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Politica

Riapre la Terza Camera del Parlamento, Vespa: a Porta a Porta spazio a tutti ma senza urla

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Spazio a tutti, a chi e’ contrario al green pass e forse anche ai no-vax, ma senza sgomitare e solo con posizioni argomentate. Bruno Vespa torna con Porta a Porta e conferma il percorso di una squadra che – afferma – “e’ una corazzata ma qualche volta si trasforma in un vascello pirata”. Si parte domani in seconda serata su Rai1 per la 27/a edizione, in onda ogni martedi’, mercoledi’ e giovedi’. “Avremo uno studio rinnovato, con piu’ sedie e un ritorno parziale di pubblico – spiega il conduttore -. La sigla dopo 27 anni sara’ ridotta, sara’ sempre Via col vento, ma portata a 28 secondi dai 57 precedenti. Stiamo provando anche ad alleggerire i servizi rinnovando la grafica”. Qualche ritocco anche nei contenuti. “Avremo spesso a confrontarsi con i politici una famiglia campione – rivela il conduttore -. Domani con il ministro Bianchi ci sara’ una famiglia di Osimo, cattolica con tre figli, per parlare di smart working e dad. Ma avremo poi famiglie di diversa estrazione”. Non ci sara’, come da tradizione, il presidente del Consiglio nella prima puntata. “Draghi ha dato una sola intervista al Tg1 sull’Afghanistan – argomenta Vespa -. Mi pare che il presidente del Consiglio stia seguendo una linea chiara”. Tra gli altri ospiti di domani il ct Roberto Mancini e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli con le tre campionesse dei 100 metri a Tokyo Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto. A seguire Giorgio Palu’, presidente Aifa e esperto di virologia, a confrontarsi col professor Valentino Di Carlo che “ha dubbi sul vaccino ed e’ contrario al green pass”. “Noi abbiamo sempre fatto una campagna a favore del vaccino – ricorda il giornalista – ma ospitiamo quella parte minoritaria chi non vuole il green pass per dare voce a tutti”. “Quello dei no vax – sottolinea ancora – e’ un tema delicato, vedremo se invitarli. Rappresentiamo posizioni che vengono argomentate, non quelle di gente che fa solo caciara”. Il conduttore e’ d’accordo sul fatto che i talk show siano corresponsabili della confusione sui vaccini. “E’ evidente che abbiamo scelto di non litigare in maniera vistosa nel programma – aggiunge -. E’ vero che le urla spesso portano un 1% di share in piu’, ma noi preferiamo rinunciare”. Vespa ricorda anche di aver ricevuto denunce e minacce dai no-vax. “Ho dovuto difendermi dopo 50 anni di mestiere davanti al Comitato etico dell’Ordine dei giornalisti – racconta -. L’Ordine non ha dato seguito alle accuse, ma e’ stato comunque Vespa, a Porta a Porta spazio a tutti ma senza urla doversi andare a giustificare a proposito”. Il direttore di Rai1, Stefano Coletta, promuove la trasmissione. “Quando non ho avuto tempo di approfondire un fatto o un contesto – afferma -, guardo Porta a Porta perche’ ne esco con una comprensione non fumosa dei fatti. E’ un appuntamento ormai consolidato nonostante il palinsesto tv delle concorrenti che conclude la prima serata all’una di notte renda complicato portarsi un bacino di pubblico in seconda serata”. Per le amministrative non potranno essere invitati tutti i candidati a sindaco delle grandi citta’, perche’ – fa sapere Vespa – “sono troppi e la legge sulla par condicio e’ chiara”, ma saranno ospitati i due candidati ai ballottaggi. Il 4 e’ in programma anche una prima serata per commentare il risultato delle amministrative nella quale “sara’ ospite Monica Maggioni”. Con l’ex presidente Rai – assicura – nessuna rivalita’. “Non vedo problemi con Maggioni, ha una buona serata il lunedi’, ognuno ha i suoi spazi e ci rispettiamo, siamo amici”.

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Politica

Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

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Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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