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Sergio Mattarella celebra i Cavalieri del Lavoro: tutti i nomi degli insigniti

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato le onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” a 25 Cavalieri nominati il 2 giugno scorso. La cerimonia è stata l’occasione per ribadire il valore del lavoro e la sua stretta correlazione con lo sviluppo economico e sociale dell’Italia.

Nel suo discorso, il presidente ha sottolineato l’importanza del legame tra crescita economica, coesione sociale, equilibrio ambientale e qualità del lavoro. Ha ricordato che disuguaglianze, emarginazioni e povertà rappresentano un passo indietro per l’intera società, sottolineando la necessità di eccellenze che possano aiutare il Paese a progredire, soprattutto se capaci di operare in modo sinergico.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Ignazio La Russa, Presidente del Senato della Repubblica,Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei deputati, e con Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del made in Italy-Rappresentante del Governo
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Mattarella ha inoltre evidenziato il concetto di lavoro come detentore di un diritto e, allo stesso tempo, come assegnatario di un dovere: contribuire alla crescita materiale o spirituale della società. Questa simmetria tra diritti e doveri è un principio fondamentale che si trova anche nella Carta Costituzionale, in particolare nell’articolo 53, che sottolinea il dovere di ogni cittadino di contribuire alle spese pubbliche in base alla propria capacità contributiva.

La cerimonia ha visto la partecipazione del presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella, il quale ha sottolineato l’impegno dei Cavalieri nel contribuire a incrementare il “capitale sociale” dell’Italia, mettendo al centro il concetto di buon lavoro.

L’onorificenza è stata consegnata ai 25 cavalieri del lavoro nominati alla vigilia dell’estate. La regione più rappresentata, con cinque cavalieri, è la Lombardia. Di cui tre donne, sulle sei totali. Ad essere insignite sono state Rosa Maria Luisa Cassata, ad di Nuncas, azienda specializzata nei prodotti detergenti, Cristina Crotti, presidente di Enercom, Stefania Triva, presidente e ceo di Copan Italia. Emiliana è invece Mariella Amoretti, ad del Gruppo Amoretti Armatori, azienda leader nei trasporti marittimi. Di Palermo è Iolanda Riolo, ad di concessionarie d’auto, mentre è toscana Maria Grazia Cassetti, amministratrice di Cassetti Gioielli. I cavalieri sono Carlo Pesenti, patron di Italmobiliare, l’ad di Formula One Group, Stefano Domenicali, il re dei giocattoli Giovanni Clementoni, Massimo Renda, presidente di Caffè Borbone, Roberto Danesi, presidente di Danesi. Fabrizio Parodi è l’ad e il presidente di Interglobo.
Nell’ambito agroalimentare operano Armando De Nigris, presidente dell’omonima azienda De Nigris, attiva nella produzione di aceto balsamico, Piernicola Leone De Castris e Francesco Paolo Valentini sono rispettivamente alla guida delle aziende vitivinicole Leone De Castris e Famiglia Valentini. Emiliani sono Averardo Orta, ceo dell’ospedale Santa Viola di Bologna, ed Enrico Grassi, presidente di Elettric 80. Nel settore metallurgico opera Marco Galliani, ad di Profilati. Attivo nel comparto finanziario è Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato di Banca Popolare di Sondrio. Bruno Vianello è ad di Texa, mentre il piemontese Gregorio Chiorino è ad di Chiorino spa, Giovanni Laviosa dal 1997 è alla guida di Laviosa Chimica Mineraria, mentre Mario Biasutti è ad di Mabi International, Arnaldo Manini è presidente e ceo di Manini Prefabbricati e Pierluca Impronta di Mag.

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La Juventus licenzia Allegri: uno scontro giuridico all’orizzonte

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La Juventus ha preso una decisione drastica e senza precedenti, licenziando Massimiliano Allegri per giusta causa. Dopo l’esonero avvenuto il 17 maggio scorso, l’allenatore è stato formalmente licenziato dalla società torinese. La notizia ha scosso l’intero mondo del calcio, non solo per il peso del personaggio coinvolto ma anche per le circostanze che hanno portato a questa drastica decisione.

Il licenziamento di Allegri ha radici in quella che è stata definita la “folle notte di Roma”. Dopo la vittoria della Coppa Italia il 15 maggio, in un match disputato all’Olimpico, l’ex allenatore bianconero ha dato sfogo a una serie di comportamenti ritenuti inaccettabili dalla dirigenza della Juventus. Allegri si è scagliato contro l’arbitro, ha danneggiato le attrezzature presenti fuori dagli spogliatoi, tra cui un set fotografico, e ha anche rivolto insulti al direttore di Tuttosport. Questi atti, avvenuti in un momento che avrebbe dovuto essere di pura celebrazione, hanno offuscato la gioia della vittoria. La Juventus ha trovato i comportamenti di Allegri non compatibili con la propria etica. La scelta di esonerare l’allenatore è stata immediata, ma la decisione di procedere con il licenziamento per giusta causa è arrivata solo successivamente, dopo attenta

È quasi certo che questa decisione porterà a un’importante battaglia legale. Allegri ha già manifestato l’intenzione di presentare ricorso contro il licenziamento. Si prevede quindi una lunga diatriba giudiziaria che vedrà contrapposti il tecnico e la società bianconera. L’esito di questa controversia sarà attentamente osservato, non solo dai tifosi e dagli addetti ai lavori, ma anche dagli esperti di diritto sportivo, poiché potrebbe stabilire un precedente significativo.

