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Live d’autunno, si riparte da David Gilmour a Roma

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Settembre in musica per gli ultimi scampoli di live all’aperto, prima di rifugiarsi di nuovo in palazzetti e teatri. A chiudere un’estate piena come non mai, è atteso a Roma David Gilmour per sei date al Circo Massimo. L’ex Pink Floyd torna in Italia dopo 8 anni e suona il 27, 28, 29 settembre e 1, 2, 3 ottobre per presentare il suo nuovo album Luck and Strange in uscita il 6 settembre. Altro evento per i quali i fan fanno il conto alla rovescia è il concerto al Forum di Milano il 20 ottobre di Nick Cave & The Bad Seeds, di ritorno in Europa dopo 7 anni con il The Wild God Tour, sull’onda del nuovo album, in uscita il 30 agosto, dal titolo Wild God. Dopo i successi dei Word Tour 2022 e 2023, il leggendario chitarrista dei Genesis Steve Hackett torna con lo spettacolo Genesis Greats – Lamb Highlights & Solo, il tour che segna il 50esimo anniversario dell’iconico album The Lamb Lies Down On Broadway, uscito nel novembre del 1974, e che tocca l’Italia con cinque tappe (31 ottobre Roma, 1 novembre Bologna, 2 novembre Padova, 4 novembre Milano, 5 novembre Torino).

Robert Plant dall’8 ottobre sarà impegnato nei teatri della Penisola con 11 date. A novembre arriva il cantautore canadese Bryan Adams, che passerà prima da Bolzano (6 novembre) e poi da Milano (9 novembre) con il suo tour europeo So Happy It Hurts. Per chi ha voglia di dream-pop, i Cigarettes After Sex approdano al Forum di Milano l’1 novembre, portando dal vivo anche il nuovo lavoro X’s, uscito a luglio. Un Greatest Hits Show per i Blue, una delle band britanniche di maggior successo degli ultimi due decenni: il 24 novembre sono al Palazzo dello sport di Roma e il 26 novembre al Forum di Milano. Pronti a difendersi a colpi di date e live anche gli artisti italiani. A 13 anni di distanza dall’ultima volta, Luciano Ligabue regala al suo pubblico un tour nei teatri, per ripercorrere insieme passato, presente e futuro di quei suoi “sogni di rock ‘n’ roll” che hanno da sempre accompagnato la sua carriera. Trentuno concerti in 31 città, senza repliche.

Il via l’1 ottobre dalla sua Correggio, con una doppia data zero e chiusura il 27 novembre agli Arcimboldi di Milano. Nuova leg del tour mondiale, il decimo, per Laura Pausini, che tra novembre e dicembre si esibisce a Eboli, Bari, Roma, Livorno, Pesaro, Milano, Torino, Messina. Mentre Claudio Baglioni prende la residenza all’Arena di Verona dove porta il suo aTUTTOCUOREplus ultra per otto date tra il 19 e il 28 settembre. Sceglie di essere stanziale anche Biagio Antonacci, protagonista di 10 appuntamenti all’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera (BS), tra il 17 e il 29 settembre). Gigi D’Alessio si ferma a cinque (6, 7, 8, 14 e 15 settembre) in Piazza Carlo di Borbone, alla Reggia di Caserta, prima di spostarsi nei palasport. Emis Killa festeggia i suoi 15 anni di carriera con EM15, un festa in musica organizzata per il 2 settembre alla Fiera di Milano. Invitati speciali Salmo, Lazza, Geolier, Jake La Furia, J-Ax, Kid Yugi, Massimo Pericolo, Neima Ezza, Paky, Rhove, Sfera Ebbasta. Ne festeggiano 30, invece, i Negrita, che il 27 settembre salgono sul placo del Forum di Milano. Si prepara a conquistare l’autunno live anche Renato Zero: 18 nuovi appuntamenti nei palasport per Autoritratti – I Concerti evento, dal 29 settembre.

