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Cronache

Parco Verde di Caivano assediato nella notte dalle forze dell’ordine: controlli, sequestri e arresti

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È in corso, dalle prime luci dell’alba, una vasta operazione della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nel quartiere “Parco Verde” di Caivano e nelle località limitrofe.
Si tratta di un controllo straordinario ad “Alto Impatto” che, per la prima volta, viene svolto in contemporanea da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine coordinate.

Il servizio è finalizzato all’esecuzione di numerose perquisizioni e all’identificazione di persone e veicoli sospetti.
Concorreranno i reparti specializzati delle forze di polizia e, tra questi, la Polizia Scientifica, i cinofili antidroga e con il controllo dall’alto di un elicottero del Reparto Volo.
Verranno eseguiti anche controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del codice della strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili anche con ausilio della polizia metropolitana.

 

Dalle prime ore di questa mattina la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno svolto una vasta operazione, con modalità “Alto Impatto”, nel quartiere “Parco Verde” di Caivano (NA) e nelle località limitrofe dove sono state effettuate decine di perquisizioni.
All’esito delle predetta attività sono state denunciate tre persone per contrabbando di tabacchi lavorati esteri poiché trovate in possesso di oltre 5 kg di tabacchi lavorati esteri privi del marchio del Monopolio di Stato.
Sono stati, inoltre, sequestrati 14000 euro a due soggetti, altri 30000 euro, due ordigni, di cui uno rudimentale, oltre 170 cartucce di vario calibro, 3 armi bianche, di cui una mazza da baseball, un coltello a serramanico e un arco, 5 bilancini di precisione, circa 408 grammi di hashish, 375 grammi circa di marijuana e circa 28 grammi di cocaina; inoltre, in un appartamento in disuso, sono stati rinvenuti diverso materiale per il confezionamento per la droga, una pistola replica e numerose munizioni.
Ancora, personale della Polizia Metropolitana, con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, ha sequestrato un “altarino”.
Sono stati, inoltre, eseguiti controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili ivi ubicati anche con ausilio della Polizia Metropolitana. In particolare, sono state identificate 141 persone, controllati 110 veicoli e sequestrate 10 autovetture, di cui 9 poiché prive di copertura assicurativa ed una perché risultata rubata a Macerata lo scorso 23 agosto; sono state, altresì, contestate 11 violazioni del Codice della Strada, ritirate 7 patenti di guida e 4 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione.
Le operazioni di questa mattina rappresentano una forte risposta delle istituzioni pubbliche alle gravi situazioni emerse nella cronaca recente.
Per questa attività sono stati impiegati oltre quattrocento operatori delle differenti forze ed uffici di polizia, tra cui Squadra Mobile di Napoli, Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo, Commissariato di “Afragola”, Compagnia Carabinieri di Caivano, Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna, Nucleo Investigativo Carabinieri di Castello di Cisterna, Aliquote Primo Intervento Carabinieri, Gruppo Pronto Impiego Napoli Guardia di Finanza, con il contributo del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica, Reparto Prevenzione Crimine, Reparto Volo, Unità Cinofile, Sezione della Polizia Stradale, Reparto Mobile, Unità Operative di Primo Intervento, Polizia Metropolitana di Napoli e Vigili del Fuoco.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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