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Cronache

Scontro tra minibus e auto nel Salernitano, muore una donna incinta all’ottavo mese

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Un’immensa tragedia ha colpito la giovane Francesca Calandriello, suo marito Antonio Vricella e la loro figlia non ancora nata, Vittoria. Ciò che doveva essere un momento di gioia e attesa si è trasformato in un dolore indicibile quando un tragico incidente stradale ha sconvolto la loro vita. Il tragico incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì a Sant’Arsenio (Salerno).

Francesca, incinta di otto mesi e tre settimane, viaggiava in auto quando è avvenuto lo scontro fatale. Il veicolo da nove posti di una struttura sportiva locale ha impattato contro la sua Fiat 500 sul lato del conducente, causando gravi ferite alla testa per la giovane donna. La situazione era così critica che i soccorritori hanno deciso di trasferire Francesca in elicottero, insieme al suo prezioso carico, nella speranza di salvare entrambe le vite.

Purtroppo, nonostante gli sforzi disperati del personale medico, né Francesca né Vittoria hanno raggiunto l’ospedale in vita. Le ferite riportate erano troppo gravi e non c’era nulla che potesse essere fatto per salvarle. In un istante, la felicità e l’entusiasmo che circondavano l’arrivo imminente di Vittoria sono svaniti nel dolore più profondo.

Francesca e Antonio si erano sposati meno di un anno fa e stavano preparando ogni dettaglio per l’arrivo della loro amata figlia. La loro casa era pronta ad accogliere Vittoria, ma ora sono rimasti solo con il cuore spezzato e il senso di una vita che è stata tragicamente strappata via.

Le circostanze precise dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte della Polizia Stradale di Sala Consilina, che lavora sotto la direzione della Procura di Lagonegro. Si sta valutando se effettuare un’autopsia sul corpo di Francesca per determinare eventuali cause aggiuntive dell’incidente. Il conducente del minibus coinvolto nell’incidente, un giovane di 26 anni, è rimasto sotto shock per l’accaduto. Gli investigatori devono ancora determinare le responsabilità e stabilire se le norme del Codice della Strada sono state rispettate da entrambi i conducenti.

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Muore a tre mesi da tesi, 2mila firme per laurea in sua memoria

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Ha raggiunto oltre 2mila firme in pochi giorni la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org per chiedere la laurea alla memoria a Vincenzo Pio Ferrara, studente prematuramente scomparso iscritto al terzo anno del corso di laurea in Infermieristica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Il giovane Vincenzo Pio – si legge nella petizione lanciata da Teresa Bianco – studente lavoratore aveva solo 25 anni quando la sua vita si è fermata”. A fine maggio 2023, nel corso di uno screening di sorveglianza, gli è stata diagnosticata una leucocitosi mieloide.

“Ha affrontato la malattia – continua il testo della petizione – con grande coraggio convinto: ha continuato a studiare e durante i lunghi ricoveri ha messo la sua esperienza e competenza a servizio degli altri degenti che l’hanno accompagnato durante questo doloroso percorso. Ha, infatti, con tutte le difficoltà del caso sostenuto durante quest’ultimo anno altri tre esami. Ha lottato fino alla fine contro un male, ma alla fine non ce l’ha fatta. È morto così, a tre esami dalla laurea magistrale dopo aver intrapreso un difficile percorso, senza riuscire a concluderlo”. Tra i moltissimi i commenti di sostegno tra i firmatari della petizione, quello di sua sorella Annarita: “Tra un ciclo di chemioterapia e un altro, non si è mai dato per vinto perché lui voleva laurearsi con ogni fibra del suo cuore. Vincenzo merita questa laurea non soltanto banalmente per commemorare il suo ricordo, ma perché questa laurea era già sua, perché questa laurea sarebbe stata solo il coronamento di una carriera di studio fatta di perseveranza, vocazione, dedizione e sacrifici”.

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Convalidato sequestro di 64,7 milioni a GS del gruppo Carrefour

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E’ stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale. Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L’inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”: un presunto sistema, come è emerso anche nei casi Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis ed Esselunga, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”. In particolare, ricostruendo “la ‘filiera della manodopera’, è stato rilevato che i rapporti di lavoro” con GS “sono stati ‘schermati’ da società ‘filtro’ che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i cosiddetti ‘serbatoi’), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.

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Quindicenne scomparsa, telefonata alla madre: ‘Sto bene’

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Avrebbe telefonato ieri sera alla madre, affermando di stare bene e promettendo di rientrare a casa tra qualche giorno, la ragazzina di 15 anni di cui è stata denunciata la scomparsa il 24 aprile scorso, a Camposampiero (Padova). La quindicenne, di origine macedone, è ricercata dopo essersi allontanata per andare a scuola, mercoledì scorso. La denuncia è stata formalizzata dalla madre ai Carabinieri, che conducono le indagini. Un primo messaggio era stato ricevuto giorni fa dall’utenza telefonica della figlia con una scritta in maiuscolo in cui diceva di essere viva. Lo zaino di scuola è stato rinvenuto nel retro del condominio dove vive.

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