Collegati con noi

Esteri

Prigozhin curato per un cancro nella clinica dei vip

Pubblicato

del

Voci e indiscrezioni su Yevgeny Prigozhin si rincorrono da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, e in realtà da prima ancora. Questa volta, però, non si tratta delle sue mire politiche o delle sue accese discussioni con i vertici dell’esercito russo: il capo del Gruppo Wagner avrebbe un tumore all’addome e sarebbe stato sottoposto alle terapie in una clinica per vip, collegata alla figlia dello zar. La notizia è stata diffusa dal sito investigativo indipendente Proekt, che ha parlato a lungo con due dipendenti dell’ex cuoco di Putin, che hanno lavorato con lui per anni. La malattia adesso sembrerebbe sotto controllo, ma ha costretto Prigozhin a cure lunghe e invasive come testimoniano una stanza con un letto per la terapia intensiva, un ventilatore polmonare e un concentratore di ossigeno: tutti oggetti trovati nelle sue dimore di San Pietroburgo e fotografati dalle forza di sicurezza russe durante le perquisizioni seguite all’ammutinamento dei Wagner. Un armamentario per le cure che il capo della Wagner ha sviluppato soprattutto con lo scoppio della pandemia, che ha lo ha portato a evitare il più possibile gli ospedali. Lui, che nella prestigiosa clinica russa di Sogaz collegata alla figlia del presidente Putin, Maria Vorontsova, era registrato come super vip con lo pseudonimo di Dmitry Isaakovich Geyle. Una delle tante identità fittizie utilizzate da Prigozhin per muoversi liberamente e diventata pubblica dopo le perquisizioni delle forze di sicurezza, che hanno trovato un passaporto con il nome del vip ricoverato a Sogaz sotto alla foto del capo della Wagner. Chi lo conosce bene dice che a seguito della diagnosi Prigozhin avrebbe cominciato a condurre uno stile di vita sano e una dieta rigorosa, ma sostiene anche che le sue condizioni di salute avrebbero peggiorato un carattere già forte e facilmente irascibile. Fino a influenzarlo anche nella decisione di imbarcarsi in un ammutinamento contro il Cremlino.

Advertisement

Esteri

Rubio: serve svolta nei colloqui su Ucraina al più presto

Pubblicato

del

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump deciderà quanto tempo gli Stati Uniti dedicheranno alla risoluzione del conflitto ucraino, quindi una svolta nei negoziati “è necessaria molto presto”. Lo ha affermato a Fox News il segretario di Stato americano Marco Rubio. Le posizioni di Russia e Ucraina “si sono già avvicinate, ma sono ancora lontane l’una dall’altra – ha ricordato – ed è necessaria una svolta molto presto. Allo stesso tempo, ha proseguito Rubio, è necessario accettare il fatto che “l’Ucraina non sarà in grado di riportare la Russia alle posizioni che occupava nel 2014”. La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, ha dichiarato durante un briefing che gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare per risolvere il conflitto, “ma non voleremo in giro per il mondo per mediare negli incontri che si stanno attualmente svolgendo tra le due parti. Ora – ha sottolineato – è il momento per le parti di presentare e sviluppare idee concrete su come porre fine a questo conflitto. Dipenderà da loro”.

Continua a leggere

Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

Pubblicato

del

Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

Continua a leggere

Esteri

Siria, Israele bombarda zona palazzo presidenziale Damasco

Pubblicato

del

L’esercito israeliano ha annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. “Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo”, ha scritto l’esercito israeliano su Telegram.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto