Collegati con noi

Uncategorized

Pd e M5s alla prova delle urne, ma il patto langue

Pubblicato

del

Un test parziale e smilzo. Il voto delle amministrative di maggio sarà un banco per le alleanze di centrosinistra. Ma una risposta alla capacità delle opposizioni di fare squadra c’è già. Il 14 e 15 maggio i Comuni al voto saranno poco meno di 600, quasi 200 il 28 e 29 maggio, quando le urne si apriranno in Sicilia e Sardegna. I capoluoghi sono 17, solo in sei di questi Pd e M5s corrono insieme, negli altri ognuno va da sé. In ordine ancora più sparso il Terzo polo: a volte guarda a sinistra, a volte guarda a destra, a volte Iv e Azione corrono ognuna per conto proprio.

Con i due leader, Matteo Renzi e Carlo Calenda che si danno battaglia nel corteggiare il voto dei riformisti del Pd come quello dei cattolici e popolari di FI. Questo giro è andato. Ma Elly Schlein continua a confidare in un cambio di marcia. “Si prova sempre – ha detto durante il tour elettorale in Piemonte – a costruire delle alleanze che non siano fatte a tavolino ma su un progetto. L’importante è tenere in testa che l’avversario comune in questo momento è la destra”. Nelle prossime settimane, Pd e M5s sfideranno insieme i candidati di centrodestra a Brindisi, Latina, Pisa, Teramo, Catania e Siracusa. Centrosinistra e terzo polo saranno alleati ad Ancona, Brescia e Vicenza.

Per il resto, Terzo polo un po’ qua e là. Per esempio, a Brindisi sostiene il candidato di centrodestra, mentre a Massa si divide: Azione appoggia il candidato leghista e Iv quello del Pd. Insomma, la fotografia delle opposizioni alle urne restituisce un’immagine poco decifrabile. In questi ultimi due giorni, Schlein ha battuto Liguria e Piemonte, Conte Piemonte e Puglia. E l’agenda della segretaria è già fitta di eventi nelle città al voto. Sulle alleanze, il presidente del M5s è parso andare coi piedi di piombo. “Le accozzaglie non ci interessano – ha detto – A noi interessano i progetti politici: se c’è la possibilità di costruirne uno con altre forze bene, ma se la possibilità non c’è noi andiamo anche da soli” anche se “andare da soli non è il nostro obiettivo”. Insomma, gli entusiasmi di Udine – dove due settimane fa ha vinto il candidato di centrosinistra e Terzo polo, appoggiato al ballottaggio anche dal M5s – per ora faticano a varcare i confini della città friulana.

Ai rapporti fra Pd e M5s non giovano i sondaggi, che fotografano un un continuo andirivieni di elettori da una forza e l’altra. Così come le divisioni nel Terzo polo non aiutano a costruire un fronte comune. Gli argomenti su cui le opposizioni possono cominciare a lavorare insieme ci sono. I leader non si stancano di ricordarli. Come ha fatto Schlein anche nelle ultime ore: “Sanità pubblica, battaglia sul salario minimo, difesa della Costituzione, l’attuazione del Pnrr. Sono temi che, sono certa, possono vederci continuare a batterci su un terreno sempre più comune con le altre opposizioni, sia nel Parlamento che nel Paese”.

Per adesso, nell’azione in Aula le crepe sono più evidenti dei tandem. Come ha dimostrato la scelta del Pd di non partecipare al voto sui Consigli di presidenza di vari rami della Giustizia. Fra gli eletti, per l’amministrativa, anche l’ex ministro Alfonso Bonafede, del M5s. Altro capitolo sarà quello delle Regionali di giugno in Molise: Pd e Cinque stelle hanno trovato l’accordo per sostenere la candidatura di Roberto Gravina, attuale sindaco di Campobasso, eletto col Movimento. E ci sono spiragli anche per un accordo alle regionali del 2024: “Un buon risultato” alle amministrative di maggio “sarà di buon auspicio per la sfida delle prossime elezioni in Piemonte”, ha detto Schlein a Orbassano, in provincia di Torino.

Advertisement

Uncategorized

Il padre picchia la madre, bambina di 11 anni chiama il 112

Pubblicato

del

A Bolzano una bambina di undici anni ha chiamato il 112 perché il padre stava picchiando la madre. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Questura che ha arrestato l’uomo. Piangendo disperata, la bambina ha chiesto l’intervento urgente della Polizia per fermare il padre che stava massacrando di botte la mamma. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti si sono imbattuti in un uomo che in evidente stato di agitazione sin da subito ha iniziato ad assumere un comportamento ostile ed aggressivo nei loro confronti. Gli agenti con non poca fatica sono riusciti ad accedere all’interno dell’appartamento, nonostante l’uomo continuasse a minacciare di morte la moglie e la figlia. Dopo aver messo in sicurezza in un’altra stanza la donna e la bambina, gli agenti hanno cercato di placare l’ira dell’uomo – un bolzanino 50enne – il quale ha però minacciato di morte anche loro. Nel frattempo la donna ha riferito di continue aggressioni subite dal marito e di non aver mai sporto denuncia per paura delle ripercussioni e per non perdere l’affidamento della bambina.

