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Serie A, Napoli-Milan sfida scudetto: la Juve aspetta

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La freschezza di Osimhen contro l’esperienza di Giroud. Luciano Spalletti si gioca molte chance scudetto nella sfida spartiacque di domenica sera con Pioli. Il torneo e’ nella sua fase piu’ delicata: il Napoli ha riagguantato le due milanesi in flessione mentre dalle retrovie sgomma la Juve, con l’Atalanta ancora in gioco. Tutto puo’ succedere in gare sempre piu’ equilibrate, che spesso si risolvono e si ribaltano nelle fasi di recupero. Oltre a Napoli-Milan sono altre due le sfide piu’ affascinanti del weekend di calcio, in un’atmosfera sempre piu’ preoccupata dalle tragiche notizie della guerra in Ucraina: Roma-Atalanta e Fiorentina-Verona. In attesa del nuovo turno di Coppe l’Inter prima cerca di ritrovare gol, successo e sorrisi che mancano da troppo tempo con la Salernitana, e poi tentera’ martedi’ un’impresa da brividi a Liverpool. Ma i riflettori sono puntati sul Maradona: il Napoli dopo varie sbandate ha ritrovato coesione e orientamento, ha recuperato posizioni tornando in testa grazie anche al ritorno di Osimhen e Koulibaly, alla qualita’ di Ruiz e Zielinski, gestendo in maniera calibrata il tribolato anno d’addio di Insigne. Nessuno ha fatto meglio di Spallettidall’inizio dell’anno, neanche il Milan che punta sulla verve di Theo Hernandez, la crescita di Tonali, gli spunti irresistibili di Leao. Possono pesare le assenze prolungate dei centrali difensivi in una gara che il Milan deve cercare di vincere, dopo il ko dell’andata. A sperare in un pari e’ la Juve in costante risalita. Sembra difficile infatti che possa trovare un ostacolo serio nello Spezia di Thiago Motta reduce da un tris di sconfitte. Il trapianto felice di Vlahovic, il risveglio di Dybala, la maturazione di De Ligt nel blindare la difesa spesso priva degli arrugginiti Chiellini e Bonucci: tre indizi fanno una prova per alimentare le speranze di rimonta della Juve di Allegri che, benche’ priva da tempo di sei titolari, avanza a passo serrato. Non perde dal 27 novembre con l’Atalanta e ha inanellato nelle tre competizioni 18 risultati utili consecutivi. Ha inoltre un calendario in discesa visto che delle big deve incontrare solo l’Inter. Piu’ complicato il compito dell’Atalanta, priva di Zapata ma che sta per recuperare Muriel, in casa della Roma di un Mourinho ancora squalificato, trascinata dalla vena di Abraham e che si inorgoglisce dell’unica impresa contro una big, proprio il 4-1 dell’andata a Bergamo. Gasp, che si e’ molto lamentato degli arbitri, ha a disposizione una squadra collaudata che raramente si deprime negli scontri che contano. Zaniolo e Pellegrini accompagnano il bomber inglese, ma a lasciare perplessi e’ sempre l’assetto difensivo. Dopo le lacrime di Venuti e la sfortuna nella sfida persa con la Juve, che ha fatto seguito a quella col Sassuolo, la Fiorentina di Italiano cerca riscatto in una gara molto delicata, con il rampante Verona di Tudor che ha ritrovato i gol a grappoli di Simeone. Gara insidiosa anche per la Lazio di Sarri e Immobile, che ritrova in difesa Acerbi, in lite coi tifosi, in casa di un Cagliari che Mazzarri sta traghettando in zona salvezza dopo un exploit di 15 punti nel nuovo anno, 9 nelle ultime 5 gare. Cerca il terzo successo di fila lo scalpitante Sassuolo col trio Berardi-Raspadori-Scamacca, che Mancini e’ pronto a utilizzare negli spareggi mondiali, in casa di un Venezia impelagato al terz’ultimo posto. Ancora peggio sta il Genoa di Blessin che continua a pareggiare, ma non vince una gara da cinque mesi: e’ una specie di ultima spiaggia il confronto interno con un Empoli in crisi, che ha conquistato appena due punti in cinque gare. Un po’ come l’ondivago Torino di Juric che punta su Mandragora, Brekalo e Belotti per riprendere la corsa in casa del Bologna dell’ex Mihajlovic, che conta su Barrow e dosa il recupero di Arnautovic. Al confine tra zona retrocessione e centroclassifica la sfida tra Udinese e Sampdoria, che hanno comunque due e una gara da recuperare. I friulani puntano su Deulofeu, i liguri di Giampaolo su un tris di vecchietti in grande spolvero come Quagliarella, Caputo e in particolare Candreva, che ha regalato ai suoi tifosi sette gol e otto assist.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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