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Cronache

Napoli, catturato Nicola Rullo: il boss accusato di sequestro ed estorsione

Nicola Rullo, boss del clan Contini, è stato catturato a Varcaturo dopo mesi di latitanza. Accusato di un violento sequestro di persona e di estorsione, il 54enne era ricercato dal 26 settembre. La sua cattura, coordinata dalla Squadra Mobile di Napoli e dalla Direzione Distrettuale Antimafia, rappresenta un colpo significativo per il clan camorristico.

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Dopo mesi di latitanza, Nicola Rullo, 54 anni, considerato uno degli elementi di spicco del clan Contini, è stato catturato a Varcaturo, nella località Lago Patria, dove si era rifugiato con la famiglia. Rullo era irreperibile dal 26 settembre, giorno in cui avrebbe orchestrato un violento sequestro di persona a scopo di estorsione, culminato in un brutale pestaggio ai danni di un imprenditore e di suo figlio.

La cattura: un’operazione coordinata e precisa

La cattura è avvenuta all’alba di ieri, grazie all’operazione congiunta della Squadra Mobile di Napoli, guidata da Giovanni Leuci, e dei poliziotti del commissariato di Bagnoli, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia (pm Varone e Converso). Rullo si nascondeva in un appartamento ben curato, tutt’altro che un rifugio temporaneo, dove probabilmente intendeva trascorrere le festività natalizie.

Il sequestro: una vicenda di violenza estrema

L’episodio contestato risale a settembre, quando Rullo avrebbe ordinato il sequestro del figlio di un imprenditore per ottenere un riscatto di 375mila euro. Il giovane fu condotto in un’abitazione di via Santa Maria del Pianto, a Poggioreale, dove fu brutalmente picchiato con spranghe di ferro e mazze di legno. Poco dopo, anche il padre fu portato nella stessa casa e costretto ad assistere al pestaggio del figlio, ormai agonizzante, mentre gli veniva imposta la consegna del denaro sotto minaccia di morte.

Successivamente, il giovane imprenditore fu trasferito in un’altra casa a Castel Volturno e poi abbandonato, gravemente ferito, all’ingresso dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli. La prognosi riportava fratture e lesioni multiple, con un periodo di guarigione di almeno 30 giorni.

Le indagini e i primi arresti

Le indagini, avviate dopo la denuncia dell’imprenditore, hanno portato in pochi giorni all’arresto di cinque persone, tra cui due uomini e tre donne, ritenute complici del sequestro e del pestaggio. Grazie alle telecamere di sorveglianza e agli indizi raccolti dalla polizia scientifica, gli investigatori hanno individuato i luoghi del crimine, confermando le ricostruzioni delle vittime.

Nicola Rullo, intanto, si era reso irreperibile, come già accaduto in passato. Già noto per una precedente latitanza conclusasi con l’arresto in un resort di lusso ad Alicante, in Spagna, nel 2023, Rullo era stato scarcerato ad agosto, solo per tornare nuovamente alla clandestinità.

Il ruolo di Nicola Rullo nel clan Contini

Ritenuto braccio destro di Edoardo Contini, boss detenuto della nota Alleanza di Secondigliano, Rullo è un personaggio centrale nell’organizzazione criminale, storicamente egemone nella zona di Vasto-Arenaccia. La sua cattura rappresenta un colpo significativo per il clan, noto per le attività estorsive e il controllo capillare del territorio.

La cattura di Nicola Rullo segna un passo importante nella lotta contro la camorra napoletana. L’operazione dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare le attività criminali e nel garantire giustizia alle vittime di violenza. Le indagini sul sequestro e sul clan Contini proseguono, mentre Rullo dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

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It-alert spaventa cittadini, messaggio impazza sui social

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L’It-Alert inviato sui telefonini di tutta Roma ha spaventato i cittadini che alle 13:10 hanno ricevuto il messaggio da parte della Protezione Civile Nazionale. Sui social impazza la protesta con molti utenti che ritengono eccessivo l’utilizzo del sistema – previsto per gravi emergenze o catastrofi imminenti – per annunciare gli orari di chiusura di piazza San Pietro. “Ma vi pare un uso corretto di questo strumento?”, si chiede un utente. Nessun commento dalla Protezione Civile, che ha ritenuto opportuno l’invio del messaggio per aggiornare la popolazione riguardo orari e modalità dell’ultimo saluto al Papa.

È la seconda volta che la Protezione Civile utilizza lo strumento dell’It-Alert, il sistema di allarme pubblico ufficialmente operativo dal 13 febbraio 2024. Al termine dei test effettuati in tutta Italia, It-Alert ha debuttato ufficialmente il 9 dicembre 2024 in occasione del disastro nello stabilimento Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, nel quale persero la vita cinque persone.

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Scossa di terremoto avvertita nella zona dei Campi Flegrei

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Una scossa di magnitudo 2.7 si è verificata questa mattina alle 8.28 nella zona dei Campi Flegrei. E’ stata avvertita dalla popolazione dei comuni dell’area e in alcuni quartieri occidentali di Napoli. L’evento ad una profondità di 4 chilometri. La scossa di questa mattina rientra nell’ambito di uno sciame sismico che ha visto in precedenza una scossa di 2.1 alle 22,26 di ieri.

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Blitz della Finanza a Pompei: sequestrati elicotteri usati per voli turistici senza autorizzazioni

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La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti di otto elicotteri riconducibili a quattro soggetti residenti a Pompei, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Torre Annunziata. Le indagini hanno rivelato che, fino a novembre 2024, gli indagati avrebbero svolto attività di air taxi e voli panoramici senza le necessarie autorizzazioni, configurando l’impiego abusivo di aeromobili a scopo di lucro.

Lanci di petali e voli tra ostacoli

Tra gli episodi più eclatanti finiti sotto la lente degli investigatori figura il lancio di petali di rose in volo dopo un matrimonio, un’attività non solo scenografica ma anche potenzialmente pericolosa. Gli elicotteri, secondo gli inquirenti, non risultavano sottoposti ad ispezioni periodiche e le procedure di manutenzione non rispettavano gli standard europei previsti per i mezzi adibiti a scopi commerciali.

Turisti con bagagli sui comandi di volo

Ancora più gravi le irregolarità riscontrate a bordo: in diversi casi i piloti avrebbero trasportato turisti con i bagagli appoggiati sui comandi di volo o non correttamente stivati. Inoltre, le aree di decollo e atterraggio erano spesso collocate in prossimità di ostacoli pericolosi, come scuole, ferrovie e tratte autostradali, con gravi rischi per la sicurezza pubblica.

Tre elicotteri già sequestrati

Le operazioni di sequestro sono ancora in corso. Al momento, sono tre gli elicotteri già posti sotto sequestro, mentre proseguono le attività di accertamento e perquisizione nei confronti degli indagati e delle società riconducibili a loro.

(La foto in evidenza ha solo uno scopo illustrativo ed è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale)

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