Hanno sicuramente agito in buona fede i Servizi Sociali, hanno creduto a quella donna di nazionalita’ colombiana che aveva denunciato i presunti maltrattamenti del marito italiano. Ma cosi’ facendo l’hanno anche indirettamente aiutata a scappare illecitamente all’estero con i figli, strappandoli al padre, che alla fine del processo e’ stato assolto con formula piena dalla sue accuse. Puntano il dito anche contro i servizi sociali i giudici del Tribunale di Napoli Nord che lo scorso luglio hanno ritenuto non colpevole un 52enne del Napoletano accusato dalla moglie di maltrattamenti in famiglia, anche in presenza di minori, “perche’ il fatto non sussiste”. Nelle motivazioni addotte dai giudici alla loro sentenza, si evidenziano innanzitutto le mendaci dichiarazioni rese dalla presunta vittima agli investigatori. Poi si stigmatizza il comportamento “indubbiamente affrettato e precipitoso” dei servizi sociali i quali, a seguito di un litigio in casa nel giugno 2019, decisero il trasferimento della donna e dei suoi due figli in una struttura alternativa senza pero’ comprendere, viene sottolineato, “quali fossero le reali dinamiche della famiglia”, “gia’ dissolta sentimentalmente e come comunione di interessi, ma ancora in piedi per la mera contesa dei figli tra l’Italia e la Colombia”.