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Cronache

Napoli, si insedia il generale Enrico Scandone: è torinese il nuovo comandante dei carabinieri

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‘’È una bella sfida, emozionante. Napoli è una città impegnativa, complicata ma bellissima e sono felicissimo che il comandante generale mi abbia dato questa responsabilità”. Con queste parole si è presentato così alla stampa il generale Enrico Scandone, alla guida del comando provinciale dei carabinieri di Napoli. Scandone, 52 anni, nato a Torino ma con origini campane, si è insediato lo scorso 2 agosto e arriva da Palermo dove ha ricoperto diversi incarichi ed ha iniziato la sua carriera nell’Arma in Piemonte. Primi giorni dedicati a conoscere la squadra di collaboratori, circa 3600 i carabinieri sotto il suo comando, e il territorio con le prime visite ai Gruppi di Torre Annunziata e di Castello di Cisterna. ”Il mio predecessore – ha detto Scandone – ha messo questa macchina su dei binari bellissimi, tutti stanno lavorando e sono tutti orientati alla vicinanza con la cittadinanza e alla quotidianita’ del nostro impegno sul territorio. Ritengo fondamentale il lavoro di squadra anche con le altre istituzioni e con le realta’ del territorio”. Un impegno che fara’ della prevenzione il primo obiettivo.

”Il nostro compito – ha sottolineato il comandante – e’ stare vicino ai cittadini, garantire la loro sicurezza e poi intervenire per la repressione dei fenomeni criminali che purtroppo sono evidenti e aggressivi e rispetto ai quali forniremo sempre in modo fedele e trasparente il nostro contributo all’Autorita’ giudiziaria. Credo fortemente – ha aggiunto – nell’importanza del presidio del territorio a cui si deve aggiungere lo sforzo investigativo per cercare di estirpare e colpire ogni forma di criminalita’ organizzata ma la prevenzione viene prima”. Prima di arrivare a Napoli, il comandante ha riferito di aver interloquito con diversi dei suoi predecessori e – ha affermato – ”tutti mi hanno detto di essere andati via da questa citta’ con un importante arricchimento umano e professionale e dunque sono certo che Napoli arricchira’ anche me perchè se è vero che ha tanti problemi è altrettanto vero che ha un patrimonio umano e culturale importantissimo”. Il comandante ha spiegato che aveva già visitato Napoli da turista ed ha espresso l’auspicio di conoscerla ora da ”cittadino napoletano’’. Scandone sarà sicuramene all’altezza dei suoi predecessori. Negli ultimi anni sono passati per Napoli eccellentissimi ufficiali dei Carabinieri che hanno fatto la storia recente dell’Arma: da Gaetano Maruccia a Marco Minicucci ad Antonio De Vita a Ubaldo del Monaco. Sicuramente il comando di Napoli sarà cruciale per la carriera futura di Scandone. Chi fa bene a Napoli può comandare ovunque, anche l’intera Arma dei Carabinieri. Perchè Napoli è la sede più difficile, impegnativa e interessante per chiunque abbia raggiunto traguardi di vertice indossando la divisa della Benemerita. Dalla redazione di Juorno.it gli auguri di buon  lavoro e la promessa di attenzione costante per il lavoro dell’Arma.

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Ecco il Curriculum vitae del Generale di Brigata Enrico SCANDONE

  1. Dati Personali

Il Gen. B. dei Carabinieri Enrico Scandone è nato a Torino il 22.05.1969 ed è sposato con due figli.

  1. Istruzione e Formazione

L’ufficiale, concluse le scuole dell’obbligo conseguendo la maturità scientifica, ha frequentato:

  • 1988/1990: il 170° Corso Allievi Ufficiali presso l’Accademia Militare di Modena;
  • 1990/1992: il Corso d’Applicazione presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma;
  • 2002: il 17° Corso Superiore d’Istituto per capitani dei Carabinieri presso la Scuola Ufficiali di Roma.
  • 2007/2008: XX “Corso di studi superiori per la formazione di consulenti giuridici” presso “Istituto per la documentazione e gli studi legislativi (ISLE) – Scuola di scienza e tecnica della Legislazione – Mario D’Antonio” di Palazzo Grazioli, a Roma;
  • 2014/2015: 30° Corso di Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia del Ministero dell’Interno conseguendo il relativo titolo di specializzazione;
  • 2020: corso di “Civilian aspects of EU Crisis Management” presso “European Security and Defence College” di Bruxelles (BE) conseguendo il relativo diploma;
  • 2020/2021: 72° Sessione di studio presso l’Istituto Alti Studi della Difesa in Roma, conseguendo il relativo titolo di specializzazione.

