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Cronache

Papa Francesco esagera un poco: udienza vicino ai fedeli, nè distanze nè mascherina

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Norme anti-Covid o no, Papa Francesco non ce la fa più a non abbandonarsi all’abbraccio dei fedeli. Gia’ un’avvisaglia si era avuta mercoledi’ scorso, ma questa mattina il Pontefice, toltosi la mascherina al suo arrivo in auto all’udienza generale nel Cortile di San Damaso, a differenza di precedenti occasioni in cui manteneva una certa separazione fra se’ e gli altri, s’e’ avvicinato senza piu’ alcun distanziamento ai pellegrini provenienti da ogni parte del mondo che premevano e si assiepavano alle transenne. Ha voluto ritrovarsi a tu per tu con i fedeli – peraltro loro stessi in evidente assembramento, l’uno addossato all’altro, e non pochi anche con la mascherina abbassata – per salutarli da vicino, parlare con loro, stringere le mani, firmare biglietti e opuscoli, accarezzare volti e teste, lasciarsi fotografare con gli smartphone e lasciare anche che alcuni si chinassero a baciargli le mani. Immancabile l’occasione di qualcuno che gli ha porto uno zucchetto bianco, che lui si e’ messo sul capo e poi ha restituito. Pur sotto l’occhio delle forze di vigilanza, sono state abbattute tutte le distanze di sicurezza. Scene che non si vedevano in Vaticano da prima dell’inizio della pandemia. Salvo poi, quando il Papa ha iniziato la sua catechesi, dedicata oggi alla “perseveranza nella preghiera”, tornare tutti seduti al proprio posto, sulle sedie regolarmente distanziate. Come peraltro avviene tuttora nelle celebrazioni nella Basilica vaticana, dove l’accesso dei fedeli e’ limitato, la mascherina obbligatoria e il distanziamento ben in vigore. Ugualmente in vigore l’obbligo delle mascherine all’interno degli uffici vaticani e della Santa Sede. Le autorita’ d’Oltretevere, nelle norme per la prevenzione dei contagi, si sono costantemente adeguate a quelle dello Stato italiano, e di volta in volta le hanno modulate in funzione di quelle adottate in Italia. In ogni caso, anche dopo le vaccinazioni effettuate – compresa quella al Pontefice -, non e’ stato ancora dichiarato il ‘liberi tutti’ che si potrebbe evincere dalle immagini del pre-udienza di oggi. Non e’ un mistero, comunque, che il Papa sia insofferente all’uso della mascherina, che non indossa mai nelle udienza private in Vaticano, con i gruppi, o con i capi di Stato e di governo. Interpellati su quanto accaduto stamane nel Cortile di San Damaso, dagli uffici della Santa Sede non si sono avute risposte. Quasi a sottintendere che il Papa, da autorita’ assoluta nello Stato d’Oltretevere, fa quello che vuole. Altro discorso e’ quello sull’esempio che si da’ pubblicamente, sia nei Paesi dove la pandemia e’ sempre piu’ sotto controllo, sia soprattutto in quelli dove ancora imperversa in maniera pesante, con migliaia e migliaia di morti, e dove le misure di prevenzione sono ancora quanto mai necessarie. Papa Bergoglio ha sicuramente sofferto, per sua stessa ammissione, il lungo periodo in cui ha dovute tenere le udienze generali senza partecipazione di fedeli, in diretta streaming dal chiuso della Biblioteca del Palazzo apostolico. Solo da qualche settimana, dal 12 maggio scorso, e’ tornato a tenerle in pubblico, non in Piazza San Pietro ne’ nell’Aula Paolo VI, ma nel Cortile di San Damaso, ai piedi del Palazzo apostolico vaticano. “Sono contento di riprendere quest’incontro faccia a faccia, perche’ vi dico una cosa: non e’ bello parlare davanti al niente, a una camera, non e’ bello”, aveva detto in quell’occasione.

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Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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