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Putin saluta Berlusconi, ‘per me è stato un vero amico’

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“Una persona cara e un vero amico”. Vladimir Putin è forse uno dei pochi, tra i grandi del mondo, a piangere davvero Silvio Berlusconi, al di là dei tweet e dei comunicati di altri che hanno affidato condoglianze e ricordi ai rispettivi portavoce. La morte del leader di Forza Italia è “una perdita irreparabile e un grande dolore”, afferma il presidente russo in un messaggio a Sergio Mattarella postato sul sito del Cremlino, nel quale scrive di aver “sempre sinceramente ammirato la sua saggezza, la sua capacità di prendere decisioni equilibrate e lungimiranti anche nelle situazioni più difficili” e ricorda che “in ognuno dei nostri incontri mi trasmetteva la sua incredibile vitalità, il suo ottimismo e il suo senso dell’umorismo”. Per Putin, Berlusconi ha dato “un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa” e la notizia della morte del Cavaliere è stata data immediatamente come breaking news da tutte le agenzie e dalle tv russe. Le dichiarazioni del leader del Cremlino arrivano a metà giornata e sono praticamente le prime, fuori dai confini italiani. Poi via via si fanno vivi i vertici delle istituzioni europee. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen si dice “addolorata” e sottolinea che Berlusconi “ha guidato l’Italia in un momento di transizione politica e da allora ha continuato a plasmare il suo amato Paese”. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si limita a scarne “condoglianze” mentre la presidente dell’europarlamento Roberta Metsola apre la plenaria a Strasburgo con un “grazie Silvio”, ricordando il “combattente che ha guidato il centrodestra” e che “ha lasciato il segno”.

Dal premier britannico Rishi Sunak, il riconoscimento dell’ “enorme impatto sulla politica italiana lungo diversi decenni”, mentre l’ex primo ministro laburista Tony Blair usa toni caldi di amicizia, senza tacere sui suoi tratti divisivi, per rendere omaggio a un leader che condivise con lui il sostegno agli Usa di George W. Bush sulla guerra in Iraq. “Per me Silvio Berlusconi è stato un leader capace, accorto e, ciò che più è importante, di parola”, sono le parole di Blair che definisce l’ex presidente del Consiglio una personalità “larger than life”: espressione inglese che si usa per indicare figure e caratteri fuori dall’ordinario fino all’eccesso. La testimonianza del presidente francese Emmanuel Macron arriva in serata sul sito dell’Eliseo: “Con il Cavaliere scompare una figura di primo piano dell’Italia contemporanea” che si spese per “riaffermare i legami fra le nostre due nazioni sorelle”. Freddino Wolfgang Buechner, portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che esprime “partecipazione” al governo e al popolo italiano senza aggiungere altro. Silenzio assoluto invece da Angela Merkel, i cui rapporti con il Cavaliere non sono mai stati particolarmente idilliaci. Come da Nicolas Sarkozy, travolto dai suoi guai giudiziari.

Ha parlato, invece, l’ex parlamentare e leader dell’Spd tedesca Martin Schulz involontario protagonista nel 2003 di una battuta di dubbio gusto al parlamento europeo da parte di Berlusconi che sollevò una bufera internazionale affermando che avrebbe proposto Schulz, all’epoca europarlamentare, a un produttore di un film sui campi di concentramento nazisti “per la figura del Kapò”. “Ogni morte è triste e deplorevole” ma “per il resto, la mia opinione sul bilancio politico di Berlusconi e sui pericoli connessi è ben nota”, è il pensiero di Schulz. L’Italia “ha perso una forte personalità” e “un politico straordinario e appassionato” per il premier olandese Mark Rutte. Mentre il premier ungherese Viktor Orban pubblica su Twitter una foto che lo ritrae con Silvio Berlusconi con scritto, in italiano, “riposa in pace amico mio!”. Da Oltreatlantico giungono le “condoglianze” del segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si limita a “sentite condoglianze”, mentre l’ex presidente Usa George W. Bush ricorda un “leader dinamico” con il quale “non c’era mai un momento noioso” e sottolinea che “io e Laura siamo stati fortunati a trascorrere del tempo con lui durante la mia presidenza”. Silenzio, verrebbe da dire assordante, da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Zelensky a Roma per i funerali di Papa Francesco, forse incontra Trump

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha confermato il suo portavoce, Sergei Nykyforov, spiegando che anche la First Lady Olena Zelenska prenderà parte alla cerimonia funebre.

Incertezza fino all’ultimo sulla presenza

Fino a poche ore prima dell’annuncio, Zelensky aveva espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere la capitale italiana, affermando di non essere certo di “avere il tempo” per partecipare all’evento e per rivedere il presidente americano Donald Trump, anch’egli atteso ai funerali. Alla fine, il presidente ucraino ha scelto di essere presente per rendere omaggio a Papa Francesco.

Un momento solenne di rilievo internazionale

La partecipazione di Zelensky e della First Lady alla cerimonia sottolinea l’importanza del momento, che vede la presenza di numerosi capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.

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Sondaggio Nyt, tasso di approvazione per Trump crolla al 42%

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Il consenso di Donald Trump crolla al 42%, secondo un sondaggio New York Times-Siena college condotto tra il 21 e il 24 aprile su 913 elettori registrati: il 42% approva il suo operato, mentre il 54% lo disapprova (il 5% non sa o non risponde). E solo il 36% pensa che gli Usa siano nella giusta direzione, il 53% crede il contrario (l’11% non sa o non risponde). Quanto al suo secondo mandato, il 66% del campione lo definisce caotico, il 59% preoccupante e solo il 42% eccitante.

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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