Collegati con noi

Cronache

Crolla una palazzina a Torre del Greco, cinque feriti

Pubblicato

del

Un tonfo, un boato, e in una nube di polvere una vecchia palazzina di tre piani crolla al suolo, nel cuore del centro storico di Torre del Greco. Si teme la strage, quando i soccorritori iniziano a scavare, poi per una serie di fortunate circostanze il bilancio si ferma a cinque feriti. Tre quelli investiti dalle macerie – la più grave una ragazza, estratta viva dai resti della palazzina e ora in prognosi riservata -, altri due sono i passanti coinvolti in modo lieve. La palazzina crollata è contigua ad altri vecchi edifici, ora sgomberati in via precauzionale. ”Eravamo in casa quando abbiamo avvertito una sensazione di vuoto, accompagnata da un tonfo, da rumori di pietre che cadevano e vetri che si rompevano. In un primo momento non abbiamo capito cosa stesse succedendo, poi ci siamo affacciati dal balcone e in strada era visibile solo un enorme nuvola”, racconta Luigi, residente in uno degli stabili praticamente confinanti, in questa parte del centro storico tra piazza Santa Croce e piazza Luigi Palomba.

 

Torre del Greco, il video dei Vigili del Fuoco

A lungo si è temuto che sotto le macerie ci fossero più persone. Nella palazzina risultano 23 residenti, in realtà al momento del crollo era in casa solo una ragazza di 20 anni che, travolta dai detriti, è comunque riuscita a farsi udire dai soccorritori, guidandoli alla sua ricerca. È lei ad aver riportato le fratture più gravi: ora è ricoverata con prognosi riservata ma non in pericolo di vita. ”L’ho lasciata dormendo per andare a lavorare” ha spiegato la mamma, accorsa subito quando ha appreso la notizia insieme al marito. Tempestiva la macchina dei soccorsi: i primi a giungere sul posto sono stati i carabinieri, una cui macchina è stata allertata da un passante mentre era impegnata in un giro di controllo, poi sono arrivati vigili del fuoco, polizia municipale, guardia di finanza, polizia, volontari di protezione civile e diverse ambulanze del 118, mentre sul posto per l’amministrazione comunale c’era il vicesindaco Michele Polese. Gli altri feriti condotti in ospedale sono persone che non risiedevano nel palazzo ma sono state ugualmente investite dal crollo: si tratta di un 45enne titolare di una pizzeria vicina e di una donna straniera di 60 anni che transitava in quel momento in strada. Hanno dovuto far ricorso alle cure mediche anche altri due passanti. La premier Giorgia Meloni ha seguito costantemente le operazioni: “Ringrazio i soccorritori che in queste ore sono impegnati sul posto e rivolgo un pensiero di vicinanza alle persone coinvolte e ai familiari”, ha scritto sui social.

In Comune è entrato in funzione il centro operativo per coordinare gli interventi. Il punto con la stampa è stato fatto dal prefetto di Napoli Claudio Palomba con il sindaco Luigi Mennella. Presente anche il capo della Procura di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento senza nomi iscritti. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è crollo colposo. Al Comune intanto il sindaco e l’assessore alle politiche sociali Maria Teresa Sorrentino si adoperano per dare un alloggio temporaneo agli sfollati, in tutto almeno una quarantina di persone stando ai primi dati in possesso dell’ente. Altri avrebbero trovato una collocazione autonoma. Sul caso indagano i carabinieri, che hanno già ascoltato alcuni testimoni e in particolare l’amministratore dell’immobile. Sotto accusa la vetustà dello stabile, mentre dagli archivi è sbucata anche una pratica per dissesti statici provocati da infiltrazioni d’acqua nel 2013. All’epoca fu redatta una relazione dai tecnici comunali, rilevando perdite dal solaio intermedio collocato al secondo livello del fabbricato. Se ci sia un collegamento con il cedimento di oggi potrà dirlo solo l’inchiesta aperta dalla Procura.

Advertisement

Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

Pubblicato

del

E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

Continua a leggere

Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

Continua a leggere

Cronache

“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

Pubblicato

del

Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto