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Spunta una unità segreta di intelligence che indaga sui giornalisti negli Usa

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Giornalisti spiati da un’unita’ segreta del governo americano che dovrebbe occuparsi di lotta al terrorismo. A svelare l’operazione un’inchiesta di Yahoo News, destinata a riaccendere negli Stati Uniti la polemica sulla lotta dell’amministrazione alle fughe di notizie e sugli abusi di potere nei confronti dei media e della liberta’ di stampa. Eppure Marrick Garland, ministro della giustizia di Joe Biden, ha da tempo vietato agli investigatori federali di ottenere segretamente informazioni sui giornalisti, dopo i sospetti che Donald Trump possa aver ordinato a suo tempo indagini su alcune delle firme del New York Times e del Washington Post. Ma anche durante l’amministrazione di Barack Obama, ricorda l’Associated Press, agenti governativi si impossessarono segretamente dei numeri di telefono di alcuni reporter per indagare sui loro contatti e sulle loro fonti. Ora si scopre che dal 2016 opera una unita’ speciale chiamata ‘Counter Network Division’ che e’ parte di quel ‘National Targeting Center’ creato all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001 per identificare potenziali minacce terroristiche. L’intera struttura fa riferimento alla ‘Customs and Border Protection’, l’agenzia federale statunitense che vigila sulla sicurezza delle frontiere e che a sua volta dipende dal Dipartimento per la sicurezza nazionale che sta indagando sul caso. Secondo un rapporto di 500 pagine dell’ispettore generale di questo Dipartimento – rivela Yahoo News – gli uomini dell’unita’ speciale avrebbero usato le informazioni contenute nelle banche dati governative (numeri di telefono, indirizzi email, dati sui viaggi, informazioni personali e finanziarie) per indagare su almeno una ventina di reporter basati negli Usa. Tra loro anche un premio Pulitzer, Ali Watkins del New York Times e massima esperta di questioni legate alla sicurezza nazionale. Secondo il racconto di un ex agente, Jeffrey Rambo, Watkins subi’ pressioni per rivelare le sue fonti dopo che le fu svelato che si era a conoscenza dei suoi rapporti sentimentali con il capo della sicurezza della commissione intelligence del Senato. E l’azione della ‘Counter Network Division’ non si sarebbe limitata solo agli esponenti dei media ma anche ad alcuni membri dello staff del Congresso e, probabilmente, a qualche membro del Congresso ritenuto fonte di fuga di notizie. “Siamo di fronte ad un palese abuso di potere”, denunciano i vertici della Associated Press in difesa anche di alcuni suoi reporter finiti nel mirino della Counter Network Division’. “Il governo la deve smettere di interferire con il giornalismo e il diritto di informazione, la reazione dal New York Times.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Algeria, uomo rapito da un vicino di casa ritrovato dopo 30 anni

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Le autorità giudiziarie di Djelfa, 300 km a sud di Algeri, capitale dell’Algeria, hanno arrestato oggi un uomo accusato di aver sequestrato per circa trent’anni un vicino di casa, trovato ieri sera sano e salvo, seppure in stato di grave abbandono, in una buca coperta di fieno in un allevamento di pecore. Lo riferisce il tribunale di Djelfa in una nota. La Procura ha ricevuto due giorni fa, il 12 maggio 2024, tramite la divisione regionale della gendarmeria nazionale di El Guedid, una denuncia contro uno sconosciuto secondo cui il fratello del denunciante, Omar Ben Amrane, scomparso da circa 30 anni, si trovava nella casa di un loro vicino, all’interno di un recinto per le pecore”.

https://x.com/Belhassine_Bey/status/1790483411179601969

“In seguito a questa segnalazione, il pubblico ministero del tribunale di Idrissia (provincia di Djelfa) ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine approfondita e gli ufficiali di giustizia si sono recati nella casa in questione. La persona scomparsa (B.A.) è stata ritrovata e il sospetto, di 61 anni, proprietario della casa, è stato arrestato”, aggiunge la nota. “La Procura ha ordinato un trattamento medico e psicologico per la vittima e il sospetto sarà portato davanti alla Procura non appena l’indagine sarà completata”, ha precisato il tribunale.

La nota conclude sottolineando che “l’autore di questo efferato crimine sarà perseguito con tutta la severità richiesta dalle leggi della Repubblica”. Sui social algerini è diventato virale il video del ritrovamento dell’uomo, ritrovato in uno stato pietoso, con abiti trasandati e una lunga barba. Secondo quanto riportato dai media locali algerini, la famiglia della vittima riteneva in precedenza che fosse stata rapita e uccisa da gruppi terroristici islamici armati attivi in Algeria negli anni ’90, quando aveva solo 16 anni.

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