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Tennis, Luca Nardi batte Novak Djokovic: vittoria epica a Indian Wells

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Nel torneo di Indian Wells, un evento che attira l’attenzione del mondo del tennis, Luca Nardi ha scritto una pagina indelebile nella storia del tennis. Nardi, il numero 108 nel ranking ATP, ha affrontato il gigante del tennis mondiale, Novak Djokovic, il numero uno indiscusso nel mondo del tennis, e ha conseguito una vittoria epica con un punteggio di 6-4, 3-6, 6-3 dopo due ore e ventidue minuti di gioco serrato.

Il momento è stato straordinario per il giovane tennista italiano, nato a Pesaro, di papà napoletano, che ha dimostrato una determinazione e una capacità di gioco sorprendenti. Questa vittoria ha segnato la prima volta dal lontano 2008 che Djokovic è stato sconfitto da un giocatore al di fuori dei top 100 nel ranking ATP.

Per Luca Nardi, questo risultato è stato semplicemente un sogno diventato realtà. Nel suo commento post-partita, Nardi ha rivelato: “Sono senza parole. Io ho la foto di Novak nella mia camera”. L’emozione nel suo volto era palpabile mentre raccontava l’incredibile esperienza di condividere il campo con il suo idolo.

Djokovic, una leggenda vivente del tennis, è stato ammirato da Nardi fin dall’inizio della sua carriera. Prima di questa partita, Nardi era un nome sconosciuto per molti, ma il suo coraggio e la sua abilità lo hanno proiettato sotto i riflettori del tennis mondiale. “Djokovic è il mio mito. Fino a stasera non mi conosceva nessuno. Sinner? Mi ha spinto tantissimo in allenamento, non mi aspettavo di vincere”, ha confessato Nardi con umiltà e gratitudine.

A soli vent’anni, Luca Nardi ha dimostrato di avere il talento e la resilienza necessari per competere al più alto livello del tennis mondiale. Grazie a questa straordinaria vittoria, Nardi è destinato a scalare le classifiche, con il passaggio agli ottavi di finale che gli garantisce già il 96º posto nel ranking ATP.

Il prossimo ostacolo per l’italiano sarà un confronto con l’americano Tommy Paul, il numero 13 del mondo. Nonostante la sfida che lo attende, Nardi porterà con sé la fiducia e la determinazione che ha caratterizzato la sua incredibile vittoria contro Djokovic.

In un torneo ricco di emozioni e colpi di scena, Luca Nardi ha scritto un capitolo memorabile nella sua carriera e nella storia del tennis italiano. La sua vittoria contro Djokovic resterà impressa nella memoria di tutti gli appassionati di tennis, dimostrando che nei momenti più imprevisti, il talento e la perseveranza possono superare ogni ostacolo.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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