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Economia

Meloni, impatto affrontabile. Bankitalia taglia stime pil

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La Borsa crolla e perde il 6,5%, mentre la Banca d’Italia taglia le stime sul Pil, di due punti per quest’anno, tre per il 2026 e due per l’anno successivo. Davanti a questi numeri Giorgia Meloni si trova a predicare “attenzione”, perché “il panico e l’allarmismo possono causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi”. I suoi prossimi passi sono riunire lunedì la task force di ministri sui dazi, che è ” prioritariamente impegnata sul tema” e dovrà valutare gli impatti settore per settore. E l’indomani il confronto con i rappresentanti delle categorie produttive “per trovare le soluzioni migliori”. Per affrontare gli effetti delle barriere commerciali elevate da Donald Trump, per la premier è necessaria una “trattativa con gli Usa”, ma le sue richieste in pubblico sono rivolte soprattutto all’Unione europea. A partire dalla “sospensione” delle norme del Green Deal sull’automotive.

All’interno del governo vengono liquidati i paragoni con le iniziative interne già avviate da Francia e Spagna. Di certo si fanno i conti con situazioni di bilancio diverse, nonostante l’Istat certifichi che per la prima volta da fine 2019, si registra un trimestre (l’ultimo del 2024) non in deficit, con un avanzo sul Pil dello 0,4%, “a seguito di un sostanziale contenimento della spesa rispetto all’incremento delle entrate”. Il Def in arrivo nel Consiglio dei ministri di mercoledì pomeriggio non potrà non tener conto del nuovo scenario. Intanto la Banca d’Italia taglia le stime sul Pil “soprattutto” per effetto “dell’inasprimento delle politiche commerciali”: il +0,8% previsto a dicembre scorso per il 2025 cala a +0,6%, mentre per il 2026 la stima di +1,1% scende a 0,8% e nel 2027 da +0,9% a +0,7%. Nel Consiglio dei ministri a fine giornata, Meloni ribadisce il concetto lanciato in mattinata da Ortona, il porto abruzzese dove ha fatto tappa la nave scuola Amerigo Vespucci. C’è “preoccupazione”, perché “è un problema che va risolto ma “non ne farei la catastrofe che sto ascoltando in questi”.

Il suo ragionamento è accompagnato dalla constatazione che il mercato Usa vale il 10% dell’export italiano, e “non smetteremo di esportare” oltreoceano. Mentre la presidente del Consiglio è in elicottero in volo da Ortona a L’Aquila, però, la Borsa di Milano tocca il -7%, un minimo uguale a quello dell’11 settembre. Per Antonio Tajani il tonfo è per “un allarmismo eccessivo”, perché “stampa e politici” agiscono “come se stesse crollando il mondo”. Il ministro degli Esteri lunedì si confronterà con gli omologhi Ue, e in quell’occasione solleciterà di evitare dazi ai prodotti americani, ma piuttosto di mandare “un segnale politico agli Usa per dire ‘basta’”. Non è ancora sui radar un viaggio a Washington di Meloni, che invece all’Ue chiede di rimuovere quei dazi che si è “autoimposta”, usando un’espressione a cui di recente ha fatto ricorso anche Mario Draghi. A partire dalla necessità di “sospendere le norme sul Green Deal in tema di automotive”.

Perché, spiegano fonti di governo, il settore preme per rinviare l’obbligo di auto a emissioni zero dal 2035. Se “i dazi all’importazione con ogni probabilità saranno in parte assorbiti”, secondo la premier il protezionismo americano può impattare indirettamente sull’indotto italiano che produce le automobili tedesche. Roma insiste anche per attivare la clausola generale di salvaguardia per una deroga al Patto di stabilità. Per ora non arrivano reazioni da Bruxelles, dove sul tema automotive l’Italia ha già ottenuto lo stop alle sanzioni per i costruttori e un’apertura sui biocarburanti.

In vista del confronto di martedì a Palazzo Chigi, già si profilano gli input dei settori produttivi più colpiti dai dazi, che potrebbero essere accolti in un provvedimento del governo. Si tratta del disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica rinnovabile da quello del gas, o lo spostamento di risorse dal Piano Transizione 5.0 ai contratti di sviluppo, ossia gli incentivi agli investimenti che possono agire come fattore anti-delocalizzazione. Con gli imprenditori, spiega Meloni, si punta a “capire quali possano essere le soluzioni, a livello italiano, europeo e in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni e arrivare a rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli”.

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Economia

Intesa Sanpaolo, il Consiglio di Amministrazione conferma l’indipendenza di 15 consiglieri

La banca comunica l’esito delle verifiche sui requisiti di indipendenza dopo le valutazioni del Cda e del comitato di controllo.

