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Schlein dice no ad Atreju. FdI, fugge dal confronto

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Il faccia a faccia fra la premier Giorgia Meloni e la segretaria Pd Elly Schlein non s’ha da fare. Almeno non su un palco, non alla festa di FdI. Le occasioni di confronto fra le due leader non mancheranno, ma saranno quelle canoniche, formali, in Aula a Montecitorio. O magari una consultazione in qualche altro palazzo istituzionale, visto che sia Meloni sia Schlein hanno accolto l’appello di Paola Cortellesi a lavorare insieme contro la violenza di genere. Per adesso, però, il mezzo invito fatto alla segretaria Pd a partecipare alla manifestazione di Fdi è caduto nel vuoto. Qualche giorno fa c’era stata una chiacchiera informale in Transatlantico fra Schlein e il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli. Poi è arrivato il “no, grazie” della leader dem: “Con FdI ci confrontiamo e discutiamo in Parlamento, a partire dalla manovra di bilancio”, hanno fatto sapere dal Pd.

“Fugge dal confronto”, è stata la replica. Malgrado il contatto fosse stato stabilito, da FdI non pare che fossero ancora partite le lettere ufficiali, coi timbri, le firme, la ceralacca. Insomma, l’incontro nemmeno nato è già finito. L’appuntamento sarebbe stato per metà dicembre, a Roma, alla manifestazione di FdI, Atreju. Un evento che, negli anni, ha sempre visto sfilare leader anche degli altri schieramenti. “Per gli inviti, anche solo per educazione, non passiamo dalla stampa – ha spiegato Donzelli – Ovviamente, anche in questo Atreju cercheremo sempre il confronto con chi la pensa diversamente da noi. Solo chi non si sente forte delle proprie idee fugge dal confronto”.

Per adesso, pare che non ci siano stati contatti col M5s. Ma anche in zona Giuseppe Conte sembra che non ci sia grande voglia di partecipare. Le energie del Movimento sono concentrate sulle battaglie contro la manovra, ogni mossa della maggioranza che sposti l’attenzione altrove viene considerata “un’arma di distrazione di massa”. Il perché del “no” di Schlein lo ha spiegato l’eurodeputata Camilla Laureti, della segreteria Pd: “Esiste un luogo sovrano per il confronto, che fino a prova contraria è e resta il Parlamento. Altre strade, soprattutto in una fase politica così serrata, saprebbero di inciucio, di compromesso”. Un punto di incontro fra Meloni e Schlein potrà esserci invece sulla lotta alle violenze di genere: la presidente del consiglio ha raccolto l’invito di Cortellesi: “La politica del Governo e la mia posizione personale sono sempre state tese alla ricerca della massima collaborazione”. E anche Schlein ci sta: su questo tema “da qualche tempo rivolgo un appello alla presidente Meloni”, per “mettere da parte l’aspra dialettica”.

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Ue: nuovo colloquio telefonico von der Leyen-Meloni

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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la premier Giorgia Meloni hanno avuto un colloquio telefonico ieri in serata. Lo riferisce una portavoce dell’esecutivo Ue. La conversazione si è concentrata su “tutte le questioni di interesse comune attuale”, compreso il sostegno all’Ucraina e il dossier dei dazi nel quadro della trattativa tra l’Ue e l’amministrazione Trump.

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Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

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Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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