I palazzetti sono terra di conquista anche per Mahmood (dal 21 ottobre), Ghali (che segna una tripletta a Milano su 7 date, al via dal 28 ottobre), Tananai (il 2 novembre data zero a Jesolo, chiusura a Torino il 3 dicembre), Gianna Nannini (14 dicembre Firenze, il 17 Milano, il 21 Roma), Nino D’Angelo (30 novembre Bari, 5 dicembre Assago, 7 dicembre Eboli), Irama (4 date dal 21 novembre a Firenze, Roma, Milano e Torino), Emma (a Milano, Roma, Bari), Francesco Gabbani (tre live, il primo il 19 dicembre a Milano), Mr. Rain (26 novembre Roma, 30 novembre Milano), Achille Lauro con special guest Boss Doms (il 4 ottobre Milano, il 7 Roma). Data one shot a Milano per gli Articolo 31 il 9 ottobre, per Benji & Fede, che celebrano la reunion il 16 novembre, e per Naska (7 dicembre). Al palazzetto di Roma il 18 ottobre è protagonista Alex Britti. Pienone anche nei club. Angelina Mango, dopo un anno da ricordare, è attesa alla alla prova live, con un tour, al via l’11 ottobre, già sold out. Anche Anna, rivelazione dell’estate, è pronta a mettere in campo del sue doti da performer al 5 novembre. Attesi anche Piero Pelù con Deserti Tour (dal 4 novembre) e i Santi Francesi (dal 20 novembre). Diodato, da fine settembre a fine novembre, ha scelto i teatri, come Malika Ayane (dal 10 novembre) e Samuele Bersani che continua il suo viaggio in musica con Orchestra, stavolta indoor, dal 9 novembre.

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Coldplay, tutti i colori dell’amore nel nuovo album

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“Se vi sono mai piaciuti i Coldplay, credo che la vostra canzone preferita della band sia proprio in questo album”. Così parlò Chris Martin: i fan dei Coldplay sono avvertiti. “Moon Music”, il nuovo album dei Coldplay, che arriva dopo il successo del precedente album “Music of the Spheres” e dopo 74 Platini e 14 Ori solo in Italia, per non parlare del tour dell’estate che, in ossequio alla regola in cui nella musica contano innanzitutto i numeri, è il primo della storia ad incassare un miliardo di dollari, battendo il record nientepopodimenoche di Taylor Swift. Per capire meglio la musica di questo album che esprime benissimo la voglia, e, va detto, la straordinaria capacità, di piacere a tutti dei Coldplay, si possono usare ancora le parole di Chris Martin: “Ci sono sfide per ogni essere sulla Terra”, dice.

“Questo album parla di alcune delle nostre sfide personali, ma anche di quelle degli altri. Non c’è mai stato un momento più facile per arrendersi, e quindi questo è un disco che parla di non farlo”. Moon Music è un disco alimentato dalla speranza, dall’ottimismo e, soprattutto, dall’amore. “Più invecchio, più credo che l’amore sia l’unica risposta”, dice Martin. “Ci sono molti tipi diversi di amore, naturalmente. Ma questo album parla di tutti i colori dell’amore. E questo include imparare ad amare se stessi, nonostante tutte le folli voci critiche che abbiamo dentro. Se si riesce a farlo – e a patto che essere se stessi non implichi il tentativo di ferire qualcun altro – credo che sia più facile capire e amare tutti gli altri. In definitiva, vediamo l’amore come un atteggiamento di apertura verso tutte le cose e tutte le persone”.

Ecco, per Martin “tutti i colori dell’amore” può significare anche fare musica che possa piacere a più gente possibile, una volta si sarebbe detto per tutti i gusti: basta pensare che tra le collaborazioni ci sono Jay Z, le Little Simz come Brian Eno, c’è un campionamento della scrittrice e attivista Maya Angelou, poetessa di memorie e difensore dei diritti civili, senza dimenticare i due figli di Martin, Apple e Moses. Prodotto da Rik Simpson e Max Martin, “Moon Music” è un concept album dedicato alla connessione umana con il cosmo, raccontata attraverso i temi dell’amore, speranza, meraviglia esistenziale. Si apre con la title track, una ballata piano e voce con una lunga intro strumentale ed effetti sonici. “feelslikeimfallinginlove” è il singolo che spiega tutto: un brano pop facile facile e cantabilissimo scritto con il contributo di Apple Martin, figlia di Chris, e Max Martin.

Un bel salto nel kitsch è “We Pray”, scritto con Jay Z e Davide Rossi e con ospiti Little Simz, Burna Boy, Elyanna & Tini, mentre c’è spazio per il pop funk targato Nile Rodgers con “Good Feelings”, Victoria Canal, cantautrice spagnola nata senza l’avambraccio che ha imparato a suonare e a cantare e ha cantato “Paradise” con i Coldplay a Glastonbury. Prima di “One World”, il brano conclusivo, dove c’è Brian Eno, a dare autorevolezza al progetto, c’è spazio per “All My Love”, una ballata furbescamente maccartiano firmata an che da Moses Martin. “Moon Music” è un album a impatto zero: ogni copia contiene nove bottiglie di plastica Pet riciclata recuperate dai rifiuti post-consumo.

