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Seconda accusa di abusi su minori contro Evo Morales

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Angélica Ponce, ex leader della Confederazione sindacale femminile interculturale boliviana e, sino al 2020, molto vicina ad Evo Morales, ha rivelato alla stampa locale che mentre l’ex presidente risiedeva in Argentina come rifugiato politico (2019-2020) conviveva con quattro minorenni. “Ancora una volta, la giustizia boliviana deve dimostrare di stare con le vittime e non con un carnefice che ha fatto quello che voleva con i diritti umani delle donne. È importante riconoscere che Morales in Argentina viveva con minorenni ed io ne sono testimone”, ha detto Ponce.

Prima di essere espulsa dalla Confederazione sindacale femminile interculturale boliviana nel 2022, Ponce si era recata in Argentina in diverse occasioni per visitare Morales. Oggi l’ex sindacalista ha detto che nella villa in cui Morales si rifugiava, nella provincia argentina di Salta, “Evo diceva pubblicamente che tutti quelli che volevano avere degli appalti gli regalavano una ragazza. Ne aveva 4 a disposizione. Nessuno può più tacere”.

Dopo la denuncia di Ponce, il ministro Eduardo Del Castillo ha chiesto alla leader sindacale di formalizzare la sua denuncia in tribunale. Poi ha aggiunto che i nuovi elementi saranno aggiunti al fascicolo di indagine in corso, dopo il caso scoppiato il 25 settembre scorso che vede lo stesso Morales accusato di tratta e di stupro nei confronti di una minorenne.

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Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

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A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

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Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

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Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

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