Collegati con noi

In Evidenza

Natalità in caduta libera, la Cgil lancia l’allarme: scenario Istat preoccupante, servono politiche strutturali

Pubblicato

del

Il 2024 segna per l’Italia un nuovo minimo storico di fecondità: 1,18 figli per donna, superando anche il record negativo del 1995 (1,19), quando però i nati erano stati ben 526 mila, contro i 370 mila dello scorso anno. È quanto emerge dai nuovi dati diffusi dall’Istat, che fotografano un Paese sempre più anziano e con famiglie sempre più ridotte.

Popolazione in calo, nascite in caduta

Il tasso di natalità si attesta al 6,3 per mille, in calo rispetto al 6,4 del 2023, mentre l’età media al parto continua a salire: 32,6 anni, contro i 32,5 dello scorso anno. Nell’arco di vent’anni, la dimensione media delle famiglie è scesa da 2,6 a 2,2 componenti.

La Cgil: «Dati Istat allarmanti, serve una svolta»

Non usa mezzi termini la Cgil, che definisce i dati Istat «uno scenario allarmante». Il sindacato chiede politiche strutturali per affrontare la crisi demografica, con misure che vadano oltre il semplice sostegno economico, investendo in servizi, welfare e diritti per la genitorialità.

Roccella: «Non è una sorpresa, ma il governo sta agendo»

La ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ridimensiona la portata nazionale del fenomeno:

«La denatalità è una tendenza globale. Il nostro governo ha messo la natalità al centro delle politiche. L’assegno unico, pur sotto procedura europea, è uno dei pochi strumenti demografici attivati».

Roccella cita anche la Francia, dove – nonostante una lunga tradizione di sostegno alla natalità – si registra un crollo simile. «Macron ha parlato di riarmo demografico, il problema è globale», ha ricordato.

Le famiglie numerose: «Più povere, più sole»

Duro anche l’intervento di Alfredo Caltabiano, presidente di Anfn, l’Associazione delle famiglie numerose:

«Quasi 35 famiglie su 100, composte da due genitori e almeno tre figli, vivono sotto la soglia della povertà relativa. Siamo più poveri e anche un po’ più soli. Servono politiche concrete e inclusive».

Immigrazione in crescita e aspettativa di vita più alta

In controtendenza, aumentano i nuovi cittadini italiani: 217 mila acquisizioni nel 2024 (+3 mila rispetto all’anno precedente). Al primo gennaio 2025, la popolazione residente straniera in Italia è salita a 5 milioni e 422 mila unità, pari al 9,2% del totale.

Buone notizie anche dall’aspettativa di vita, che raggiunge 83,4 anni, in aumento di quasi cinque mesi rispetto al 2023.

Advertisement

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

Pubblicato

del

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

Continua a leggere

Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

Pubblicato

del

Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto