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Politica

Redivivo Berlusconi: siamo noi il perno determinante della coalizione

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Silvio Berlusconi, dopo una campagna elettorale giocata da protagonista, rivendica i risultati ottenuti da Forza Italia. Il suo ‘centro’ si conferma “decisivo” per il successo della coalizione trainata da FdI e diventera’ garante di europeismo e atlantismo del prossimo governo. “Un buon rapporto con i nostri storici alleati degli Stati Uniti e dei maggiori Paesi dell’Unione Europea e’ essenziale per il futuro dell’Italia”, avverte il cav, che si impegna a lavorare in prima linea per il bene del Paese, chiedendo gia’ da ora un intervento contro il caro bollette. In un videomessaggio a commento dei dati elettorali, Berlusconi definisce “positivo” il risultato ottenuto dagli azzurri (che superano l”8% e tallonano la Lega), ma soprattutto si toglie un bel sasso dalla scarpa parlando del terzo polo. “La forte crescita di Fratelli d’Italia non e’ avvenuta ai nostri danni e il tentativo dei cosiddetti centristi di catturare i nostri voti e’ completamente fallito – rimarca -. Il loro limitato successo e’ andato a scapito del Partito Democratico”. Il leader forzista non dismette nemmeno per un minuto i panni di regista e collante della coalizione vincitrice: “Un’alleanza vera, che sono orgoglioso di avere fondato 28 anni fa – ricorda – e alla quale gli italiani hanno di nuovo affidato la responsabilita’ di governo del Paese. Faccio i miei complimenti a Giorgia Meloniper l’eccellente risultato ottenuto e ringrazio Matteo Salvini per il suo impegno come sempre generoso e leale in campagna elettorale”. Ieri notte il presidente di FI ha sentito sia la presidente di Fratelli d’Italia, sia il segretario leghista e i contatti tra i tre, da ora in poi, sono destinati ad aumentare esponenzialmente. Gli azzurri definiscono “indispensabile” il ruolo del loro partito per i numeri del futuro governo (soprattutto al Senato) e sono decisi a far pesare il loro contributo sia nelle scelte politiche, sia nel prossimo Cdm. Per il coordinatore Antonio Tajani, che si appresta ad entrare per la prima volta a Montecitorio, “il centrodestra e’ pronto a governare il Paese per i prossimi cinque anni. Forza Italia – afferma – sara’ l’anima europeista e liberale, la garanzia sul piano internazionale del prossimo esecutivo”. Dal Partito Popolare Europeo arriva subito la sponda: “Siamo fiduciosi che FI guidera’ il prossimo governo in un percorso che servira’ i migliori interessi del popolo italiano come parte di un’Europa forte e stabile. L’Italia e’ un’ancora per l’Europa e il nostro partito una bussola per i valori europeisti”. Berlusconi ritornera’ a Palazzo Madama ma – sottolineano dal suo entourage – non ambisce a fare il prossimo presidente del Senato. Il suo ruolo e’ piu’ nei contenuti. Non a caso, gia’ da adesso si pone come ‘guida’ dell’alleanza: “Gli italiani si aspettano che si dia subito corso agli impegni presi, a cominciare da quello contro il caro-bollette, che va immediatamente affrontato – esorta – anche con provvedimenti eccezionali per evitare che il costo dell’energia costringa le aziende alla chiusura e getti le famiglie sul lastrico”. Il futuro esecutivo? Sara’ “autorevole, capace di coinvolgere le energie migliori del Paese e di instaurare un dialogo proficuo e sereno con l’opposizione, pur nella chiara distinzione dei ruoli”.

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Politica

Elezioni comunali Napoli: sfida di Paolo Russo a Marigliano e ritorno degli ex sindaci

Paolo Russo in corsa a Marigliano, ex sindaci in campo e centrodestra solido: ecco come cambiano le elezioni comunali nella provincia di Napoli tra sorprese e conferme.

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Tornano tanti ex sindaci nella città metropolitana di Napoli, mentre il campo largo annaspa e crolla l’asse Pd-Cinque Stelle. Il Movimento fondato da Conte praticamente scompare, mentre il centrodestra, pur con qualche difficoltà, regge. Proliferano le liste civiche e resta alta l’attenzione sulle liste pulite e sull’eventuale presenza di “impresentabili”.

Marigliano: la sfida di Paolo Russo

A Marigliano la novità è Paolo Russo (nella foto Imagoeconomica in evidenza assieme a Mara Carfagna), ex deputato di lungo corso, che scende in campo nella sua città d’origine. La sua coalizione “Cuore civico” raccoglie pezzi di centrodestra, società civile ed esponenti progressisti. Il Pd ha invece scelto un altro candidato: Gaetano Bocchino, sostenuto anche da Azione, Verdi e Sinistra. Terzo candidato è Ciro Panariello, appoggiato da una lista civica.

Giugliano: centrodestra contro un centrosinistra diviso

A Giugliano, la città più popolosa della provincia, si sfidano Giovanni Pianese con il centrodestra, Diego D’Alterio con il centrosinistra senza il Movimento 5 Stelle, e Salvatore Pezzella, ex esponente grillino, ora sostenuto da una civica. Resta la spada di Damocle della commissione d’accesso prefettizia che potrebbe portare allo scioglimento per infiltrazioni.

Nola: il Pd rinuncia e resta fuori dalla corsa

A Nola il Pd si sfila a sorpresa e lascia il campo a quattro candidati: Maurizio Barbato (Fratelli d’Italia), Andrea Ruggiero (Per e civiche), Agostino Ruggiero (sostenuto dai socialisti) e Antonio Ciniglio (civiche territoriali). Il ritiro del candidato Pd Giuseppe Tudisco ha lasciato spazio a una corsa senza bandiere ufficiali del centrosinistra.

Volla: sei candidati e la conferma dell’instabilità politica

A Volla si conferma il record di instabilità politica: sei i candidati a sindaco. Tra loro due ex primi cittadini: Giuliano Di Costanzo (sostenuto dal Pd) e Pasquale Di Marzo (civiche). In corsa anche Lino Di Donato (centrodestra), Roberto Barbato (civica), Gennaro Burriello (Potere al Popolo) e Gianluca Pipolo (civiche).

Casavatore: sfida tra ex sindaci

A Casavatore la sfida è tra Vito Marino (appoggiato da cinque civiche), Fabrizio Celaj (Pd e civiche) e Mauro Muto (Fratelli d’Italia). Marino e Muto hanno entrambi già guidato il Comune in passato.

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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