quando lo faranno, magari anche per altri responsabili che dall’inchiesta non sono stati neanche sfiorati, saranno anziani, un po’ malandati e potranno così godere di tutti i benefici di legge, persino ritornarsene a casa dopo qualche mese o addirittura settimana di sconto pena in carcere. Se e quando ne varcheranno la soglia. Del resto i sistemi democratici sono anche questo, ma da noi tali storture sono tutt’altro che rare.

Giovanni Mastroianni. Legale di due cittadini rimasti sepolti sotto le macerie del Ponte Morandi e salvati dopo ore

E così i quarantatrè morti, le vittime sopravvissute ed ora invalide, unitamente alle loro famiglie, al danno subiranno la beffa di vedersi crollare addosso un ponte di una vergona tutta italiana, di una tragedia figlia solo di una ingordigia societaria senza precedenti, che ha visto “Autostrade Per l’Italia” Spa (oggi pubblica), all’ora sotto il totale controllo di Atlantia Spa, eseguire delicatissimi controlli “con i binocoli”, si proprio così, sulle strutture che invece andavano scandagliate centimetro per centimetro, ovviamente in loco.

Di tutte le altre nefandezze abbiamo abbondantemente letto e ottenuto certezza, ma mai e poi mai dovremo ricordare una tragedia che in questi termini continua a consumarsi e, meraviglia delle meraviglie, anche se Autostrade per L’Italia Spa nel Marzo di quest’anno ha richiesto ed ottenuto un patteggiamento in sede penale, così accettando una condanna a tutti gli effetti per sue conclamate negligenze, quindi concessa dal PM anche sull’impegno di risarcire le vittime, nei giudizi civili intentati innanzi al Tribunale di Roma, viene ancora a raccontare di essere totalmente estranea ai fatti, mentre “Atlantia” ringrazia per i circa dieci miliardi di euro ricevuti e si prepara alle nuove sfide nella rinnovata veste societaria.

Un appello al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Presidente ci aiuti ad avere Giustizia, quella vera, perché la vicenda del Ponte Morandi non diventi una definitiva vergona italiana. Vigili sull’attuale assetto societario, sulle politiche risarcitorie e, non di meno, su di un passaggio di consegne voluto dal precedente Governo, che lascia agli italiani molti dubbi e perplessità, ed offende ancora la  memoria delle Vittime

*Giovanni Mastroianni è avvocato di alcune vittime del Ponte Morandi 

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Forte scossa di terremoto all’alba tra Napoli e Pozzuoli, in migliaia svegliati con la paura

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Mattinata di grande paura per i residenti nell’area del supervulcano dei Campi Flegrei. Alle 5.44 circa, infatti, c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 della scala Richter. Una scossa in mare, nel Golfo di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione tra Pozzuoli e l’area Ovest di Napoli; in molti, infatti, sono stati svegliati dal terremoto. Moltissime le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Alcune squadre della protezione civile potrebbe uscire subito per verificare eventuali danni,

 

 

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Milano, diciottenne ucciso a colpi di pistola nella notte

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Nella notte scorsa assurdo delitto alla periferia di Milano. Un giovane diciottenne, di origine slava, è stato brutalmente ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace in via Varsavia, vicino all’ortomercato. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone quando è stato avvicinato da un gruppo di individui che hanno aperto il fuoco.

I dettagli dell’aggressione dipingono un quadro di violenza e paura. La vittima, evidentemente ignara del pericolo, stava riposando all’interno del mezzo insieme a una donna, forse la sua compagna. Gli assassini hanno infranto i vetri del furgone per accertarsi della presenza di persone all’interno, prima di aprire il fuoco. Il giovane è stato soccorso tempestivamente dagli operatori del 118, ma purtroppo i loro sforzi sono stati vani: è spirato poco dopo il suo arrivo all’ospedale Policlinico.

La compagna del ragazzo, fortunatamente, è sopravvissuta all’attacco, ma è stata portata in ospedale in stato di choc, testimone impotente della tragedia che si è consumata sotto i loro occhi.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti della Polizia di Stato, impegnati a cercare di gettare luce su questo terribile crimine. La zona intorno all’ortomercato, come riportato dalle autorità, è nota per essere frequentata da roulotte e furgoni abitati, soprattutto da comunità nomadi. Tuttavia, quanto accaduto stanotte ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi su quanto sicure siano realmente queste aree.

Mentre la città si ritrova a piangere la perdita di un giovane vita spezzata troppo presto, ci si interroga anche su quali misure possano essere prese per prevenire simili tragedie in futuro. In un momento in cui la sicurezza pubblica è al centro delle preoccupazioni di tutti, è fondamentale che le autorità agiscano con fermezza per garantire la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale o dalle loro abitudini di vita.

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Fassino denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, informativa in Procura

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Arriverà nelle prossime ore in Procura una prima informativa su Piero Fassino, denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli investigatori della Polaria hanno raccolto tutti gli elementi – comprese le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza – e le trasmetteranno all’autorità giudiziaria competente, quella di Civitavecchia, che valuterà come procedere. Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma – spiegano fonti investigative – se vorrà potrà rilasciare dichiarazioni spontanee.

Già ieri il deputato del Pd – parlamentare per 7 legislature, ex ministro della Giustizia dal 2000 al 2001, poi segretario dem fino al 2007 e sindaco di Torino per cinque anni dal 2011 al 2016 – ha fornito la sua versione sostenendo di aver già chiarito con i responsabili del duty free la questione: “volevo comprare il profumo per mia moglie, ma avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”. In quel momento, ha aggiunto, “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo ad un agente di polizia.

Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di profumo”. Fassino ha anche sostenuto che si era offerto subito di pagarla e di comprarne non una ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma i responsabili hanno comunque deciso di sporgere denuncia. Al parlamentare del Pd, dopo quella espressa ieri dal deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, è arrivata la solidarietà del coordinatore di Fratelli d’Italia in Piemonte Fabrizio Comba. “Conosco l’uomo e il politico integerrimo, il tritacarne mediatico in cui è stato infilato è indecoroso per la sua storia personale e, quindi, anche per la storia del nostro paese. E’ un avversario politico – ha concluso Comba – ma non per questo mi permetto di dubitare della sua integrità, convinto delle sue straordinarie qualità morali”.

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