Portata in ospedale per le cure del caso, la donna ha infine sporto denuncia. Portato in Questura, l’uomo ha continuato ad affermare che non appena fosse uscito da lì, le avrebbe trovate ed ammazzate moglie e figlia. A questo punto è scattato l’arresto per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi e minaccia a pubblico ufficiale. Il Questore Paolo Sartori, quindi, in considerazione della gravità di quanto accaduto, ha immediatamente emesso nei confronti dell’uomo la misura di prevenzione personale dell’ammonimento, disponendo altresì l’avvio della procedura per l’emissione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. “L’ intervento in soccorso dell’ennesima vittima di violenze domestiche è stato reso possibile grazie alla determinazione di questa bimba, il che ha consentito di evitare ben più tragiche conseguenze”, ha evidenziato Sartori.

Continua a leggere

Uncategorized

Calcio: arbitro Coppa del Re denuncia pressioni di Real Madrid Tv

Pubblicato

del

L’arbitro della finale di coppa del Re, domani sera a Siviglia tra Barcellona e Real Madrid, Ricardo de Burgos Bengoechea, ha puntato il dito contro la Tv del Real per la pressione che mette sui direttori di gara designati per le partita della squadra guidata da Carlo Ancelotti. Senza riuscire a trattenere le lacrime durante la conferenza stampa svoltasi alla vigilia, l’arbitro ha denunciato che “i video su Real Madrid TV ci mettono grande pressione e hanno anche gravi ripercussioni nella tua vita privata – ha detto -. Quando tuo figlio torna a casa da scuola piangendo perché gli dicono che suo padre è un ladro, è davvero dura. E’ una situazione assurda”.

De Burgos Bengoechea ha aggiunto che è il momento di “riflettere” sulla situazione attuale del calcio spagnolo, affermando che diversi suoi colleghi avevano deciso di scendere di categoria per non subire più la pressione dei massimi livelli. Il canale televisivo del Real Madrid produce ogni settimana dei video per screditare gli arbitri delle loro prossime partite. Ma la pressione è aumentata da febbraio, quando il club ha lanciato una guerra istituzionale contro un sistema arbitrale “completamente screditato” e un “sistema corrotto dall’interno” dopo le decisioni che la Liga ha preso nei suoi confronti. Il responsabile della Var, Pablo Gonzalez Fuertes, ha detto a sua volta che gli arbitri potrebbero prendere ulteriori provvedimenti sulle trasmissioni di Real Madrid TV. “Non c’è dubbio che dovremo iniziare ad adottare misure molto più serie Faremo la storia, perché non continueremo a sopportare quello che stiamo sopportando”, ha affermato, senza approfondire.

Continua a leggere

Uncategorized

I 23 cardinali latinoamericani che sceglieranno Papa

Pubblicato

del

Tra i 135 cardinali con un’età al di sotto degli 80 anni che formeranno il Conclave per l’elezione del nuovo pontefice, 23 sono latinoamericani. Il 13 marzo 2013 a eleggere Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro erano appena 19. Il Brasile è il paese della regione più rappresentato, con sette cardinali.

Di questi, due sono stati nominati da Benedetto XVI: l’arcivescovo di San Paolo, il 75enne Odilo Scherer, e il 77enne João Braz de Aviz, a capo del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Nominati da Francesco il 74enne arcivescovo di Rio de Janeiro Orani João Tempesta, quello di Manaus, il 74enne Leonardo Ulrich Steiner, il 65enne arcivescovo di Salvador Sérgio da Rocha, il 64enne Jaime Spengler a capo dell’arcidiocesi di Porto Alegre e il 57enne Paulo Cezar Costa, arcivescovo di Brasilia.

Quattro gli argentini, tutti nominati da Francesco, ovvero il 62enne Víctor Manuel Fernández che guida il Dicastero per la dottrina della fede, il 66enne Angel Sixto Rossi, arcivescovo di Córdoba, di Santiago del Estero il 72enne Vicente Bokalic Iglic e il 77enne arcivescovo emerito di Buenos Aires, Mario Aurelio Poli.

Gli altri sei cardinali sudamericani in Conclave sono l’uruguaiano 65enne Daniel Fernando Sturla, secondo il canale Ntn24 unico “papabile”, il paraguayano Adalberto Martínez Flores (73 anni), il peruviano Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio (75 anni), il 68enne cileno Fernando Natalio Chomalí Garib, il 63enne colombiano Luis José Rueda Aparicio e l’ecuadoriano Luis Gerardo Cabrera Herrera (69 anni).

Il Messico ha due porporati in Conclave: l’arcivescovo primate del Messico, il 75enne Carlos Aguiar Retes, nominato da Francesco, e il 74enne arcivescovo di Guadalajara Francisco Robles Ortega, scelto da Benedetto XVI.

In America Centrale e nei Caraibi sono invece quattro i cardinali in Conclave, tutti nominati da Francesco, ovvero il 76enne cubano Juan de la Caridad García Rodríguez, il 77enne guatemalteco Álvaro Leonel Ramazzini Imeri, il 76enne nicaraguense Leopoldo Brenes e l’haitiano Chibly Langlois, di 66 anni.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto