Il Napoli guarda avanti e pianifica un futuro più solido, partendo dalle basi: una nuova casa per la squadra e un progetto ambizioso per il restyling dello Stadio Maradona. Aurelio De Laurentiis ha messo il tema infrastrutture in cima alla lista delle priorità, raccogliendo il sostegno del tecnico Antonio Conte, che ha più volte ribadito l’importanza di un centro sportivo all’avanguardia per la crescita del club.
Il nuovo centro sportivo: le opzioni sul tavolo
De Laurentiis vuole che il Napoli abbia una struttura moderna e funzionale, un vero e proprio quartier generale capace di ospitare prima squadra e settore giovanile, proprio come avviene nei migliori club europei. Il progetto è già in fase avanzata, con due possibili location individuate:
- Castel Volturno: la famiglia Coppola, già proprietaria degli attuali terreni dove si allena il Napoli, avrebbe lo spazio necessario per costruire la nuova casa azzurra. La trattativa è in stato avanzato e rappresenta l’ipotesi più concreta.
- Afragola: un’opzione secondaria, ma che De Laurentiis tiene aperta come piano B, nel caso in cui non si trovasse un accordo definitivo per Castel Volturno.
Il presidente preferirebbe acquistare i terreni da un privato, piuttosto che affidarsi ai Comuni, che potrebbero offrire solo concessioni a lungo termine (fino a 50 anni), ma non una cessione definitiva.
Tempistiche: lavori entro l’estate, trasloco nel 2026
L’obiettivo è avviare i lavori entro l’estate 2025 e completare la struttura entro metà 2026. Nel frattempo, il Napoli continuerà ad allenarsi nell’attuale centro tecnico, con la possibilità di prolungare il contratto fino al termine dei lavori.
Un aspetto chiave del progetto è l’integrazione della Primavera con la prima squadra: attualmente i giovani azzurri si allenano a Cercola, ma con il nuovo centro sportivo si punterà a favorire il contatto quotidiano tra giovani e giocatori più esperti.
Lo Stadio Maradona e la ricerca di uno sponsor per il restyling
Se per il centro sportivo la strada è tracciata, più complessa è la questione Stadio Maradona. Il Napoli continua a giocare nello storico impianto, ma manca ancora un accordo definitivo con il Comune per un restyling radicale.
Per finanziare l’operazione, il club sta valutando un’intesa con uno sponsor: l’idea è di cedere i diritti di naming dello stadio, come già avvenuto per altri impianti in Europa, ottenendo in cambio la copertura dei costi per i lavori di ristrutturazione. Un’operazione simile potrebbe essere replicata per il nuovo centro sportivo, con un marchio che si occuperebbe di coprire parte delle spese di costruzione e gestione.
Investire nelle infrastrutture, il vero mercato del Napoli
Antonio Conte ha le idee chiare: per lui, prima ancora di investire sul mercato, è fondamentale creare una base solida per il futuro del Napoli. “Abbiamo bisogno di un centro sportivo che diventi la casa del Napoli, non di un giocatore in più”, ha dichiarato in passato. Un pensiero che De Laurentiis condivide appieno, al punto da accelerare i tempi per regalare al club una struttura moderna e di livello internazionale.
Il futuro del Napoli non passa solo dal campo, ma da una nuova casa in cui costruire la squadra di domani.