 

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Cultura

Caso Saviano, Sandro Veronesi al leader degli editori Cipolletta: non cambio idea su Buchmesse

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“Non cambio idea da un giorno all’altro. Innocenzo Cipolletta era presente alla conferenza stampa a Francoforte e forse poteva dire lì qualcosa”. Lo dice Sandro Veronesi – il primo scrittore a rinunciare a far parte della delegazione italiana alla Buchmesse di Francoforte 2024, dove l’Italia sarà Ospite d’Onore, per l’esclusione di Roberto Saviano – rispondendo all’invito di oggi del Presidente dell’Associazione Italiana Editori agli autori coinvolti nel programma a essere presenti alla Buchmesse all’interno del Padiglione italiano.

“In realtà è anche come ha detto Mauro Mazza. La cosa per cui non ci vado esiste ancora perché sono risposte che Mazza ha dato in conferenza stampa. Io mi sono sbilanciato per primo e non ci vado” spiega Veronesi riferendosi alle ragioni con cui il Commissario Straordinario del Governo ha giustificato l’esclusione di Saviano.

“Mi dispiace molto per Francoforte, è la importante fiera nel mondo. Questa volta c’era l’onore riservato all’Italia, ma ormai mi sembra che ce lo siamo giocato, non mi piacerebbe giocarmi anche il mio cambiando idea dopo quello che ho detto” sottolinea lo scrittore due volte Premio Strega del quale è in uscita poche settimane prima dell’inaugurazione della Fiera di Francoforte il nuovo libro, Settembre nero, pubblicato da La nave di Teseo.

“Ci andrò un’altra volta. Non ero stato invitato dai tedeschi. Se si renderà necessario per lavoro, se Elisabetta Sgarbi vorrà fare qualcosa per il libro potrei anche andare” afferma Veronesi che comunque non sarà con la delegazione italiana.

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Marina Berlusconi nominata Cavaliere del Lavoro da Mattarella

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Marina Elvira Berlusconi Cavaliere del Lavoro. La notizia è stata diffusa con l’elenco dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, scelti dal Capo dello Stato su proposta del Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. Tra i nominati figurano anche Lucia Aleotti, Eufrasio Anghileri, Giovanni Arena, Pietro Beccari, Paolo Bertazzoni, Maria Chiara Boni, Giorgio Campagnolo, Carmine Caputo, Caterina Imelde Caselli, Carlo Cimbri, Graziano Giordani, Raffaella Leone, Matteo Bruno Lunelli, Fausto Manzana, Giuseppe Marino, Francesco Giovanni Muntoni, Duilio Paolino, Vito Antonio Primiceri, Fabio Ravanelli, Edoardo Roncadin, Enrico Samer, Antonio Serena Monghini, Giovanni Sgariboldi, e Aquilino Carlo Villani.

Marina Berlusconi ha commentato con gratitudine questa prestigiosa nomina, esprimendo il suo ringraziamento al Presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro. “Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al capo dello Stato Sergio Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro per avermi onorata con questo prestigioso riconoscimento. Lo dedico a Silvio Berlusconi, mio padre, che è stato e sempre sarà ‘il Cavaliere'”, ha dichiarato Marina Berlusconi in una nota ufficiale.

Nella sua dichiarazione, Marina Berlusconi ha voluto ricordare il ruolo fondamentale del padre nella sua carriera: “Ha creduto in me, mi ha sostenuto e mi ha dato la possibilità di fare il mestiere che ritengo il più bello del mondo, quello dell’editore. Da oltre vent’anni ho l’onore di presiedere un grande gruppo come Mondadori, vero e proprio patrimonio del nostro Paese, che ha fatto della libertà e del pluralismo la sua ragion d’essere”.

Marina Berlusconi ha poi condiviso il riconoscimento con tutti coloro che lavorano nel gruppo Mondadori e nel più ampio contesto di Mediaset e Fininvest: “Voglio quindi condividere questo riconoscimento con ciascuna delle persone che lavorano in Mondadori, e, più in generale, con le persone di Mediaset e di tutto il gruppo Fininvest. La mia nomina di oggi è allo stesso tempo un premio al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione”.

La nomina di Marina Berlusconi a Cavaliere del Lavoro è un tributo al suo contributo significativo nel campo dell’editoria e della comunicazione, e un riconoscimento del suo ruolo di leadership in uno dei gruppi mediatici più importanti d’Italia.

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