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Cronache

Reddito di cittadinanza revocato a 100mila famiglie

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Reddito di cittadinanza, si procede tra mille difficoltà e handicap. A pochi mesi dall’avvio dell’operazione, voluta a spada tratta dai grillini e da Luigi di Maio in testa, si moltiplicano i segnali di un mezzo fallimento di quello che doveva essere lo strumento-chiave di lotta alla povertà. Da un lato, è partita la revoca dell’assegno per circa 100 mila famiglie che non hanno presentato le integrazioni richieste. Dall’altro è di fatto bloccata ai nastri di partenza la cosiddetta fase due, che prevede la convocazione dei beneficiari presso i centri per l’impiego per il Patto per il lavoro. E, come non bastasse, sono sempre più frequenti i casi di titolari del sussidio finti-poveri o addirittura con precedenti penali.

Lo stato di attuazione del reddito di cittadinanza, insomma, presenta molte ombre oltre a tante luci. Tanto per cominciare, c’è il capitolo revoche. Agli uffici dell’Inps stanno controllando le documentazioni inviate, ma secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero superiori a 100mila le famiglie che stanno ricevendo un provvedimento di revoca del trattamento: in pratica una su dieci di quelle che lo ricevono (943mila).  A inizi ottobre, l’Inps aveva inviato un avviso via sms a 520mila famiglie titolari del reddito o della pensione di cittadinanza, sollecitando l’integrazione della domanda  presentata a marzo, pena la sospensione del sussidio fino a quando gli adempimenti richiesti non saranno rispettati. Al 21 ottobre, l’80-81% della platea interessata ha dato riscontro alla richiesta. Circa il 19-20 per cento non lo ha fatto: principalmente nuclei di extracomunitari.  Le richieste di integrazione riguardano, nello specifico, l’attestazione che il richiedente non sia soggetto a misure cautelari (arresto, fermo) né che abbia riportato condanne definitive negli ultimi dieci anni, e che in famiglia non ci siano disoccupati a seguito di dimissioni volontarie. Mentre per gli extracomunitari, si prescrive che “devono produrre una certificazione rilasciata dall’autorità competente dello Stato estero”, tradotta in italiano e “legalizzata” dal consolato italiano comprovante «la composizione del nucleo familiare e il possesso dei requisiti reddituali e patrimoniali”.

Il risultato delle revoche, comunque sia, è che il numero delle famiglie beneficiarie del sussidio potrebbe scendere a quota 850mila, contro il milione 248mila stimato dal governo. Con la conseguenza che la spesa potrebbe calare di circa due miliardi rispetto alla stima originaria. Il secondo fronte di criticità riguarda la progressiva scoperta, attraverso i  controlli della Guardia di Finanza, di furbetti del reddito, soggetti che hanno ottenuto il sussidio senza avere i requisiti: agli onori delle cronache, in questi giorni, il moltiplicarsi di casi, soprattutto al Sud, di titolari del reddito che sono risultati essere spacciatori, contrabbandieri, addirittura usurai.

Da ultimo, il terzo versante problematico tocca l’attivazione delle persone destinatarie presso i centri per l’impiego. In attesa che comincino a essere operativi i navigator, le convocazioni dei beneficiari presso i servizi per il lavoro delle regioni sono meno di 100 mila.

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Cronache

Da Totò a Croce, gli eventi per celebrare i 2500 anni di Napoli

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Una N a simulare un’onda marina, quella degli eventi che diffonderanno l’immagine di Napoli nel mondo in occasione dei suoi 2500 anni mettendo assieme e avvolgendo, proprio come fa un’onda, tutte le arti che fanno di Napoli una capitale: dalla cultura al teatro, dalla scienza al dialogo tra i popoli. E’ il logo – affiancato dalla scritta Napoli Musa – che farà da sfondo al cartellone di eventi per il venticinquesimo centenario della fondazione di Napoli presentato oggi nel corso di una conferenza stampa in Prefettura.

Dalla mostra su Totò, una delle grandi maschere di Napoli, al volume che realizzerà la Treccani sulla cultura partenopea: sono tante le iniziative contenute in un programma che è ancora in evoluzione e che verrà integrato nelle prossime settimane con un secondo blocco. Sette milioni di euro il budget messo a disposizione dal Governo. Quattro linee di indirizzo: cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione. Si parte il 26 e 27 maggio con il vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo che aprirà ufficialmente le celebrazioni.

A giugno l’Unesco ha scelto Napoli per la prima “Biennale dei Patrimoni” (5-6 giugno), iniziativa che si propone la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico, anche subacqueo. Il 12 e 13 giugno al centro di produzione Rai di Napoli si terranno gli Abu Rai Days, una due giorni-evento con ottanta rappresentanti di emittenti di servizio pubblico, commerciali e altre organizzazioni che operano nel campo della comunicazione e dei media nell’area asiatica e del Pacifico. A luglio, il 24, l’orchestra del San Carlo si esibirà a Yereva, in Armenia.