Titoli di studio conseguiti:

  • laurea in “Scienze della sicurezza” con la votazione di 110/110 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Tor Vergata; 
  • laurea specialistica in “Scienze della sicurezza interna ed esterna” con la votazione di 110/110 con lode presso la facoltà di Giurisprudenza dell’università di Tor Vergata;
  • diploma di merito con votazione di 60/60 a seguito di frequenza del corso “Aspetti psico-antropologici e giuridici della violenza nelle relazioni familiari” presso l’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Penalistiche e Criminologiche;
  • Master Universitario di II livello per “Esperti in scienze della sicurezza e dell’organizzazione” presso la facoltà di Giurisprudenza della Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA) di Roma;
  • Master di II livello in “Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale” dell’Università La Sapienza di Roma, discutendo la tesi dal titolo “Lo Stato Islamico e oltre: il Califfato del terrore”
  • Master di II livello in “Strategia globale e sicurezza” presso l’Università degli Studi di Torino con il voto di 110/110 e lode con tesi dal titolo “Espansionismo iraniano – Usa e Paesi Arabi nella nuova alleanza con Israele”
  1. Esperienze Professionali

Il Gen. Scandone ha sviluppato la sua carriera professionale attraverso i seguenti incarichi:

  • 1992/1993: Comandante di Plotone Allievi Sottufficiali presso la Scuola Sottufficiali di Firenze. In tale periodo è stato insegnante aggiunto di Procedura Penale con il Dott. Piero Luigi Vigna, già Procuratore Nazionale Antimafia;
  • 1993/1995: Comandante di Plotone allievi Ufficiali presso l’Accademia Militare di Modena;
  • 1995/1999: Comandante della Compagnia carabinieri di San Miniato (Pisa);
  • 1999: Comandante della Compagnia di Firenze Oltrarno (Firenze);
  • 1999/2003: Comandante della Compagnia di Palermo – San Lorenzo (Palermo);
  • 2003/2005: addetto alla Sezione “Studi e condizione militare dell’Ufficio Legislazione del Comando Generale dell’Arma; 
  • 2005/2006: addetto alla Sezione “Stato giuridico e trattamento economico” dell’Ufficio Legislazione del Comando Generale dell’Arma;
  • 2007/2012: Capo Sezione “Studi e condizione militaredell’Ufficio Legislazione dell’Arma; 
  • 2012/2014: Comandante del Gruppo Carabinieri di Palermo;
  • 2014/2015: frequenza del 30° corso di Alta Formazione presso la Scuola di perfezionamento delle forze di Polizia del Ministero dell’Interno.
  • 2015/2018: Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria;
  • 2018/2020: Capo Ufficio Personale Brigadieri presso il Comando Generale dell’Arma;
  • 2020/2021: frequenza del 72° Sessione di studio presso l’Istituto Alti Studi della Difesa in Roma;
  • dal 2 agosto 2021 è Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli.
  1. Onorificenze e ricompense

Nel corso della sua carriera, l’Ufficiale ha avuto le seguenti ricompense ed onorificenze:

  • 1998: Encomio solenne conferito dal Comandante della Regione Carabinieri “Toscana”;
  • 2003: Medaglia militare di bronzo al merito di lungo comando;
  • 2006: Croce d’argento per anzianità di servizio militare.
  • 2014: Cavaliere di merito con Placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio;
  • 2014: Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
  • 2014: Croce d’oro con torre per anzianità di servizio militare;
  • 2018: Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
  • 2018: Medaglia d’argento al merito di lungo comando;
  • 2019: Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare;
  • 2020: Medaglia d’oro al merito di lungo comando.

  

  1. Conoscenza lingue straniere 

Ottima conoscenza lingua francese e inglese

  1. Varie

Coautore del volume “La nuova disciplina della circolazione stradale. Commento alla legge 29 luglio 2010, n.120, aggiornato al d.m. 8 settembre 2010 e alla Circ., Min. int., Dipartimento della pubblica sicurezza, 29 dicembre 2010”, edito da “Giuffrè Editore” nell’ambito della collana “Le nuove leggi”.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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