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Sono quindici i consiglieri di amministrazione di Intesa Sanpaolo risultati in possesso dei requisiti di indipendenza, secondo quanto comunicato oggi dalla banca a seguito delle verifiche e valutazioni svolte dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato per il controllo sulla gestione.

I consiglieri indipendenti confermati sono:
Paola Tagliavini, Mariangela Zappia, Liana Logiurato, Pietro Previtali, Maria Alessandra Stefanelli, Bruno Maria Parigi, Anna Gatti, Guido Celona, Mariarosaria Taddeo, Fabrizio Mosca, Mariella Tagliabue, Maura Campra, Roberto Franchini, Riccardo Secondo e Carlo Motta.

La comunicazione è parte del consueto processo di verifica della sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa e dai criteri adottati dall’istituto. Intesa Sanpaolo ribadisce così il proprio impegno per una governance basata su trasparenza, equilibrio e indipendenza.

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Economia

Lamborghini, i nuovi incarichi della struttura commerciale

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Nell’ambito di un processo di riorganizzazione interna volto a garantire continuità, valorizzazione delle risorse e consolidamento della leadership nei mercati di riferimento, Automobili Lamborghini annuncia una nuova serie di nomine all’interno della struttura commerciale globale. Nello specifico, Andrea Cavedagni, precedentemente head of UK, diventa head of area North, Americas, con sede a Toronto. Davide Sfrecola, in precedenza head of Japan per la casa del toro, prende il posto di Cavedagni come head of UK. Mentre Paolo Sartori passa dal ruolo di head of Middle East & Africa a quello di head of Japan. Inoltre, Alessio Soligo raccoglie il testimone di Paolo Sartori diventando head of Middle East & Africa; e Gaetano Santoro subentra a Soligo in qualità di sales area manager South Europe. Infine, Nidhi Kaistha, proveniente dall’esterno, assume il ruolo di head of India.

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Ambiente

Microsoft presenta Aurora: l’intelligenza artificiale che rivoluziona le previsioni meteo e ambientali

Più veloce, più precisa e capace di prevedere anche tempeste di sabbia e cicloni: il nuovo modello AI supera gli standard globali.

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Aurora è il nome della nuova intelligenza artificiale sviluppata da Microsoft che segna un punto di svolta nella previsione del tempo e degli eventi ambientali. Più che un semplice modello meteorologico, Aurora è un sistema avanzato in grado di modellare l’intero sistema Terra, integrando dati su atmosfera, oceani e qualità dell’aria. Le sue straordinarie prestazioni sono state appena pubblicate sulla rivista scientifica Nature.

Oltre il meteo: una mappa predittiva globale della Terra

Aurora è in grado di prevedere l’evoluzione dei cicloni tropicali, l’altezza delle onde oceaniche, la direzione dei venti, la qualità dell’aria e persino fenomeni eccezionali come le tempeste di sabbia, superando nettamente i modelli meteorologici tradizionali. Il sistema si basa su oltre un milione di ore di dati geofisici raccolti da satelliti, radar, stazioni meteorologiche e simulazioni: un dataset che gli sviluppatori definiscono il più ampio mai assemblato per un modello IA di questo tipo.

Apprendimento rapido e flessibile

Aurora si distingue anche per la rapidità di addestramento: l’intelligenza artificiale è in grado di imparare a generare previsioni in pochi secondi e può essere ulteriormente specializzata per compiti mirati – come la previsione delle onde o dell’inquinamento – utilizzando una quantità limitata di dati aggiuntivi.

Più precisa dei modelli ufficiali

I risultati sono impressionanti. Secondo lo studio su Nature, Aurora fornisce previsioni meteo a 10 giorni più accurate e a un costo computazionale inferiore rispetto ai modelli utilizzati dalle principali agenzie internazionali, compreso quello del prestigioso Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF).

Durante i test, Aurora ha:

  • Previsto con quattro giorni di anticipo l’arrivo del tifone Doksuri (luglio 2023) nelle Filippine.

  • Superato il National Hurricane Center nella previsione dei percorsi dei cicloni tropicali a cinque giorni.

  • Battuto sette importanti centri di previsione per i percorsi dei cicloni nella stagione 2022-2023.

  • Indicato con un giorno di anticipo la tempesta di sabbia che ha colpito l’Iraq nel giugno 2022.

Un nuovo paradigma per la meteorologia globale

Con Aurora, Microsoft ridefinisce le potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata alla scienza del clima e dell’ambiente, aprendo nuove strade non solo per il meteo quotidiano ma anche per la gestione delle emergenze climatiche, la navigazione marittima, la salute pubblica e la pianificazione energetica.

(L’immagine in evidenza è stata creata grazie a sistemi di intelligenza artificiale) 

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