Con gli artisti del San Carlo i solisti dell’Accademia Belcanto diretti da Riccardo Frizza inaugureranno il progetto Diffusioni, un percorso artistico che comprende musica sinfonica, celebri arie d’opera del patrimonio lirico, la tradizione teatrale partenopea e la danza. In ballo anche una iniziativa a Baku, capitale dell’Azeirbaigian gemellata con Napoli. A settembre prende vita il progetto che si ispira agli studi e alle riflessioni di Benedetto Croce e si propone di ricostruire la storia della toponomastica napoletana tra il XIX e il XX secolo. Ottobre sarà il mese dell’omaggio a Totò con un fine settimana di 24 ore ininterrotte di spettacoli tra il 4 e il 5 ottobre, in cui si esibiranno venti compagnie teatrali.

La manifestazione si terrà al Teatro di San Carlo e, tra uno spettacolo e l’altro, saranno proiettati filmati sulla Napoli cinematografica. In programma anche una mostra che sarà allestita a Palazzo Reale e che successivamente verrà portata negli 85 istituti italiani di cultura sparsi nel mondo. “Credo che Totò meritasse una sorta di visibilità internazionale con una mostra su di lui – ha detto Pupi Avati, membro del comitato Neapolis 2025 – e mi fa piacere il coinvolgimento delle compagnie teatrali. Napoli vanta tra i migliori registi italiani non solo del cinema di ieri ma anche del cinema di oggi”. Ma ottobre sarà anche il mese dei Med Dialogues (15-17 ottobre), lo spazio di riferimento per l’analisi e il confronto su geopolitica, energia, sicurezza e sviluppo dove è prevista la presenza di diversi ministri degli Esteri.

Dal 20 al 24 ottobre si svolge il Prix Italia, organizzato da Rai, il più antico concorso internazionale dedicato alle migliori produzioni radiofoniche, televisive e multimediali realizzate da broadcaster pubblici e privati e che vedrà la presenza di oltre cento operatori mondiali. Il 21 dicembre, data convenzionalmente riconosciuta come “la nascita di Napoli”, vedrà un momento che verrà annunciato nella seconda parte dell’anno.

A dicembre verrà presentato il volume, edito dalla Treccani, che racchiude una raccolta di circa venti saggi scritti da personalità di rilievo nazionale e internazionale sulla cultura napoletana. ll programma vedrà anche la realizzazione di una rassegna dedicata a Benedetto Croce, con il film di Pupi Avati, “Un Natale a casa Croce”, che ricostruisce le vicende umane e intellettuali di uno dei più grandi pensatori italiani. Sempre a fine anno il Teatro di San Carlo sarà protagonista con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli della Mostra dei figurini teatrali, ossia i bozzetti e disegni che testimoniano il lavoro dei grandi maestri scenografi e costumisti del tempo.

“E’ stato un tour de force – commenta il prefetto di Napoli Michele di Bari, presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500 – ma abbiamo messo su un programma di progettualità ambizioso e articolato che darà un grande impulso al ruolo che questa città può giocare”. Nessuna sovrapposizione con l’attività del Comune: “Col sindaco ci sentiamo più volte al giorno, il nostro interlocutore non è chicchessia ma la città di Napoli. Agiamo tutti nell’interesse di Napoli”. In serbo anche una sorpresa, uno spettacolo di droni. “Ci stiamo ragionando”.

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Cronache

Alberto Stasi trascorre al lavoro primo giorno semilibertà

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 È trascorso come gli altri il primo giorno di semilibertà effettiva per Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi. Da quando si è saputo il 41enne è uscito dal carcere di Bollate per andare in ufficio come fa da quando ha ottenuto il permesso per il lavoro esterno. Le prescrizioni standard di quello che può fare e non fare sono state messe nero su bianco in un provvedimento. Per poter svolgere le attività indicate dal giudice di sorveglianza, Stasi dovrà ogni volta fare richiesta e programmarle. Nonostante benefici della semilibertà, infatti, l’ex studente della Bocconi ha trascorso il fine settimana di Pasqua sempre in carcere.

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Cronache

Ucciso a colpi di pistola in auto mentre fa benzina

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Omicidio questa mattina in una stazione di benzina di Mondragone, comune del litorale casertano. Un commerciante, L.M., è stato ucciso a colpi di pistola da un uomo, un imprenditore, che ha fatto fuoco mentre la vittima era in auto, per poi allontanarsi sotto gli sguardi terrorizzati del gestore del distributore, situato sulla statale Domiziana, e di altri avventori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini.

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