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Neymar testimonial della Banca Nazionale del Qatar (QNB) fino ai mondiali del 2022 per una cifra monstre di oltre 350 milioni di euro

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QNB Group, la più grande istituzione finanziaria del Medio Oriente e dell’Africa , ha annunciato la nomina della stella del calcio brasiliano e del  Paris Saint Germain, Neymar, come ambasciatore nel mondo del gruppo bancario e finanziario qatariota che vanta una liquidità di 4,2 miliardi di dollari. La partnership esclusiva è stata firmata da Yousef Darwish, Direttore Generale di QNB Group , e dal papà del calciatore, Neymar Silva Santos, Titolare di NR Sport & Marketing. L’accordo è stato siglato nel corso di una  cerimonia nella filiale della Qatar National Bank a Parigi. L’accordo conferisce a QNB tutti i diritti esclusivi di marketing di Neymar Jr come Brand Ambassador di tutte le campagne di marketing e su tutte le piattaforme pubblicitarie del Gruppo.

La partnership con Neymar Jr sarà utile alla banca qatariota per  aumentare la sua visibilità  come banca leader in Medio Oriente, Africa e Sud-Est asiatico entro il 2020.  Neymar Jr ha una straordinaria presenza sui social media, dove vanta un seguito di followers su Facebook, Twitter e Instagram di circa 209 milioni. Grande la soddisfazione di Yousef Darwish, General Manager di QNB Group Communications che è lieto di avere trovato un accordo  “con Neymar e di averlo nella famiglia QNB” perchè si tratta di “una delle 100 persone più influenti al mondo, una vera icona sportiva che ispira i fan di tutto il mondo a cercare di raggiungere i massimi standard di eccellenza”. Secondo indiscrezioni Neymar percepirà 350 milioni di euro in quattro anni, ovvero fino al 2022, cifra stratosferica mai pagata al mondo ad un testimonial.  Per la QNB si tratta però di una cifra ben spesa per i motivi spiegati in conferenza stampa (Neymar è tra le persone più conosciute al mondo) e perchè è molto probabile, se non certo, che Neymar sarà il calciatore protagonista del campionato del mondo di calcio 2022 ovvero la 2 esima edizione della Coppa del mondo FIFA del 2022 che si giocherà in Qatar. Sarà l’ultima edizione del torneo a prevedere la partecipazione di 32 squadre, poiché dal 2026 il Mondiale verrà esteso a 48 nazionali.

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Esteri

La Camera destituisce lo speaker, prima volta negli Usa

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La Camera ha approvato la mozione per destituire lo speaker repubblicano Kevin McCarthy, facendo precipitare il Capitol nel caos e nell’incertezza. E’ la prima volta nella storia Usa. A proporre la mozione il deputato del suo partito Matt Gaetz, un fedelissimo di Donald Trump ed esponente di una fronda parlamentare alla Camera legata al tycoon.

La votazione si è conclusa con 216 voti a favore e 210 no. Otto repubblicani hanno votato contro McCarthy. Quest’ultimo ora dovrà indicare il suo sostituto provvisorio sino all’elezione di un nuovo speaker, passaggio che non sarà certo facile e che rischia di paralizzare il Congresso proprio quando deve negoziare la prossima legge di spesa.

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Ben'essere

La Mozzarella di Bufala Campana è sul 90 per cento dei menu ma ci sono ancora ristoratori che usano fake

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Come ogni eccellenza vanta tanti tentativi di imitazione e troppi fake: l’attenzione sulla Mozzarella di Bufala Campana Dop è altissima. La Mozzarella di Bufala Campana è il formaggio a denominazione di origine protetta più presente e più correttamente citato con l’acronimo “DOP” nei menu dei ristoranti italiani. Il primato arriva dalla ricerca promossa da Afidop (l’associazione dei formaggi Dop e Igp italiani) e realizzata dalla società Griffeshield, che ha valutato l’entità e le modalità con cui i formaggi Dop sono riportati nei menu, dalla denominazione del prodotto al logo fino alla stagionatura.