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I Pink Floyd vendono il catalogo a Sony Music

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Dopo anni di false partenze e animosità tra i membri della band, i Pink Floyd hanno venduto la loro musica registrata e i diritti sull’immagine a Sony Music per circa 400 milioni di dollari. Lo ha appreso il Financial Times confermato da Variety. L’accordo, che non copre le parole delle canzoni della leggendaria band britannica di The Wall e The Dark Side of the Moon ma include, secondo Variety, le iconiche copertine degli album disegnate da Storm Thorgerson, è stato concluso a dispetto dei pessimi rapporti tra Rogers Waters, uno dei fondatori nel 1965, e David Gilmour, entrato nel 1967. Pesavano – e pesano ancora – le parole di Waters contro Israele e a favore della Russia di Putin dopo l’invasione dell’Ucraina.

L’intesa, conclusa mentre la situazione in Medio Oriente ha raggiunto nuovi apici di violenza, espone Sony Music a critiche, secondo Variety. Ne beneficeranno, oltre a Waters e Gilmour, anche il batterista Nick Mason e gli eredi del tastierista Richard Wright e del cantautore Roger “Syd” Barrett, oltre a Gilmour e Waters. Il catalogo dei Pink Floyd include alcuni dei brani più ascoltati degli ultimi 50 anni come Money, Wish You Were Here e Another Brick in the Wall. Con quello dei Queen, venduto a Sony Music a giugno per un miliardo di dollari, era rimasto tra i pochi ancora sul mercato e sicuramente tra i più ostici per i negoziatori, ritardato oltre che dai dissidi tra la band, da questioni fiscali e dal valore della sterlina. Recentemente Gilmour aveva detto a Rolling Stone di essere interessato a vendere non tanto per ragioni finanziarie, “quanto per mettere la parola fine a tutte le liti che comportano le decisioni comuni”. Questo, aveva aggiunto, “sarebbe il mio sogno”.

Della vendita della musica dei Pink Floyd si parla da anni con altri aspiranti acquirenti come Hipgnosis, Warner Music e Bmg che nel 2022 si erano dati battaglia senza esito. Ora Sony ha finalmente avuto la meglio. Il colosso giapponese che ha già comprato i diritti di Bruce Springsteen e Bob Dylan, ha di recente ricevuto una iniezione di fondi da 700 milioni di dollari dal gruppo di private equity Apollo con l’obiettivo di allargare la sua presenza nel settore della musica ‘vintage’.

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Premio Tenco 2024: Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo e Simona Molinari tra i premiati

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Il Premio Tenco celebra i suoi 50 anni con un’edizione speciale che vede protagonisti alcuni dei più amati artisti napoletani. Tra i premiati spiccano Edoardo Bennato, Tullio De Piscopo e Simona Molinari. Il prestigioso riconoscimento, nato per celebrare la Canzone d’Autore, quest’anno conferisce il Premio alla Carriera a Bennato, che ha recentemente entusiasmato il pubblico con uno straordinario concerto all’Arena Flegrea.

Edoardo Bennato e il Premio alla Carriera

Edoardo Bennato riceverà il Premio alla Carriera, assegnato a coloro che hanno dato un contributo significativo alla Canzone d’Autore mondiale. Insieme a lui, saranno premiati anche artisti come Samuele Bersani, Mimmo Locasciullie Teresa Parodi.

Riflettendo sulla figura di Luigi Tenco, Bennato ha dichiarato: “Lo osservavo anche se da adolescente e solo attraverso gli schermi televisivi. Luigi, sempre geniale quanto imbronciato, percepiva il disagio tra i trafficanti del baraccone della musica italiota. È sempre stato nel mio cuore, come Fabrizio De Andrè, con cui c’era stima e affetto reciproco.

Tullio De Piscopo e Simona Molinari tra i protagonisti

Anche il leggendario batterista Tullio De Piscopo sarà premiato con il riconoscimento “I Suoni della Canzone”, per il suo inconfondibile contributo alla musica italiana, mentre la talentuosa Simona Molinari riceverà il premio per il miglior album di interprete grazie al suo lavoro “Hasta Siempre Mercedes”, dedicato alla leggendaria Mercedes Sosa.

Una celebrazione della musica d’autore

Con questa edizione, il Premio Tenco conferma la sua centralità nel panorama musicale italiano, celebrando non solo il talento, ma anche il contributo artistico e culturale di figure iconiche della musica. Un tributo alla tradizione, ma anche un riconoscimento al futuro della Canzone d’Autore.

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