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Musica, dopo 28 anni si separano i Daft Punk

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E’ la fine di un’era. E non solo per la pandemia. Dopo quasi 30 anni di carriera si separano i Daft Punk, il duo simbolo della musica elettronica transalpina, il cosiddetto ‘French Touch’ che ha conquistato il mondo con brani diventati ormai classici ai quattro angoli del pianeta, da ‘One More Time’ fino a ‘Get Lucky’. I due, Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo, insieme dal 1993, hanno annunciato oggi la fine della loro collaborazione con un video tanto sobrio quanto bello ed enigmatico, “Epilogue”, postato su YouTube. Nel filmato di oltre otto minuti si vedono i due artisti coperti dalle loro proverbiali maschere da robot camminare in un deserto in stile Nevada. Inizialmente procedono allo stesso passo, poi uno dei due accelera il passo, restano separati, per un po’, fino a ritrovarsi di nuovo insieme, faccia a faccia. Uno dei due, quello col casco argentato si sfila la giacca in pelle con la scritta ‘Daft Punk’. Si gira e il compagno innesca una bomba ad orologeria attaccata sulla schiena. Una sequenza (ripresa dal videoclip ‘Veridis Quo’) che finisce con una spettacolare esplosione in stile Zabrinskie Point di Michelangelo Antonioni. Seguono le date ‘1993-2001’, poi il finale in musica, con oltre due minuti di coro ‘Hold on, if love is the answer you’re home’, tratta dal loro pezzo ‘Touch’, sulle immagini di uno spettacolare tramonto. L’annuncio della separazione dei ‘Daft Punk’ ha suscitato un mare di reazioni sui social, con una media di 32 tweet al secondo, secondo lo studio Visibrain. Amici dai tempi di scuola, Thomas Bangalter, 46 anni, e Guy-Manuel de Homem-Christo, 47 anni, sono sempre rimasti ultra-discreti. Rarissime le loro foto senza casco, il che ha consentito ai due di condurre una vita relativamente tranquilla fuori dalle scene. C’e’ chi racconta che uno dei due porta spesso a spasso il cane, indisturbato per le vie di Montmartre, senza che in molti lo riconoscano se non quelli del quartiere. Il loro proverbiale anonimato, che nel corso degli anni ha contribuito a creare mito, mistero e leggenda, e’ diventato anche una gag nel film ‘Eden’ di Mia-Hansen Love. Nonostante i milioni di dischi venduti intorno al mondo i due vengono lasciati fuori dalle serate mondane parigine, perche’ i buttafuori non sono in grado di riconoscerli. Thomas Bangalter e Guy Manuel fondarono i Daft Punk nel 1993, diventando molto rapidamente i paladini della cosiddetta ‘French Touch’, tra sonorita’ electro, house e techno. Il loro primo album esce nel 1997 con la celeberrima ‘Around the world’, poi una concatenazione di successi travolgenti che hanno fatto ballare il mondo intero e non solo in senso figurato, da ‘One More Time’ (2000) fino alla piu’recente ‘Get Lucky’ (2013) interpretata da Pharell Williams.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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