La Bufala Campana è presente nel 90 per cento dei menu esaminati e l’acronimo “DOP” è riportato nel 46,5 per cento dei casi, come elemento distintivo rispetto a una mozzarella generica. L’indagine è stata condotta su un campione di 21.800 ristoranti ed è stata presentata nei giorni scorsi alla presenza del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida. I numeri segnalano significative potenzialità di crescita nel segmento del fuori casa, tenendo conto che il 58 per cento dei consumatori italiani ritiene importante la presenza del marchio sui propri acquisti alimentari e il 40 per cento è disposto a spendere dal 5 al 10 per cento in più per avere un prodotto certificato.

Pier Maria Saccani, Direttore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop

Il Consorzio di Tutela esprime soddisfazione per i risultati della ricerca, ma allo stesso tempo lancia l’allarme: “Troppo spesso, purtroppo, la citazione del nostro prodotto nei menu dei ristoranti è solo uno specchietto per le allodole, con l’obiettivo di attirare soprattutto turisti, senza che in realtà venga servita una vera mozzarella Dop”, sottolinea il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. Lo testimonia l’esito dell’operazione “E…state senza pensieri 2023”, condotta nei principali luoghi delle vacanze durante la stagione estiva appena conclusa. Dal lavoro svolto dal settore Vigilanza del Consorzio emerge che l’evocazione della mozzarella di bufala campana Dop è stata una costante, soprattutto nei menu dei locali. Troppi i prodotti fake nella ristorazione.
Nel corso dei controlli si è scoperto che i turisti venivano ingannati anche nella famosa piazzetta di Capri, meta del lusso e del jet set internazionale, dove un ristoratore indicava nei menu pizze con mozzarella di bufala campana Dop, ma in realtà le preparava con mozzarella vaccina pugliese. Identico raggiro in un locale vicino al Duomo di Amalfi. Invece, in un ristorante sul mare a Ischia Porto, la tipica “caprese” era realizzata con mozzarella mista, a prezzi esorbitanti e inspiegabili. Al termine dell’operazione sono stati controllati 14 punti vendita e segnalate 13 violazioni più una diffida: in pratica il 100% delle verifiche ha riscontrato irregolarità. Sono stati sequestrati 150 chili di prodotti non a norma ed elevate sanzioni amministrative per 45mila euro.

E dal 7 all’11 ottobre il Consorzio volerà in Germania per partecipare alla fiera Anuga di Colonia, nella collettiva di Afidop con gli altri grandi formaggi Dop italiani. Per l’occasione sono previsti nuovi controlli internazionali durante la kermesse per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. Solo nel primo semestre 2023, il Consorzio ha già effettuato 450 rilievi all’estero, principalmente in Europa.

“I risultati della ricerca e dei nostri controlli – sottolinea Saccani – testimoniano che i consumatori richiedono sempre di più i prodotti Dop, ma la risposta, purtroppo, in numerosi casi è solo scriverlo nei menu dei ristoranti. Ci sono le sigle, insomma, ma spesso non c’è il prodotto vero. Il nostro Paese sta vivendo un vero e proprio boom dei flussi turistici dall’estero e gli stranieri hanno voglia di assaggiare l’autentico Made in Italy. Proporre invece prodotti fake danneggia l’immagine non solo della Bufala Campana, ma più in generale del comparto agroalimentare che punta tutto sulla qualità. Il nostro Consorzio ha moltiplicato gli investimenti in vigilanza e continuerà a farlo, ma i controlli non potranno mai bastare. C’è bisogno di lavorare in rete con le istituzioni, tutti insieme per favorire la corretta informazione e la conoscenza dei prodotti autentici. In tal senso, un plauso va all’avvio dell’intesa tra Afidop e Fipe, che intende proprio puntare all’elaborazione di linee guida per promuovere le produzioni certificate all’interno dei menu dei pubblici esercizi, incentivandone il consumo”.

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Sinner nella storia: batte Alcaraz e vola in finale contro Medvedev a Pechino

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Jannik Sinner nella storia: batte Carlos Alcaraz e vola in  finale del “China Open” a Pechino,  sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre. Un torneo che ha come montepremi 3.633.975 dollari.

Sinner, 22 anni era la sesta testa di serie ed ha sconfitto in semifinale lo spagnolo Alcaraz, numero 1 del tabellone e del ranking mondiale, in due soli set con il punteggio di 7-6, 6-1, poco meno di due ore di gioco.  Il giovane azzurro altoatesino sfiderà per il titolo il russo Daniil Medvedev, seconda testa di serie e numero 3 del mondo, che in semifinale aveva battuto Alexander Zverev.

 

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