Si alza da Piazza Vittorio il grido del Movimento 5 Stelle contro il riarmo. Alle 13 di sabato 5 aprile, centinaia di militanti, sostenitori e cittadini hanno sfilato in corteo fino ai Fori Imperiali, dove è stato allestito il palco per la grande manifestazione nazionale voluta da Giuseppe Conte. Un’iniziativa di piazza “di popolo”, come l’ha definita lo stesso leader M5s, che segna un punto politico decisivo: no all’aumento della spesa militare e sì a un’alternativa sociale ed economica alla destra di governo.
Oltre 100 pullman partiti da tutta Italia, 500 persone in treno dal Nord, altri in arrivo dalla Sardegna in aereo: un’organizzazione capillare, con le bandiere del Movimento e i vessilli della pace. In testa al corteo, i giovani del M5s, almeno 200 secondo gli organizzatori.
Il Pd risponde presente
Ad accompagnare il corteo, anche una delegazione del Partito Democratico, in un gesto di apertura che punta a rinsaldare il fronte delle opposizioni. A rappresentare i Dem, il capogruppo in Senato Francesco Boccia, il responsabile organizzazione Igor Taruffi, Marco Furfaro, Annalisa Corrado, Antonio Misiani, Emiliano Fossi, Cecilia D’Elia, Cristina Tajani, Marco Sarracino, Susanna Camusso, Sandro Ruotolo. Assente Elly Schlein, che ha però ribadito il valore dell’iniziativa e la volontà di ascoltare e dialogare con gli alleati:
“Abbiamo differenze, ma anche molte convergenze. La destra si batte uniti, sul terreno sociale ed economico, non inseguendola”.
Conte: “Costruiamo un’alternativa”
Dal palco, Giuseppe Conte ha parlato chiaro:
“Quella di oggi è una piazza che mette il primo grande mattone per un progetto di governo alternativo. Non ci rassegniamo a una destra che non dà risposte ai problemi reali degli italiani”.
Accanto a lui, tutti i vertici M5s, compresi i capigruppo di Camera, Senato e Parlamento Europeo, i vicepresidenti del Movimento, l’ex presidente della Camera Roberto Fico, la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
Intellettuali, artisti, esponenti della società civile
Sul palco si sono alternati anche volti noti della cultura e della scienza:
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lo storico Alessandro Barbero
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il giornalista Marco Travaglio
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lo storico dell’arte Tomaso Montanari
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il geologo e divulgatore Mario Tozzi
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l’attore Massimo Wertmüller
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Barbara Spinelli, la giornalista Saskia Terzani, figlia di Tiziano
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e l’economista americano Jeffrey Sachs, intervenuto a sostegno delle ragioni pacifiste.
Tra i curiosi, anche attesa per la TikToker Rita De Crescenzo, che aveva lanciato un video-appello alla partecipazione. La sua presenza non è passata inosservata, a testimonianza della trasversalità di una piazza che si voleva popolare e plurale.
Il contesto
La manifestazione si è svolta in contemporanea al presidio contro il nuovo decreto sicurezza al Pantheon, promosso da Rete Nazionale No Ddl Sicurezza, con adesioni da Pd, M5s, Avs, +Europa (ma non da Iv o Azione). Intanto +Europaera impegnata con i banchetti per il referendum sulla cittadinanza, mentre domenica si terranno le piazze per l’Europapromosse dai sindaci Lepore e Nardella.
Sul fronte parlamentare, si annuncia una settimana intensa con il voto sulle mozioni contro il riarmo presentate da M5s, Avs e Azione.