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Studentessa spagnola denuncia: mi hanno stuprata in spiaggia a Rimini

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Quel giovane conosciuto qualche ora prima in discoteca, le era sembrato affidabile ed educato al punto da accettare un invito per una passeggiata in spiaggia in piena notte a Rimini. Una passeggiata romantica che si sarebbe trasformata in una violenza sessuale con risvolti ancora da chiarire. Non sarà semplice per la polizia di Stato, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, venire a capo di un fatto così grave che al momento poggia esclusivamente sulle dichiarazione della giovane. Lei, 17 anni studentessa spagnola, ieri sera a chi l’ha soccorsa, ha dichiarato subito di essere stata violentata sull’arenile riminese, in una zona non lontana dal porto canale e tra i locali del lungomare.

L’ha detto dopo essersi sentita male, probabilmente a causa di un’eccessiva quantità di alcol consumata. La minorenne quindi come ha poi appurato la Squadra Mobile della Questura, ieri sera è uscita con un’amica del gruppo degli studenti spagnoli per andare a ballare proprio in uno dei locali della zona del porto. Dopo un po’, a serata inoltrata, le due ragazze hanno conosciuto dei giovani italiani, di qualche anno più gradi, e tra questi uno in particolare ha colpito l’attenzione della 17enne. Una simpatia spontanea, qualche effusione e poi l’invito a spostarsi dalla discoteca alla spiaggia dove sarebbe avvenuta la violenza. Quando la 17enne è tornata all’interno del locale si è accasciata nelle braccia dell’amica.

Dopo aver rimesso, a causa dell’alcol, tra le lacrime avrebbe raccontato di essere stata violentata. Immediatamente è scattato l’allarme, la ragazza è stata soccorsa ma del giovane non vi sarebbe stata traccia. Trasportata in Ospedale e sottoposta alle visite mediche del caso, la 17enne non presenterebbe segni evidenti di violenza, ma è rimasta in osservazione soprattutto per gli effetti dell’alcol. Le analisi avrebbero infatti riscontrato un tasso alcolemico in entrambe le ragazze molto alto. Le indagini ora dovranno ripartire dall’ascolto delle due ragazze alla presenza di interpreti e psicologi. Le minorenni dovranno infatti avere la lucidità di ripercorrere la serata fin dall’inizio, passo passo dovranno poter ricordare elementi utili al fine di risalire all’identità del ragazzo presunto autore dello stupro. Domani, le due giovani saranno nuovamente ascoltate dagli investigatori che si serviranno come spesso accade di personale femminile e specializzato in casi di violenza. Anche le telecamere di sicurezza del locale saranno utili per rintracciare nella folla della discoteca i volti e gli spostamenti delle due 17enni spagnole.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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